• Super User

    La ruota degli esposti

    La Regione Lazio ha accolto la proposta dei ministri Rosy Bindi e Livia Turco e predisporra' nelle prossime settimane un piano per attivare la ''ruota salva-bimbi'' in tutti gli ospedali della regione dotati di reparti di maternita'. Questa decisione e' stata presa dopo il caso del bambino lasciato due giorni fa nella ruota al Policlinico Casilino di Roma.
    Ma cio' che mi ha lasciato un po' pensieroso, non e' stata questa decisione, quanto la leggerezza con cui tutti gli organi di informazione hanno parlato del bambino lasciato nel suddetto Policlinico romano.
    Uno strumento che dovrebbe garantire la massima discrezione, per chi sicuramente disperata, fa la scelta difficile e sofferta di abbandonare il proprio figlio, vorrebbe garantita la discrezione, per se, e forse anche per il figlio.
    L'abbandono non dovrebbe essere reso pubblico a mezzo stampa. Mettiamoci nei panni della madre, o del padre, o di qualcuno ad essi vicini. Vedere raccontata al TG la propria storia, solo nell'epilogo, tutti li pronti a fare supposizioni sul perche' o percome, pur non conoscendo cio' che sta' dietro questa decisione.
    Come se non bastasse commenti inutili e/o crudeli provengono da talk show, o da gente comune per strada.

    Cio' che mi chiedo e' quindi: se si parla molto della singola vicenda si scoraggeranno quanti potrebbero usare questi strumenti?

    Bisognerebbe semplicemente dire e/o scrivere che esiste la possibilita' di lasciare il proprio bambino in queste culle, in certi ospedali, e comunque esiste sempre la possibilita' di partorire senza dire il proprio nome, e poi lasciare il figlio in adozione.
    Non credo invece che si dovrebbe mai parlare o scrivere nulla sui bambini che vengono affidai a quelle culle o a quegli ospedali.

    :ciauz:


  • User Attivo

    @Lkv said:

    Cio' che mi chiedo e' quindi: se si parla molto della singola vicenda si scoraggeranno quanti potrebbero usare questi strumenti?

    :ciauz:

    no, personalmente credo che faccia bene parlarne, anche dei singoli casi: e' una forma di sensibilizzazione


  • User

    @directprice_ said:

    no, personalmente credo che faccia bene parlarne, anche dei singoli casi: e' una forma di sensibilizzazione

    si si

    sensibilizziamo la gente ad abbandonare figli.

    già manca ogni tipo di assistenza per le giovani madri in metà italia, una lavoratrice che rimanga in cinta o abortisce o perde il lavoro o deve vivere una decina d'anni d'inferno e stenti, da miserabile e pure sputtanata

    ora li istighiamo pure a liberarsene di nascosto, nell'ombra come nell'ombra e nello sputtanamento si vuole che vivano le coppie non in regola

    • mah

  • Super User

    @directprice_ said:

    no, personalmente credo che faccia bene parlarne, anche dei singoli casi: e' una forma di sensibilizzazione

    Raccontare questi fatti puo' sensibilizzare me, o te sull'esistenza di queste situazioni, ma chi veramente potrebbe aver necessita' di questi "strumenti", puo' venir scoraggiato dal risalto mediatico dato ai singoli casi. Per cui rivolgersi a canali non legali.

    @ludymilla said:

    sensibilizziamo la gente ad abbandonare figli.
    Non credo che directprice_ intendesse questo. 🙂

    E non credo ci sia una relazione cosi' diretta tra coppie "non in regola" (con cosa?) e abbandono dei figli (forse era semplicemente una tua considerazione slegata dal discorso).

    Generalmente si tratta di giovanissime ragazze, che vivono in casa. Non si tratta quindi di coppie conviventi. Molte sono straniere, molte sono prostitute (che vivono tra donne, nessuna coppia di fatto neppure qui). Oppure donne che non possono perdere il lavoro (in nero) per cui preferiscono abortire o abbandonare il bambino appena nato.

    Ci sono tante situazioni, tutte diverse, tutte speciali e tutte tristi. Tristi perche' indicano un fallimento della societa'. Che non e' riuscita a venire incontro all'esistenza di queste madri, siano esse straniere, sposate, conviventi, da sole o in famiglia, lavoratrici o disoccupate o studentesse.

    Il dramma e' sociale, familiare e personale, non credo ci saranno mai provvedimenti capaci di eliminare il problema, lo si puo' ridurre, o si puo' venire incontro alle madri. Per questo esistono tante comunita' che ospitano queste donne, esistono tante organizzazioni che danno loro una mano. Questa delle culle (le vecchie ruote degli esposti) non e' certo stata pensata come soluzione ovviamente. Si tratta di un modo per evitare che chi proprio vuole abbandonare il figlio non lo faccia mettendolo fuori da un portone, in un cassonetto, sopra una macchina, dentro un giardino, ecc.

    :ciauz:


  • User

    OK - se directprice non intendeva questo, sorry a directprice.

    ma la problematica non cambia
    le situazioni ed i problemi per le giovani donne restano quelli


  • Super User

    @ludymilla said:

    la problematica non cambia
    le situazioni ed i problemi per le giovani donne restano quelli
    Hai ragione, infatti non credo sia stata pensata come soluzione al dramma, ma per dare un'alternativa legale a gesti che nel loro dramma divenivano rischiosi per la vita del bambino.

    :ciauz:


  • User Attivo

    @ludymilla said:

    OK - se directprice non intendeva questo, sorry a directprice.

    ma la problematica non cambia
    le situazioni ed i problemi per le giovani donne restano quelli

    infatti non intendevo assolutamente questo


  • User Attivo

    @ludymilla said:

    ora li istighiamo pure a liberarsene di nascosto, nell'ombra come nell'ombra e nello sputtanamento si vuole che vivano le coppie non in regola

    • mah

    se non vogliono tenere il figlio o non possono tenerlo hanno la possibilità di farlo nascere , in ospedale e al sicuro, e di dargli la possibilità di essere adottato e curato da subito
    se se ne vogliono "liberare di nascosto" hanno la possibilità di farlo in modo sicuramente migliore di altri (i bambini si abbandonano comunque, purtroppo)

    e lo "sputtanamento" non credo c'entri molto


  • User

    @ludymilla said:

    si si

    sensibilizziamo la gente ad abbandonare figli.

    già manca ogni tipo di assistenza per le giovani madri in metà italia, una lavoratrice che rimanga in cinta o abortisce o perde il lavoro o deve vivere una decina d'anni d'inferno e stenti, da miserabile e pure sputtanata

    ora li istighiamo pure a liberarsene di nascosto, nell'ombra come nell'ombra e nello sputtanamento si vuole che vivano le coppie non in regola

    • mah

    E' vero, evitiamo di sensibilizzare.

    Molti di voi sono troppo giovani per ricordare, ma un tempo c'era una istituzione che si chiamava Opera Nazionale Maternità e Infanzia e che nel quadro della sua missione - vigilare sulle condizioni di lavoro delle donne e proteggere la maternità e l'infanzia - provvedeva ad accogliere madri (single, separate, in fuga dai mariti maneschi) e bambini in istituti creati in tutta Italia. Naturalmente, visto che l'ONMI funzionava bene, l'hanno sciolta nel 75, trasferendo tutte le sue fnzioni ai Comuni, la gran parte dei quali hanno lasciato perdere il tutto.

    Valeria


  • User

    @venividi said:

    Naturalmente, visto che l'ONMI funzionava bene, l'hanno sciolta nel 75, trasferendo tutte le sue fnzioni ai Comuni, la gran parte dei quali hanno lasciato perdere il tutto.

    Valeria
    ditemi che state scherzando, vi prego

    l'ONMI era una delle tante nicchie affaristiche nate all'ombra del concordato tra stato e chiesa nel 1929 per la soddisfazionee l'iniziativa di tre zelanti preti: don Giovanni Genocchi, don Giovanni Minozzi e don Giovanni Semeria che si crearono il loro O.N.M.I.

    era la pura espressione dei canoni della dottrina fascista, che vedeva la donna unicamente come mezzo per rinfoltire la popolazione italiana e per fornire nuovi figli alla patria che necessitava di 50 milioni di baionette; è con l'ONMI che il partito fascista ha tentato in ogni modo di dissuadere le donne dall'attività lavorativa, unico modo per evitare la loro emancipazione

    con lo scioglimento e l'affidamento a Regioni e Comuni inizia il profondo e capillare servizio di assistenza dei consultori, al nord

    e praticamente nulla al sud dove le donne sono completamente abbandonate a se stesse

    al sud, al fascismo ed alla chiesa che controllava l'utero delle donne si è sostituita la mafia 😄


  • User Attivo

    @ludymilla said:

    con lo scioglimento e l'affidamento a Regioni e Comuni inizia il profondo e capillare servizio di assistenza dei consultori, al nord

    hai perfettamente ragione, i consultori al sud andrebbero potenziati


  • User

    @ludymilla said:

    ditemi che state scherzando, vi prego

    l'ONMI era una delle tante nicchie affaristiche nate all'ombra del concordato tra stato e chiesa nel 1929 per la soddisfazionee l'iniziativa di tre zelanti preti: don Giovanni Genocchi, don Giovanni Minozzi e don Giovanni Semeria che si crearono il loro O.N.M.I.

    era la pura espressione dei canoni della dottrina fascista, che vedeva la donna unicamente come mezzo per rinfoltire la popolazione italiana e per fornire nuovi figli alla patria che necessitava di 50 milioni di baionette; è con l'ONMI che il partito fascista ha tentato in ogni modo di dissuadere le donne dall'attività lavorativa, unico modo per evitare la loro emancipazione

    Non sto affatto scherzando. L'ONMI funzionava, mentre gli enti che lo hanno sostituito non funzionano tanto bene e non comunque tutti come hai giustamente fatto notare. E questo nel 21o secolo e non settant'anni fa. In quanto a rinfoltire la popolazione, credo che siano ancora solo le donne a poterlo fare :-).

    Valeria