• User

    Calcolo reddito disponibile

    Buongiorno a tutti.
    sono un professionista che ha aperto la partita iva nel 2009 aderendo al ?regime dei contribuenti minimi?.
    Visto che ho stipulato un contratto di consulenza aziendale con un cliente so quali saranno i miei ricavi del 2009. Di conseguenza o provato a simulare le mia situazione finanziaria del 2010.
    Compensi 8.000,00
    Spese 0,00
    Contributi 24,72% 1.977,60
    Imponibile IRPEF 6.022,40
    IRPEF 20,00% 1.204,48

    • ritenute subite 20,00% -1.600,00
      Credito IRPEF da riportare nel quadro X -395,52

    Situazione finanziaria a Giugno 2010
    Pagare saldo INPS 1.977,60
    +
    I° acconto INPS 40,00% 791,04
    +
    a Novembre II acconto INPS 40,00% 791,04

    Reddito disponibile annuo 2.840,32

    Tutto questo per dire che nel 2010 su ? 8.000 di compensi DEL 2009 mi restano in tasca 2.840 ?!!
    Qualcuno mi può confermare questo calcolo?
    P.s.: e cosa accadrebbe se per via di qualche plusvalenza vado a debito IRPEF. Dovrei pagare anche gli acconti del 98% IRPEF?? ma allora dove sta la convenienza di questo regime contabile??


  • User Attivo

    Gli acconti IRPEF non li paghi perchè i minimi non pagano l'IRPEF.
    L'aliqutoa INPS separata è 25,72% per il 2009.
    Il calcolo sembra giusto, però cosnidera che nel 2009 hai incassato 8000 e ti rimangono tutti, quindi già dovresti fare le media col 2010, poi l'imposta a credito la scali dall'INPS, poi se calcoli il reddito per il 20% del 2010, pratciamente vai quasi tuttto a credito con le tienute d'acconto, poi non è possibile che Tu non abbia spese da mettere in deduzione.


  • User

    Scusa se erroneamente ho parlato di IRPEF, ma l'ho fatto per semplicità.
    Comunque ti rammento che il secondo periodo del comma 105 della finanziaria 2008 stabilisce che si applicano TUTTE le disposizioni in materia di versamento dell'IRPEF.
    Da ciò si deduce che gli acconti dell'imposta sostitutiva vanno versati nella misura del 99% (40% a giugno e 60% a novembre).

    Per quanto riguarda la compensazione tra INPS e credito IRPEF di cui parli ti ricordo che non è sempre possibile o meglio non per tutti è possibile, infatti se fossi un geometra iscritto alla propria cassa previdenziale non posso compensare i crediti fiscali con i debiti contributivi (non transitando questi in f24).

    Ti ringrazio comunque per la risposta


  • User Attivo

    Non ti devi scusare, ho scritto telegraficamente per velocità.
    L'ho detto infatti delle previdenze che non vanno a compensazione, però nell'altra discussione.
    Pensavo di aver capito molte cose invece scopro che quindi bisogna anticipare, un po' come l'INPS, l'imposta sostitutiva, giusto?


  • User

    Giusto.
    Quindi tornando al mio esempio, nel caso ci dovessero essere plusvalenze in corso d'anno, dei "miei" 8.000 ? non avanza nulla!! almeno il primo anno!
    Trovo assurdo tutto questo carico fiscale e contributivo. E poi l'Erario si lamenta delle prestazioni non fatturate.:fumato:


  • User Attivo

    Se è per questo il mio è il secondo anno di minimi, quindi pagherò parecchio, mi pare. Comunque sto piano piano facendo un softwarino abbstanza elaborato che permette di calcolare tutto negli anni, è quasi finito, ma ora devo aggiungere questa cosa degli acconti di imposta da versare. Poi lo darò, intanto se mi puoi spiegare bene come si pagano gli acconti di imposta, cioè come quelli IRPEF.


  • User

    bHè, visto che la normativa è quella dettata dalla liquidazione dell'IRPEF, gli acconti si pagano:

    • se il debito IRPEF supera i 52 ? paghi solo il secondo acconto pari al 99% entro il 30/11 dell'anno in corso;
    • se il debito supera 258 ? paghi il 99% di acconto, versando entro il 16 giugno il 40% dell'acconto (rateizzabile), (oppure lo puoi pagare a luglio con la maggiorazione dello 0,4%) e il 60% restante in un'unica rata entro il 30/11.
      Bella botta! Non capisco perchè non permettano di rateizzare tutto l'acconto...Se mi capita tra le mani il legislatore fiscale...:o

  • User Attivo

    Grazie, leggendo in giro ho trovato che si usa il metodo storico per i minimi, cioè gli acconti sono in % al reddito dell'anno prima. Allora, così come per l'INPS separata, durante primo anno di attività (intendendo che non avevo partita IVA l'anno prima) non si pagano tali acconti, giusto?


  • User

    giusto.
    Il primo anno di attività non si pagano ne acconti ne saldi. Ma non ti preoccupare...arrivano..arrivano :yuppi:


  • User Attivo

    Continuo la discussione perchè a tempo perso vado avanti col mio softwarino che sta diventando un capolavoro, almeno spero. Allora succede che la ritenuta d'acconto in eccesso può essere scomputata dall'INPS da pagare. Supponiamo invece che la si voglia chiedere a rimborso, l'altra opzione possibile, e dico che è difficile perchè l'INPS (acconti compresi) è praticamente sempre > della RA, a meno che si abbiano spese altissime ma coi minimi sono vincolate, e quindi in genere si scala dall'INPS e non avanza. Vabbè insomma se Io non tolgo la RA in eccesso (dell'anno prima) dall'INPS da pagare (dell'anno stesso) vuol dire che pago più INPS, di conseguenza il reddito per l'ìimposta sostitutiva del 20% diminuisce (si calcola togliendo tutte le uscite per cassa), e quindi pago meno tasse. Se invece tale richiesta a rimborso la considero un'entrata allora tutto torna. Così si fa? E poi è un'entrata dell'anno stesso in cui l'ho chiesta a rimborso oppure di quando te la danno realmente (in genere 1 2 anni dopo mi pare)?
    Grazie.


  • User Attivo

    @marcoaroma said:

    Supponiamo invece che la si voglia chiedere a rimborso, l'altra opzione possibile....Io non tolgo la RA in eccesso (dell'anno prima) dall'INPS da pagare (dell'anno stesso) vuol dire che pago più INPS, di conseguenza il reddito per l'ìimposta sostitutiva del 20% diminuisce (si calcola togliendo tutte le uscite per cassa), e quindi pago meno tasse. Se invece tale richiesta a rimborso la considero un'entrata allora tutto torna. Così si fa? E poi è un'entrata dell'anno stesso in cui l'ho chiesta a rimborso oppure di quando te la danno realmente (in genere 1 2 anni dopo mi pare)?
    Grazie.
    Mi spieghi meglio cosa vuoi intendere?


  • User Attivo

    In genere coi minmi si va in credito d'imposta, cioè c'è l'eccedenza della ritenuta d'acconto. Inoltre secondo i miei calcoli l'INPS in genere supera tale eccedenza, anzi supera quasi sempre anche la ritenuta d'acconto. Dopo questa premessa, suppponiamo che quest'anno voglia chiedere a rimborso l'eccedenza della ritenuta d'acconto rispetto all'imposta (parlo di quella relativa al 2008 ovviamente), cioè non voglio compensare con l'INPS da pagare (anche se come detto sopra c'è sempre spazio per compensare tranne situazioni rare). Allora nel calcolo del reddito per l'imposta del 2009 avrò un reddito minore perchè sottraggo tutta l'INPS, senza scalare nulla. Quindi il reddito 2009 per il 20% che pagherò nel 2009 e al quale si applica appunto il principio di cassa sarà minore. Certamente quando mi arriverà l'eccedenza chiesta a rimborso avrò un'entrata maggiore, insomma l'anno dopo o 2 anni dopo. Vorrei sapere se quando si chiede a rimborso il credito d'imposta va considerata un'entrata nel moemnto in cui si chiede oppure quando arriva, oppure come gestire la cosa diversamente?
    In pratica si applica il principio di cassa anche al credito chiesto a rimborso? Se non è chiaro spiego diversamente.


  • User Attivo

    Scusami se mi permetto, ma mi sembra di percepire qualche confusione nel tuo discorso.
    Mia D.: Perchè non vuoi compensare il credito irpef con l'inps da versare?
    Tua R.: Perchè così li pago e posso dedurli dal reddito (questo il succo, credo).
    La mia risposta è che anche compensandoli puoi dedurli dal reddito.
    La compensazione è come una uscita di cassa, anche se fatta con crediti
    (è come se l'erario ti ritornasse i tuoi soldi e tu li passassi all'inps; non vi è solo il passaggio materiale).
    Tua D.: L'eccedenza a rimborso sarà un'entrata maggiore. Come e quando devo considerarla come entrata?
    Mia R.: L'eventuale rimborso dell'irpef a credito non costituirà mai una entrata. Mica vorrai tassare dei soldi che hai versato in più (e quindi, che non avresti dovuto versare) e che poi ti restituiscono?:ciauz:


  • User

    Buongiorno Marco,
    leggendo il tuo post n. 10 mi pare di capire che stai confondendo i diversi tipo di "incasso".
    Se chiedi a rimborso l'eventuale eccedenza di imposta sostitutiva, questa non genererà alcun componente positivo di reddito, tant'è che Serdep ti ha scritto:"Mica vorrai tassare dei soldi che hai versato in più?".


  • User Attivo

    Esempio, nel calcolo del reddito per imposta del 2009 per il principio di cassa:
    onorari+INPS 2009 €15000 tutte aziende, spese 0, INPS di 2008 più acconti 2009 €5000, credito d’imposta di anno 2008 (cioè RA2008-20%*reddito2008) €-800
    caso normale, tolgo 800 dall’INPS che pago nel 2009:
    15000-0-(5000-800)=10800
    caso in cui chiedo a rimborso l’eccedenza relativa al 2008
    15000-0-5000=10000

    Spiegatemi cosa intendete?


  • User

    Cosa vuol dire:*"onorari+INPS 2009 ?15000 tutte aziende". *
    Provo a capire e spiegarti cosa non ti è ben chiaro, rifacendomi ovviamente all'argomento principale della discussione.

    Il caso proposto è la valutazione FINANZIARIA e non economica che si verifica il secondo anno di attività.

    Esempio:

    ANNO 2008
    Incasso 15.000 netti, quindi fatturo per 18.750.

    ANNO 2009
    1° calcolo il saldo dell' imposta sostitutiva. (In questo caso vado a 0, zero, in quanto mi è stata interamente versata nel 2008 attraverso le ritenute d'acconto, paria 3.750)
    2° calcolo il saldo dei contributi INPS: 15.000 X 17% o 25,72% (a seconda della mia posizione INPS)= 3.858
    3° calcolo gli acconti INPS: 3.858 X 80% = 3.086

    CALCOLO DEL REDDITO "DISPONIBILE":
    Fatturato 18.750-
    Imposta sost. 3.750-
    Saldo INPS 3.858-
    Acconti INPS 3.086=
    Reddito disponibile 8.056

    Questo per dire che su 18.750 mi avanzano circa 8.000 ?. Sempre che in corso d'anno non abbia nessuna operazione straordinaria che mi comporti un saldo di imposta sostituiva superiore a 0. In questo caso dovresi versare, oltre al saldo irpef, anche gli acconti!!!
    Di conseguenza mi avanzerebbe ancora meno.

    Questa, come anticipato, è una situazione finanziaria e non economica.


  • User Attivo

    Senza entrare nel merito di quanto postato,
    i contributi previdenziali vanno calcolati sul reddito imponibile incassato.
    Nell'esempio fatto assumi di aver fatturato (e incassato), senza alcuna spesa, ?. 18.750.
    Su tale importo andranno calcolati i contributi (salvo se nel 2008 tu abbia versato contributi da dedurre).


  • User Attivo

    @marcoaroma said:

    ...caso normale, tolgo 800 dall?INPS che pago nel 2009:
    15000-0-(5000-800)=10800
    caso in cui chiedo a rimborso l?eccedenza relativa al 2008
    15000-0-5000=10000

    Spiegatemi cosa intendete?

    Tu assumi che nel 2009 ottieni un reddito di 15.000 e versi nel 2009 contributi a saldo e acconto per ?. 5.000, e che hai un credito derivante dal reddito 2008 di ?. 800.
    Tu ritieni che il caso normale, come lo chiami, ossia pagare una parte dei contributi compensando il credito irpef ti faccia aumentare l'imponibile fiscale a ?. 10.800, mentre nel caso di non utilizzo del credito, l'imponibile fiscale sarà di ?. 10.000.
    La mia posizione, come spiegato in precedenza, è che l'imponibile non cambia, in nessuno dei due casi.
    Pagare i contributi inps attraverso la compensazione con crediti verso l'erario, per me, equivale a pagare in contanti, con possibilità di deduzione degli stessi dal reddito imponibile.


  • User

    Eh si, ammetto l'errore...accidenti la fretta!! i contributi si pagano du 18.750..
    Quindi ancora PEGGIO!


  • User Attivo

    Come dice un vecchio adagio: errare humanum est .....:ciauz: