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    Gli Italiani i più infelici d'Europa!

    Per fortuna che sto in Thailandia...mi verrebbe da dire, ma dato che sto per tornare nel tanto amato paese, leggo una notizia Ansa:

                         (ANSA) - LONDRA, 17 APR - Gli italiani sono i meno felici  tra gli abitanti dei 15 paesi che componevano l'Ue prima  dell'allargamento del 2004. Una ricerca dell'ateneo di  Cambridge smonta il luogo comune secondo cui il sole e la  buona cucina darebbero la felicita'. E non va meglio negli  altri paesi caldi: in fondo alla classifica, con noi, ci  sono greci e portoghesi.** I piu' felici, a dispetto del clima  rigido e del cielo nuvoloso, sono i danesi. Nel gruppo di  testa anche finlandesi e irlandesi.
    

    **Sole, Mare, Pizza, Cucina, Roma...:rollo:

    Mi sa che dai tempi di Rimini-Rimini qualcosa è cambiato 🙂

    Voi vivete una vita felice? Perchè secondo voi questa Società produce gente incavolata tutto il giorno?

    :ciauz:


  • Super User

    @Giorgiotave said:

    Per fortuna che sto in Thailandia...mi verrebbe da dire, ma dato che sto per tornare nel tanto amato paese, leggo una notizia Ansa:

    (ANSA) - LONDRA, 17 APR - Gli italiani sono i meno felici tra gli abitanti dei 15 paesi che componevano l'Ue prima dell'allargamento del 2004. Una ricerca dell'ateneo di Cambridge smonta il luogo comune secondo cui il sole e la buona cucina darebbero la felicita'. E non va meglio negli altri paesi caldi: in fondo alla classifica, con noi, ci sono greci e portoghesi.** I piu' felici, a dispetto del clima rigido e del cielo nuvoloso, sono i danesi. Nel gruppo di testa anche finlandesi e irlandesi.**

    Sole, Mare, Pizza, Cucina, Roma...:rollo:

    Mi sa che dai tempi di Rimini-Rimini qualcosa è cambiato 🙂

    Voi vivete una vita felice? Perchè secondo voi questa Società produce gente incavolata tutto il giorno?

    :ciauz:

    Resta in Thai Giorgio...ma chi te lo fa fare di tornare... ( a parte il raduno GT) 😄


  • Super User

    @Giorgiotave said:

    Voi vivete una vita felice?

    No.


  • Super User

    In italia finchè 1/3 della popolazione deve lavorare per mantenere gli altri 2/3 che:

    • vanno a vedere le madonnine che piangono in giro per l'italia
    • fanno scioperi
    • lavorano scaldando la sedia e non producono
    • fanno i politici (che non lo sanno fare) , chiaccherando tutto il giorno senza concretizzare
    • fanno le belle statuine a cerimoniali preseduti dal presidente della repubblica (ce nè uno ogni giorno)

    si vivrà sempre male.

    L'italia ha proprio bisogno di un bel bagno di meritocrazia !

    augh!
    😄


  • Super User

    Ciao Flep 🙂

    Ritieni quindi opportuno che i credenti cessino i loro pellegrinaggi?

    Ed abrogare il diritto di sciopero alle varie categorie di lavoratori ed impiegati dipendenti lasciando nelle mani di Confindustria e Confagricoltura le loro condizioni normative e salariali ?

    Oltre ad apparire concetti un po' generici e vaghi, pensi che queste soluzioni potrebbero alzare il livello di felicità di qualcuno ?

    Parlando della nostra poca felicità, delle tensioni e difficoltà nei rapporti interpersonali, dell'astio e della diffidenza dilaganti, nei *furbetti del quartierino *di turno che puntualmente, ogni giorno, in mille modi diversi offendono e mortificano la nostra dignità, costringendoci a sentirci in trincea, girare con l'elmetto e spesso col coltello tra i denti.

    Che è pure difficile baciare così.
    Anche i nostri figli, per giunta.

    Come mai siamo diventati così tesi, quasi feroci, insensibili ai sentimenti ed al prossimo e ... rancorosamente infelici?
    Che ne è dei nostri antichi valori e cos'à reso così difficile l'essere lieti e sereni?

    Il discorso meritocrazia mi sembra invece interessante; vogliamo parlarne e aprire un thread apposito e qui cercare di capire perchè siamo diventati così infelici in questi ultimi anni ? 😉


  • Super User

    @Andrez said:

    Ciao Flep 🙂

    Ritieni quindi opportuno che i credenti cessino i loro pellegrinaggi?

    Sarebbe esagerato, è giusto che facciano i loro pellegrinaggi ma sinceramente accendere la TV alle 13 del pomeriggio e vedere migliaia di persone davanti una statua della Madonna che sta piangendo, mi sembra esagerato. Vuoi vedere la Madonna che piange ? Credi alle favole ? Ok va bene, ma ci vai di domenica, io non lavoro per te che 'svolti' per vedere il 'miracolo'.
    Ci vuole equilibrio in tutte le cose.

    @Andrez said:

    Ed abrogare il diritto di sciopero alle varie categorie di lavoratori ed impiegati dipendenti lasciando nelle mani di Confindustria e Confagricoltura le loro condizioni normative e salariali ?
    A questa domanda mi viene da riportare un esempio tratto dal governo Thatcher. I minatori scozzesi fecero sciopero e minacciarono di non tornare a lavorare fino a che non fossero raggiunte le loro condizioni.
    La Thatcher ha risposto che loro potevano andare avanti fino a che volevano con lo sciopero ma che nessuno li avrebbe pagati.
    Dopo 20 giorni di duro sciopero i lavoratori sono tornati a lavorare (se volevano mangiare).

    Da noi negli uffici pubblichi fanno quel cxxxo che vogliono e si fanno delle pause sigaretta + caffè che durano delle mezzore... secondo te chi li paga ?
    @Andrez said:

    Oltre ad apparire concetti un po' generici e vaghi, pensi che queste soluzioni potrebbero alzare il livello di felicità di qualcuno ?

    Secondo me l'Italia ha proprio bisogno di sistemare i suoi concetti generici e banali senza farci troppe filosofie e burocrazie intorno.

    @Andrez said:

    Parlando della nostra poca felicità, delle tensioni e difficoltà nei rapporti interpersonali, nell'astio e nella diffidenza dilaganti, nei *furbetti del quartierino *di turno che puntualmente, ogni giorno, in mille modi diversi offendono e mortificano la nostra dignità, costringendoci a sentirci in trincea, girare con l'elmetto e spesso col coltello tra i denti.

    Che è pure difficile baciare così.
    Anche i nostri figli, per giunta.

    Appunto !
    @Andrez said:

    Il discorso meritocrazia mi sembra invece interessante; vogliamo parlarne e aprire un thread apposito e qui cercare di capire perchè siamo diventati così infelici in questi ultimi anni ? 😉

    Perchè no 🙂

    PS: che 1/3 della popolazione italiana mantiene gli altri 2/3 non credo che sia una novità così grande...


  • User Attivo

    Scusate se sembrerò vecchio e banale,

    ma uno dei problemi della società italiana sono i valori-->condizioni di vita.

    Cioè?
    Beh... da una parte abbiamo i valori trainanti della società, che non sono più quelli forti, solidi e giusti come l'onestà, la fratellanza ecc....
    questo dovuto principalmente ad un avanzare delle azioni degli uomini finalizzate ai propri interessi.....

    e dall'altra parte, quindi non avendo valori(ovviamente non tutti),
    e avendo una maggioranza di persone che svolgono azioni solo per il proprio giardino.... abbiamo delle condizioni di vita che sono oggettivamente scomode, disagianti....

    viviamo in una società che è opportunista, e questo perchè ci vogliono insegnare, ma io non l'ho imparato.....:)

    che nella vita, basta avere culo, l'importante è avere! ed essere tutti uguali e belli..........

    e non che per fare cose grandi e importanti, bisogna tirarsi sù le maniche e impegnarsi, in tutto!

    Ciao:)


  • Super User

    A me sembra che sia dovuto al fatto che siamo molto bravi a piangerci addosso vedendo le "disgrazie" che affliggono il nostro Paese (e non solo) come inevitabili, come se non ci potessimo far nulla. Mafia, delinquenza in genere, disoccupazione, lavoro nero, evasione, imbrogli e truffe varie, scansafatiche nell'impiego pubblico (e non solo), inquinamento, rifiuti che non si sa dove metterli, corruzione, collusione, concussione, violenza, poverta', e tantissimo altro ancora...

    Quando si crede che tutto cio' sia inevitabile, e perdurera' in eterno allora e' ovvio che si sia tristi, e come non esserlo a meno di essere cinici. Ma se si pensa di poter fare qualcosa e la si fa, magari un po' di felicita' la si puo' trovare (o far provare). :bho:

    :ciauz:


  • User Attivo

    secondo me stiamo rincorrendo in modo affannoso un "benessere", che sostanzialmente non sappiamo neanche valutare, e che forse è qualcosa che con il benessere non c'entra una mazza.

    lavoriamo quasi tutto il giorno, ci "imbustiamo" in vacanze lampo tutto compreso credendo di rilassarci, e sognando di cambiare tutto, riprenderci i nostri spazi, vivere in modo più rilassato, magari trasferirci in thailandia 🙂

    invece come arriva il rientro la nostra unica preoccupazione è di recuperare tutto il lavoro arretrato, e rimettersi in pista velocemente.

    poi arriva la pensione, non ce ne accorgiamo neanche; ci aggorgiamo invece che il nostro lavoro, il nostro "ruolo", era tutto quello che avevamo, e allora andiamo a guardare chi sta scavando la strada per aggiustare un tubo, i figli non ci cagano neanche di striscio perchè "loro si " che hanno ancora un ruolo nella società, noi invece siamo out, vecchi, inutili...

    mia nonna, che appartiene alla generazione precedente a quella dei "lavura lavura", e ha visto la guerra, crede che la felicità sia avere sempre il pane in casa, farsi una bella mangiata, un riposino, e poi una passeggiata sotto agli alberi...

    mia nonna è felice.


  • User Attivo

    @laboo said:

    secondo me stiamo rincorrendo in modo affannoso un "benessere", che sostanzialmente non sappiamo neanche valutare, e che forse è qualcosa che con il benessere non c'entra una mazza.

    lavoriamo quasi tutto il giorno, ci "imbustiamo" in vacanze lampo tutto compreso credendo di rilassarci, e sognando di cambiare tutto, riprenderci i nostri spazi, vivere in modo più rilassato, magari trasferirci in thailandia 🙂

    invece come arriva il rientro la nostra unica preoccupazione è di recuperare tutto il lavoro arretrato, e rimettersi in pista velocemente.

    poi arriva la pensione, non ce ne accorgiamo neanche; ci aggorgiamo invece che il nostro lavoro, il nostro "ruolo", era tutto quello che avevamo, e allora andiamo a guardare chi sta scavando la strada per aggiustare un tubo, i figli non ci cagano neanche di striscio perchè "loro si " che hanno ancora un ruolo nella società, noi invece siamo out, vecchi, inutili...

    mia nonna, che appartiene alla generazione precedente a quella dei "lavura lavura", e ha visto la guerra, crede che la felicità sia avere sempre il pane in casa, farsi una bella mangiata, un riposino, e poi una passeggiata sotto agli alberi...

    mia nonna è felice.

    Tu hai aperto una bella breccia nella discussione. 🙂
    ma... come continuarla?
    Perchè noi abbiamo molto di più dei nostri nonni?(alimenti e soldi)
    e non tutti sono capaci di apprezzarne il valore?

    Quando una comunità, agirà per il proprio bene?
    Io vedo solo singoli in giro....
    la fratellanza è diventata sinonimo di "Persona fessa".

    Cosa dovrà mai accadere alla società, per andare a ritrovare i valori persi da un tempo?

    La società, il popolo, è in grado di movimentarsi, ed impegnarsi in quello che crede, ma viviamo in una società di "potere", in cui i valori vengono messi in primo piano solo quando servono per un fine, non ideologico, ma per un semplice tornaconto.

    Ma perchè, allora essere positivi nel futuro del paese?
    Perchè la storia ci insegna, che la libertà e le condizioni di vita dell'uomo, sono in continua evoluzione, da sempre.

    Inoltre, non dobbiamo pensare che il periodo che noi stiamo vivendo, di "perdita di ideali" o di "infelicità" sia un fatto straordinario,
    succede, è successo anche a cavallo del 900, per cui non siamo i primi che attraversano un periodo del genere.

    Ok, basta la smetto!!! 😄