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    Lussemburgo, l'eutanasia è legge

    Il Lussemburgo è il terzo paese dell'Unione Europea, dopo Olanda e Belgio, ad aver legalizzato l'eutanasia. La legge è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale.

    Cosa ne pensate?


  • Super User

    Buonasera.
    Quello dell'eutanasia è un argomento piuttosto complicato: non vorrei essere riduttiva, ma io credo che l'essere umano dovrebbe essere libero di decidere della propria vita e della propria morte; egli dovrebbe essere libero di avere un'idea e un'immagine di se stesso e un'idea di vita buona e dovrebbe essere libero di perseguire questo ideale. In cosa consista l'ideale di vita buona credo che sia di competenza strettamente personale: solo il soggetto in questione dovrebbe esprimersi nel riguardi della propria vita, e solo lui dovrebbe poter decretare cos'è per lui una vita degna di essere vissuta. Le decisioni che hanno a che fare con valori così personali e intimi dovrebbero spettare al soggetto (mi riferisco alle società liberali democratiche, ovvio che in società autoritarie e dittatoriali ci si aspetta che avvenga diversamente) e le istituzioni dovrebbero permettere al soggetto di esprimere tali decisioni in totale libertà; le istituzioni non dovrebbero poi (sempre parlando di istituzioni liberali) attribuire a determinate scelte valori negativi e positivi: non dovrebbero quindi incoraggiare nè scoraggiare l'eutanasia e la libera scelta in fatto di testamento biologico (si suppone che ciò avvenga nelle società dittatoriali).
    Ovviamente le istituzioni devono fornire un valido apporto normativo alla scelta: le leggi servono appunto per questo, ossia per evitare assurde degenerazioni. Ma comunque si può dire che si dovrebbe ricorrere all'eutanasia nei casi irreversibili, nei quali non c'è più alcuna effettiva speranza di miglioramento e guarigione; nei casi, cioè, in cui un accanimento terapeutico sarebbe solo una -perdonatemi il termine- perdita di tempo, nel senso che non ci sono pareri scientifici attendibili che possano prevedere un miglioramento o una guarigione.

    Certamente i pareri negativi sono molteplici, e hanno giustificazioni più o meno accettabili; l'unica cosa che però vorrei dire è che per quanto le opinioni negative in merito all'eutanasia possano rientrare nell'ambito della libertà di scelta, e per quanto le persone contrarie all'eutanasia possano avere un'idea di vita dignitosa diversa dalla mia, non si capisce come mai queste persone pensano di essere in diritto di imporre il proprio punto di vista a tutta la popolazione di un determinato paese (stiamo sempre parlando di società liberali democratiche); forse perchè ritengono che in base a una legge morale essi abbiano il dovere di salvaguardare il mondo da possibili errori? Non si sa.
    Comunque è abbastanza ovvio che (credo di aver già detto questa cosa) se le istituzioni fossero dalla loro parte, questa sarebbe pienamente accontentata e l'altra pienamente scontentata; se, invece, le istituzioni agissero in maniera imparziale (come peraltro sarebbero tenute a fare), nessuna delle parti in gioco sarebbe scontentata, o per lo meno non lo sarebbe nell'ambito di una cosa che non può fare.
    Cerco di spiegarmi per rendere l'idea. Mettiamo conto che in merito all'eutanasia:
    X è contrario; Z è favorevole; S è lo stato.
    1 ipotesi : S vieta l'eutanasia: il risultato è che X è pienamente accontentato; Z è pienamente scontentato. X può fare quello che liberamente ha scelto e che ritiene giusto, Z no.
    2 ipotesi : S permette l'eutanasia: il risultato è che X è scontento e Z e accontentato. *Ma la differenza cruciale sta nel fatto che X può continuare a fare ciò che liberamente ha scelto e che ritiene giusto; e la stessa cosa potrà fare Z. *


  • Super User

    Buongiorno Gaetanuzza, permettimi di quotare in pieno il tuo post perchè sono perfettamente d'accordo con te. Ognuno è libero di prendere le decisioni che meglio crede riguardo la sua vita e la sua morte. E' appunto una scelta personale e tale deve rimanere. Lo stato non c'entra nulla e i cosiddetti "movimenti per la vita" nemmeno. Chi sono questi individui poi? Come si permettono ad intromettersi questioni che non li riguardano personalmente? Se l'eutanasia fosse legalizzata anche in Italia (chissà se mai accadrà, ci credo poco) le persone che non la vogliono potranno sempre dichiararlo e scegliere di "vivere" attaccate ad una macchina finchè il loro cuore continuerà a battere. Nessuno glielo nega. Permettessero però, a colore che non vogliono passare la propria vita a quel modo, di fare la fine che desiderano senza mettere bocca.


  • Super User

    @Pretty Heron said:

    Lo stato non c'entra nulla

    Ciao Pretty,
    grazie per quello che hai detto, però permettimi di dissentire con la frase che ho quotato: come può lo Stato non avere voce in capitolo? E' dallo Stato che queste cose devono partire, è lo Stato che deve dare voce alla neutralità e all'imparzialità ed è lo Stato che dovrebbe permettere a tutti i cittadini che non infrangono le leggi e che pagano le tasse di perseguire l'ideale di vita dignitosa che ritiene migliore (a patto che questo ideale non preveda atti che infrangono le leggi e che provochino danni ad altre persone).
    Lo Stato deve assumere un ruolo centrale in queste situazioni, perchè è lo Stato che permette di superare conflitti di questo tipo, e se non lo fa inevitabilmente non espleta al meglio ciò per cui è preposto.
    Nel caso dell'eutanasia, poi, lo Stato è fondamentale: è ovvio che non dovrebbe avere voce in capitolo nelle scelte personali, ma deve offrire quella struttura normativa tale che le persone possano scegliere liberamente come agire in determinati casi senza dover affrontare lunghe e dolorose battaglie legali (vedi il caso Englaro) o senza doversi rassegnare ad agire in maniera differente dalle proprie convinzioni.


  • Super User

    Ciao Gaetanuzza, probabilmente mi sono espressa male...mi riferivo appunto al fatto che non dovrebbe avere voce in capitolo nelle scelte personali (come per il caso Englaro) ed aizzare la gente a considerare un assassino chi pratica l'eutanasia ad un parente o ad un amico che ormai è spacciato da tempo e che in prima persona ha chiesto consapevolmente che gli venisse data...:( Ricordiamo anche il caso di Welby che ha lottato per anni per l'eutanasia e quando è morto la Chiesa non gli ha permesso i funerali con rito cattolico...