• User Newbie

    Incompatibilità.

    Salve, sono un dipendente pubblico CCNL EP non economici. Vorrei una Vs. valutazione sul discorso incompatibilità col lavoro di dipendente pubblico e altre attività accessorie. Ho un progetto, quello di svolgere attività di riprese fotografiche per conto terzi, fuori dall'orario di servizio ovviamente e, a mio parere, assolutamente compatibili col lavoro che svolgo. Ora, per porsi nei confronti del fisco in maniera corretta, si renderebbe necessaria apertura di partita iva e tenuta dei regolari registri. I pareri finora ricevuti e qualche giro per forum giurisprudenziali sono stati discordanti. In buona sostanza c'è chi parla di autorizzazione, una volta valutata una più o meno reale incompatibilità da parte della dirigenza dell'ente e chi pone un veto assoluto alla cosa. C'è infine chi parla di limiti di reddito a cui fare riferimento e chi sostiene che andrebbero richiesti di volta in volta i singoli incarichi, motivandoli opportunamente, ma ciò paralizzerebbe di fatto una qualsiasi attività, legandola a continui nullaosta. Rimane da valutare, a mio parere, anche l'ipotesi di associare questo mio progetto ad un eventuale part time da richiedere contestualmente alla desiderata sopra esposta. Vi ringrazio per l'attenzione, Paolo.


  • User Attivo

    Il dipendente pubblico di per se non può svolgere attività professionali e7/o di impresa salvo che non sia per le attività professionali iscritto ad apposito albo e per le attività di impresa preventivamente autorizzato.
    Il tutto è subordinato al regolamento contrattuale dell'ente presso il quale presta servizio oltre che sulla norma nazionale di base (art. 53 del T.U. del Pubblico Impiego).
    Qualora decida di mettersi a lavorare part time il problema sarebbe superato a tutti gli effetti.


  • User Newbie

    Un ringraziamento ad Acconto per la sua risposta, l'attività di mio interesse sarebbe stata inquadrata come Ateco 742019, quindi libero professionale e slegata da albo. L'unica chance che mi hanno confermato, finora verbalmente, è il part time, ma al 50 %, che porrebbe il già reale rischio d'impresa su un piano piuttosto aleatorio; da come la vedo io, è da valutare un budget previsionale di entrate a fronte di uscite, sia fiscali sia contributive, prima di aderire ad una soluzione di questo genere, un saluto, Paolo.