• User

    limiti alle nuove moschee

    La Lega ha presentato un disegno di legge, che a loro parere serve a regolamentare la presenza del culto islamico nel nostro paese.

    Regolamentazione normativa o concretizzazione di un'ideologia molte volte razzista?


  • User Attivo

    @paolokat said:

    concretizzazione di un'ideologia molte volte razzista?

    La accendo


  • User

    concretizzazione di un'ideologia molte volte razzista?
    Si.. non e he nel 2008 ancora si fa "lotta" di religione...


  • Super User

    Ciao Filini e PasqualeDA 🙂

    Questi vostri messaggi appaiono incomprensibili e non offrono nessun apporto al dibattito. :ciauz:


  • Super User

    Se davvero sempre ci trovassimo a fronte sempre e solo di cultori dello spirito allora non ci sarebbe dubbio che non andrebbero poste limitazioni alla creazione di moschee se non quelle derivanti dalle norme urbanistiche, edilizie ecc.

    Poichè però:

    • i fatti di cronaca ci hanno mostrato in questi anni numerosissimi episodi di incitamento all'odio raziale, religioso ecc. portati avanti in quelli che dovrebbero essere luoghi di culto.

    • visto quanto sopra e considerata l'etrema difficoltà di controllo

    Forse la decisione della Lega proviene esclusivamente da un aspetto pragmatico, da una serie di avvenimenti che per ora devono trovare una limitazione. Se la limitazione sui singoli (controllo) è molto difficile da esperire (magari anche per colpe dello Stato)... la limitazione generalizzata potrà consentire una tutela della società in cui i professanti quella fede vanno ad inserirsi.

    Paolo


  • Super User

    @i2m4y said:

    Forse la decisione della Lega proviene esclusivamente da un aspetto pragmatico, da una serie di avvenimenti che per ora devono trovare una limitazione. Se la limitazione sui singoli (controllo) è molto difficile da esperire (magari anche per colpe dello Stato)... la limitazione generalizzata potrà consentire una tutela della società in cui i professanti quella fede vanno ad inserirsi.

    Paolo

    hum uhm :mmm:
    mi permetto di muovere delle perplessità ... è come se avessimo problemi con gli insegnanti delle scuole (come abbiamo) e invece di regolamentare il loro campo di insegnamento, ci occupiamo degli edifici scolastici ...

    temo che affrontare una situazione partendo da un punto sbagliato possa insomma comprometterne il bun esito o le buone intenzioni fin dall'inizio..
    Spero di sbagliarmi ...
    :gthi:


  • User

    @i2m4y said:

    • i fatti di cronaca ci hanno mostrato in questi anni numerosissimi episodi di incitamento all'odio raziale, religioso ecc. portati avanti in quelli che dovrebbero essere luoghi di culto.

    Se utilizziamo lo stesso concetto allora dovremmo evitare anche che si costruiscano sedi di tutti quei movimenti politici che incitano all'odio raziale.
    Di quei partiti politici i cui esponenti partecipano a manifestazioni neo-naziste...


  • Super User

    Si badi bene, io non ho detto che sia giusto limitare la proliferazione di luogi di esercizio del culto islamico, ritengo invece che possa essere una soluzione pragmatica quella di tamponare momentaneamente una incapacità di controllo da parte dello stato anche con limitazioni del genere.... per questo non condanno a priori una regolamentazione per legge.

    Quando lo Stato sarà ben dotato per affrontare anche queste possibili minacce (speriamo presto) le regole per loro potranno forse essere le medesime che per altre religioni.

    Personalmente non mi spaventa una tutto sommato piccola limitazione di libertà di persone (in maggioranza straniere) se tesa a fortificare la sicurezza dell'intera popolazione di cittadini Italiani (e dunque non paragonabile con l'insegnamento che è cosa di meno stringente essenzialità).

    Paolo


  • User

    @i2m4y said:

    Personalmente non mi spaventa una tutto sommato piccola limitazione di libertà di persone (in maggioranza straniere) se tesa a fortificare la sicurezza dell'intera popolazione di cittadini Italiani (e dunque non paragonabile con l'insegnamento che è cosa di meno stringente essenzialità).

    Non esistono cittadini di serie A cittadini di serie B.
    Non esistono libertà di serie A libertà di serie B.
    Esistono cittadini (italiani e stranieri).
    Esistono libertà.
    L'Italia ha già sperimentato nella sua storia, un ventennio fatto di limitazioni alla libertà di pochi (ebrei, zingari, comunisti) per garantire la libertà di molti.
    Impedire la professione di un credo, non è la soluzione al terrorismo. Una moschea chiusa non significa evitare che qualche esaltato faccia proselitismo.
    Ad esempio, rimanendo in tema di esponenti religiosi, per combattere il fenomeno dei preti pedofili, non si sono chiusi seminari e chiese. Non saranno stati terroristi, ma per le loro vittime sono stati qualcosa di devastante.

    Le soluzioni ai problemi vanno prese, senza però utilizzare delle scorciatoie, che di fatto evitano la soluzione della problematica, rimandandola ad un momento successivo, perso in un futuro indeterminato.


  • Super User

    Ma infatti nessuno dice che esistano cittabini di serie A e di serie B, ma certamente esistono soggetti con nazionalità italiana e soggetti senza nazionalità italiana. Per prima cosa tutelo questi, poi i secondi. E questo lo ritengo un punto fermo.

    Il ventennio a cui ti riferisci ha limitato la libertà di tutti i cittadini italiani e non solo di alcuni.

    Infatti non è la soluzione impedire la professione di un credo, ma offrire la minore possibilità a che si faccia facile proselitismo lo ritengo una soluzione pragmatica ad un problema di incapacità momentanea dello Stato.

    Se poi il prosletismo continua almeno non lo fa agendo anche in luoghi messi a loro disposizione con facilità.

    Quando vi saranno altre condizioni vengano anche quei luoghi.
    Allora saranno altre le discussioni da fare e vederemo anche cosa eventualmente dirà la eventuale costituzione europea.

    Paolo


  • Community Manager

    image

    Questa foto ritrae il Missionario don Giovanni Ulliana mentre tiene un **corso di lezioni sul Cristianesimo **ai bonzi allievi dell'Ateneo Buddista di Bangkok.

    Siamo nel 1955, il Rettore in persona dalla Pagoda che ospita il Centro Studi Superiori Buddisti invita il Missionario a tenere un corso in quanto i suoi bonzi "desideravano conoscere il cristianesimo".

    Mario Lorenzato, autore del Libro la Thailandia pubblicato 30 anni fa, fa notare come nonostante la grande apertura dei Thai verso di loro, l'aiuto economico e patrimoniale (anche terreni) che i vari Re hanno offerto ai Cristiani, ci sono poche conversioni al Cristianesimo.

    Lui dice:

    Le scuole, gli istituti, i collegi, i pensionati cristiani (cattolici e protestanti) sono tutti frequentati più da buddisti che cristiani, con una frequente proporzione dell'80-90% dei primi sui secondi.

    A mio parere il motivo fondamentale è dovuto al fatto che i Thai sono attaccatissimi al loro Buddismo perchè parte integrante della loro personalità e sono sinceramente convinti che "tutte le religioni sono buone e uguali" perchè tutte portano alla perfezione morale e spirituale dell'uomo e quindi alla sua salvezza; l'importante è di sceglierne una e osservarla scrupolosamente in tutti i suoi precetti.Non solo quindi hanno avuto una massima apertura nel Cristianesimo, l'hanno appoggiato economicamente, l'hanno studiando, l'hanno diffuso, ma forti del loro credo continuano a professare il Buddismo.

    Personalmente credo che vista la particolare situazione Italiana dove siamo continuamente abituati a vedere un nemico in chi è diverso da noi, dove la classe politica tutta ci ha oramai devastato togliendoci tanti dei valori che una volta avevamo e con cui crescevano i ragazzi (valori che non ci sono più), una rivoluzione culturale che parta dalla religione e che professi la pace in questa nazione sia, forse, positiva.

    **Mons. Carretto **scrive a Lorenzato:

    L'11 Maggio (del 1978 ipotizzo io) ho condotto ad una udienza privata del S. Padre una Delegazione Buddista di Messaggeri della Pace composta dai seguenti membri:

    [...]

    Finalità della Missione era di *promuovere la pace nel mondo attraverso le varie religioni, dimostrando e provando che in un paese di diverse religioni queste non devono essere causa di divisione ma di mutua cooperazione.
    *

    Io credo che le parole da usare oggi con gli Italiani debbano essere: rispetto, amore, integrazione, giustizia.

    Invece è tutto il contrario, arrivando al razzismo anche.

    Tanti anni fa quando già la Mafia aveva messo le mani sull'America, i nostri connazionali emigravano senza che fossero trattati come Mafiosi.

    Ma non voglio dilungarmi oltre e andare OT trattando l'argomento Politico della faccenda, anche perchè qui si parla di Fede.

    Io credo che i nostri fratelli musulmani debbano avere le condizioni per professare la propria religione, in libertà e serenità. Così come i nostri fratelli buddisti.

    :ciauz:


  • Super User

    Bellissime parole Giorgio.... è proprio brutto che in Italia si siano scontrate con situazioni di proselitismo ultrafanatico proterrorista più volte condotto all'interno di luoghi di culto.... purtroppo islamici e non cristiani o buddisti.

    Non credi che anche un aspetto pragmatico non possa essere oggi trascurato, purtroppo superando anche sani principi ???


  • Super User

    @Giorgiotave said:

    anche perchè qui si parla di Fede.

    Io credo che i nostri fratelli musulmani debbano avere le condizioni per professare la propria religione, in libertà e serenità. Così come i nostri fratelli buddisti.

    :ciauz:

    infatti non si parla di cittadini e non ... quoto sia Paolocat che Giorgio Tave. Non si può prendere una scorciatoia, specie su principi così basilari per l'umanità, solo perchè si tratta di difendere noi stessi ed i nostri vicini. (quali vicini?)

    Il fine giustifica i mezzi per molti, personalmente non trovo possibilità di un giusto fine senza un giusto inizio.
    :ciauz:


  • Community Manager

    @Giorgiotave said:

    Io credo che i nostri fratelli musulmani debbano avere le condizioni per professare la propria religione, in libertà e serenità. Così come i nostri fratelli buddisti.

    E' proprio vero Caro Paolo.

    Il tuo discorso è in linea con il piccolo pezzo che "autoquoto" 😉

    Speriamo che la situazione possa migliorare, anche se non sarà un percorso breve.


  • User

    ciao
    posso dire la mia?

    [...]


  • User Attivo

    Io pongo questa semplice domanda:
    se in un paese qualsiasi del mondo si ponessero limti "politici" alla costruzione di chiese cattoliche noi cosa diremmo?

    Che in quel paese è limitata la libertà religiosa!

    L'Italia è ancora un paese democratico e che rispetta le libertà individuali sancite nella Costituzione e nella carta universale dei Diritti dell'uomo?
    L'Italia è ancora uno stato laico (diverso da laicista o ateo)?

    A queste domande si può rispondere solo SI o NO e trarne le conseguenze.

    Se esistono problemi di ordine pubblico, affrontiamo quelli!
    Mi pare e spero che ancora valga il principio che si perseguono e puniscono i reati non il pensiero politico o religioso.


  • Super User

    @paolokat said:

    Non esistono cittadini di serie A cittadini di serie B.
    Non esistono libertà di serie A libertà di serie B.
    Esistono cittadini (italiani e stranieri).
    Esistono libertà.
    L'Italia ha già sperimentato nella sua storia, un ventennio fatto di limitazioni alla libertà di pochi (ebrei, zingari, comunisti) per garantire la libertà di molti.
    Impedire la professione di un credo, non è la soluzione al terrorismo. Una moschea chiusa non significa evitare che qualche esaltato faccia proselitismo.
    Ad esempio, rimanendo in tema di esponenti religiosi, per combattere il fenomeno dei preti pedofili, non si sono chiusi seminari e chiese. Non saranno stati terroristi, ma per le loro vittime sono stati qualcosa di devastante.

    Le soluzioni ai problemi vanno prese, senza però utilizzare delle scorciatoie, che di fatto evitano la soluzione della problematica, rimandandola ad un momento successivo, perso in un futuro indeterminato.
    Mi trovo pienamente daccordo con questo e lo trovo un punto fondamentale per portare avanti il discorso.

    Per altro il vietare l'apertura delle Moschee non fa altro che far fiorire posti assurdi dove le persone sono costrette a riunirsi per poter pregare, con il risultato che non ci possa essere un minimo di controllo e che i credenti stessi si trovano gente non particolarmente gradita. Mentre l'apertura di Moschee darebbe modo a tutti di essere secondo me più tutelati e di sentirsi meno rifiutati.

    E anche ad altri fedeli di poter andare a conoscere una religione diversa dalla propria.

    La fine dalla paura del diverso parte dalla conoscenza di chi riteniamo diverso.

    Però sarei curiosa di capire quale è il testo del provvedimento che la Lega vorrebbe addottare.

    Qualche settimana fa all'Infedele ho sentito che uno dei punti era che le Moschee per essere costruite non doveno stare vicino meno di 1km a una chiesa o ad un altro punto di raccolta di fedeli di altra religione. Che senso ha? C'è concorrenza anche nella religione? :():

    Mi sembra anche che l'esempio Thai sia abbastanza importante.

    Mi associo anche su quanto detto sui preti pedofili a nessuno viene in mente di chiudere una chiesa, ma di mandare in galera (per altro neanche ci vanno) un prete si. Facciamo uguale per la religione islamica.


  • Super User

    Bellissimi principi, da rispettare e condividere.

    Purtroppo poi ci si scontra con due lati della medaglia poco conciliabili:

    • una religione a volte travisata e ricondotta ad una predicazione dell'odio verso la comunità ospitante infedele.... se non proprio al reclutamento di forze terroristiche.
    • Lo stato poco capace (e poco dotato) per fare un efficiente controllo di tali travisamenti della predicazione.

    E poichè, un tale tipo di predicazione, può mettere a repentaglio la vita dei cittadini ospitanti.... personalmente a malincuore sono favorevole ad una momentanea regolamentazione della professione di quella fede.

    In fondo in Italia siamo stati negli ultimi decenni molto tolleranti verso tutte le religioni... riusciremo a dar libero spazio anche a quella.

    La costituzione infatti tutela la libera fede come la sicurezza dei cittadini.

    Paolo


  • Community Manager

    In un istituto cattolico di Yala, provincia a sud del Paese, cristiani, musulmani e buddisti condividono le celebrazioni natalizie. Esse rappresentano un momento di incontro e di superamento delle barriere, in una provincia il cui l?80% degli abitanti professa l?islam.

    Via AsiaNews.