• Super User

    Cos'è il bene e cosa è male?

    Questa profonda osservazione di Cherryblossom sulla maieutica socratica mi induce alcune riflessioni.

    Nelle pagine di questo Forum abbiamo avuto tante occasioni di discutere ed esternare opinioni sui vari fatti che quotidianamente ci turbano o ci rasserenano; fatti storici e politici, azioni deprecabili o all'opposto da portare come esempio, ed ogni volta abbiamo tentato di esprimere la nostra personale interpretazione dell'accaduto collocandolo nella nostra gamma ideale del* bene e del male*, del cosa è corretto e cosa invece ci pare condannabile.

    Vivendo in una società complessa ed avanzata, abbiamo le leggi che ci indicano chiaramente cosa è consentito e cosa no al fine di consentire una convivenza sufficientemente tranquilla a tutti i cittadini.

    Vi è poi in ognuno di noi il senso del giusto e dello sbagliato, sensazioni innate che ci fanno condividere o meno certe azioni indipendentemente che siano proibite o consentite dalle leggi.

    Curare la nostra persona ed accudire i nostri figli ad esempio è considerato universalmente un bene.
    Storicamente, quando una tribù e successivamente un popolo più o meno organizzato socialmente non ha più la possibilità di reperire sufficienti generi di sostentamento per i propri componenti li cerca altrove, quasi sempre occupando altre terre di altri popoli.

    Questo è bene o è male?

    Per fare un esempio recente, per* alcuni *americani la guerra in Iraq è stata ed è un bene, (ha portato cioè vantaggi alle loro famiglie) mentre per altri americani è un male.
    Lo stesso lo abbiamo per gli iracheni; per alcuni di essi è considerata positiva, per altri, forse la maggioranza, una vera calamità.
    (Tralasciamo qui gli argomenti politici usati dai governi per giustificare l'intervento, come portare la pace o la democrazia. Potremmo riprendere questo discorso in altro topic, magari cercando di comprendere termini come la retorica, la demagogia ed il sofismo)

    A tutti sarà capitato di vedere documentari di leoni o tigri assalire con ferocia ed uccidere altri animali, spesso cuccioli, per cibare sè stessi ed i loro di cuccioli.
    Altrettanto ci è capitato di vedere scene di evidente affetto espressi da queste fiere con i loro cuccioli o tra componenti della stessa famiglia. A volte queste manifestazioni d'affetto avvengono anche nei confronti di altri animali e persino dell'uomo, quando nella loro fase infantile si è sostituito alla loro madre.

    Come le belve feroci e gli animali in genere, ognuno di noi ha una carica più o meno latente di aggressività; questa ha consentito ai nostri avi di sopravvivere, sia nella quotidiana lotta per reperire alimenti, sia per difendere le proprie terre, sia per conquistarne altre più fertili, così da assicurare ai propri figli un avvenire migliore.
    A scapito però dei figli di altri.

    E' essa dunque un male o un bene?

    Qual'è secondo voi il vero significato del bene e del male? :smile5:


  • Super User

    Personalmente, considero il bene e il male come una stessa identica cosa, stessa sostanza, solo diversi di grado (come il caldo ed il freddo).
    Le mie convinzioni si basano sull'interazione di alcune leggi scientifiche così come ordinate dalla filosofia ermetica in sette Principi.

    Per spiegare meglio cosa intendo, pensiamo a una lunga linea immaginaria (la linea del bene e del male appunto che si basa sul principio secondo cui tutto l'Universo è duale, tutto ha poli e gli opposti sono identici di natura ma differenti di grado) con un centro ipotetico. A destra o a sinistra (per capirci si possono chiamare polo positivo e negativo) del centro, tanti stadi di gradualità che indicano appunto la distanza dal punto di equilibrio (centro).
    I punti di gradualità, sia positivi che negativi, sono strettamente interconnessi. Tanto ci si sposta a destra tanto ci sarà un ritorno a sinistra e viceversa. Come avviene nel pendolo.
    I risvolti pratici di tutto ciò sono infiniti, per me il principale è la relazione necessaria, la partecipazione alla medesima vibrazione dei due opposti che comporta una conseguente ed obiettiva astrazione dal giudizio, che a sua volta comporta una maggiore facilità di relazione.

    Ma anche a occhio nuodo e senza bisogno di provare, giustificare o approfondire scientificamente tutto ciò, è facile notare come osservando qualsiasi manifestazione, a seconda della posizione che occupiamo, la stessa identica cosa può essere ritenuta male o bene (come spiegava Andrez) contemporaneamente.

    Da qui l'importanza nel concreto della flessibilità, della valutazione dello specifico e del contesto, quando la classificazione è richiesta in vista di una scelta precisa e in un preciso momento.

    Restando sul piano teorico, la cosiderazione di queste due manifestazioni apparentemente opposte, come qualcosa che fa parte del medesimo piano assume una rilevanza fondamentale in vista di quello che gli ermetici chiamano: trasmutazione alchemica (non volendo intendere con quest'ultima la trasmutazione dei metalli in oro, quanto la possibilità di trasmutare uno stato mentale, vibratorio, in un altro, posto sullo stesso piano ma ad un grado diverso).
    La trasmutazione, quindi, non la negazione presuntuosa, è l'arma del Maestro. Intendendo con quest'ultimo, colui che conoscendo le Leggi che governano l'esistenza, utilizza le stesse per vivere e per muoversi coscientemente su un'ipotetica scala di valori: innalzandosi da uno stadio più basso ad uno più elevato.

    Volendo tornare a terra, quindi, è fondamentale contestualizzare il terzo elemento per (volendo) agire sulla coppia di opposti che forse si potrebbe indicare con il termine di funzione.
    La funzionalità è però molto difficile da definire. In quanto si potrebbe generalmente stabilire (seppur con un alto grado di astrazione) solo nella certezza comune sul punto di origine e di arrivo (direzione): A cosa tendiamo (che a sua volta è/dipende: Da dove proveniamo)?

    Perdonate la confusione di esposizione. Avendo poco tempo ho provato solo ad accennare; In questo modo forse sto dando per scontati concetti che, invece, andrebbero allargati e meglio concatenati. :ciauz:


  • User Attivo

    Dolore e gioia, bene e male non esistono ma sono un differente e soggettivo risultato di differenti produzioni e quindi dosaggi chimici di fronte allo stesso evento.

    http://www.giorgiotave.it/forum/la-fede-e-le-religioni/96846-i-sentimenti-amore-religione-e-passioni-sono-chimica.html#post576323