• User

    Domanda???

    Ciao a tutti, vi scrivo per una delucidazione sull'argomento.
    Allora, sono un grafico che collabora con una rivista. Per ora siamo andati avanti con un contratto di collaborazione, ma ora mi hanno chiesto di aprire una partita iva minimi contribuenti per continuare la collaborazione con loro... Mi sono già informato sull'argomento e volevo un'esempio pratico:
    essendo un grafico ho bisogno di comprarmi un mac da 2.300 euro; quanto lo andrei effettivamente a pagare, essendo un bene strumentale? Spiegatemi in modo chiaro e semplice, visto che non sono molto ferrato in materia... Grazie per l'attenzione e la pazienza... :ciauz:


  • User Attivo

    Tutti i beni strumentali li scarichi al 100% (iva compresa..che per i minimi è un costo) dal tuo reddito.
    Questo significa che lo pagherai 2.300 euro..ma l'anno successivo nell'UNICO lo andrai a sommare per tutto l'importo al rigo CM5 del quadro CM..consentendoti così di avere un maggior credito d'imposta per pagare imposta sostitutiva (in genere compensata in toto delle ritenute d'acconto in fattura) e i contributi previdenziali.


  • User

    @Simo75 said:


    Percui intendi dire che alla fine 'sti benedetti soldi mi tornerebbero in tasca... Ho capito bene?
    Non per altro, è che la proposta che mi hanno fatto mi sembra vantaggiosa, e vorrei capire se da questa cosa può nascere qualche agevolazione in più...


  • User Attivo

    NO, non ti tornano i soldi in tasca! magari...

    Questo è il funzionamento:

    • incassi 10.000 euro di fatture
    • spendi 2.300 euro di computer

    paghi le tasse, il 20% sulla differenza tra insassi e costi (10.000-2300)
    poi c'è il 17% (o 26,5%) per l'inps sempre sulla differenza tra insassi e costi (10.000-2300)

    Quindi nell'esempio pagherai le 2.849 euro di tasse(205+17%).

    Se invece non acquisti il pc paghi 3.700 euro di tasse.

    Quindi in questo esempio fatturando 10.000 euro e acquistando un pc hai un beneficio fiscale di 851 euro.


  • User

    @dam said:


    Ok, ora è chiaro... Mi sembrava strano... Ve lo avevo detto che non sono molto portato per la materia... E, per curiosità, se uno incassa 10.000 e sostiene dei costi per 10.000? Cosa succede esattamente?

    E poi, un'altra domanda, ma come è possibile che su un guadagno di 10000 devo pagare 3.700? Sei sicuro che il calcolo sia giusto?

    Vi spiego bene la mia situazione... Ho collaborato con questa rivista fino a raggiungere i 5000 euro limite, percui mi hanno proposto di aprire una partita iva minimi contribuenti... Fino ad ora praticamente ho preso 1000 euro lordi al mese, 800 netti. Se aprissi la partita iva, quando dovrei fatturargli al mese per tenermi sempre i miei benedetti 800 netti?
    Loro mi hanno proposto circa 1100, ma secondo il calcolo di DAM mi sembra che ci sia qualcosa che non torna...


  • User Attivo

    Immagino che i ? 1.100 si riferiscano al compenso netto. Questo vuol dire che loro ti pagheranno la ritenuta d'acconto, che per te rappresenta un credito, con cui potrai compensare quel 20% di imposta.
    In sostanza dovrai versare i contributi Inps dovuti alla gestione separata (26,72%), che potrai portare in diminuzione del reddito.


  • User

    @studio_marra said:


    Percui a fine anno io non dovrò versare quel 20% che indicava DAM, perchè (se ho ben capito) lo verseranno loro fattura dopo fattura... Giusto?


  • User Attivo

    Si esatto


  • User

    Ok, grazie a tutti per i chiarimenti...

    Adesso però ho un'altra domanda...
    I contributi Inps dovuti alla gestione separata sono fissi a 26,72%?
    O variano a seconda del caso? Vorrei capire bene, perchè ho letto un po' in giro e non mi sembra molto chiaro...


  • User Attivo

    Se ti iscrivi come libero professionista, dovrai iscriverti alla gestione separata Inps.
    L'aliquota contributiva è del 26,72% sull'utile, senza nessun minimale fisso. Questo vuol dire che, se per assurdo, non hai redditi non pagherai nulla.


  • User

    Ok, sto iniziando a farmi un quadro chiaro della situazione...
    Rimangono le solite perplessità... Ad esempio (caso limite) se io un anno non fatturo un tubo :arrabbiato: e spendo tipo 3000 ? per strumentazioni inerenti al mio lavoro? Che succede?
    Scusate queste continue domande, ma mi aiutano tantissimo a chiarire i dubbi...


  • User Attivo

    Non paghi nulla e riporti la perdita nell'anno successivo


  • User

    Rieccomi...

    Ed ora la domanda finale, alla quale solo i più esperti sapranno rispondere:

    perciò, passando io da un contratto a collaborazione occasionale da 800 euro netti, ad un contratto con partita IVA (minimi contribuenti) da 1100 euro netti circa, ho solo vantaggi? O c'è sotto qualche fregatura :mmm:

    Sinceramente l'idea mi ispira, ma vorrei sapere a quale rischi vado incontro...

    Contate che posso anche rifiutare, ma perderei il lavoro in quanto hanno già detto che non possono permettersi altri tipi di contratto...


  • Super User

    Lasciando ad altri la risposta alla "domanda finale", mi permetto di segnalarti che, con un fatturato previsto tutto sommato modesto, non sono troppo convinto che ti convenga il regime dei "minimi".
    Non escludo che finiresti per pagare più tasse rispetto al regime ordinario. I motivi sono legati a calcoli molto tecnici ed evito di dilungarmi (d'altronde ci sono diversi topic in cui si accenna alla questione).

    Prima di aprire la partita IVA, quindi, consultati con un commercialista e chiedi di farti delle proiezioni sui vari costi/benefici. E' importante conoscere se hai altri redditi, se prevedi di sostenere molte spese (da cui scaricare o no l'IVA secondo i casi) e se hai oneri "personali" fa far valere: affitto, mutuo, spese mediche, ristrutturazioni e simili.


  • User

    @OEJ said:

    Lasciando ad altri la risposta alla "domanda finale", mi permetto di segnalarti che, con un fatturato previsto tutto sommato modesto, non sono troppo convinto che ti convenga il regime dei "minimi".
    Non escludo che finiresti per pagare più tasse rispetto al regime ordinario. I motivi sono legati a calcoli molto tecnici ed evito di dilungarmi (d'altronde ci sono diversi topic in cui si accenna alla questione).

    Prima di aprire la partita IVA, quindi, consultati con un commercialista e chiedi di farti delle proiezioni sui vari costi/benefici. E' importante conoscere se hai altri redditi, se prevedi di sostenere molte spese (da cui scaricare o no l'IVA secondo i casi) e se hai oneri "personali" fa far valere: affitto, mutuo, spese mediche, ristrutturazioni e simili.

    Guarda, ti spiego brevemente, non ho nessun'altra fonte di reddito, non prevedo di sostenere delle spese esagerate e non credo che dovrò far valere altri oneri personali... Praticamente sono nullatenente... Queste settimane ho già in ballo incontri con CAF e commercialisti vari... è che vorrei presentarmi con un'idea già chiara della situazione, visto che non mi è mai capitato una situazione del genere...

    E soprattutto c'è una cosa che non sono riuscito a capire chiaramente dopo giorni di ricerca selvaggia: a quanto cavolo ammonta l'aliquota contributiva per la gestione separata inps??? Da alcune parti dicono 20%, da altre 23,5%, prima mi hanno detto 26,72%... HELP! 😮


  • User Attivo

    Non avendo oneri detraibili e prevedendo di sostenere poche spese, ti consiglo il regime dei minimi.
    L'inps è al 26,72%.


  • User Attivo

    Magari con i minimi non risparmierai chissà cosa rispetto al regime ordinario (anzi..se in possesso di mutuo, spese sanitarie, ristrutturazione edilizia, familiari a carico e così via)..ma è nato per la semplificazione.
    Già non essere sottoposti agli studi di settore (fra le altre cose) a parer mio vale l'adesione in presenza dei requisiti richiesti per aderire al regime.


  • User

    Cavolo, 26,72% è tantissimo... Alla faccia... Insomma, io voglio solo assicurarmi di portare a casa non meno dei miei miseri 800 euro che guadagno attualmente... Ho fatto due calcoli, e mi risulta che dovrei mettergli in fattura un'importo di 1.500 euro per arrivare al pelo agli 800 che prendo ora!!

    Importo: **1.500,00 ?**Ritenuta d'acconto IRPEF 20% su 1.500,00: -300,00 ?Totale da corrispondere: 1.200,00 ?
    26,72% di 1.500 =
    400,3 ?

    1.200 - 400,3 = 799,2 ? puliti puliti che mi intasco...

    Il calcolo è esatto??? Spero di avere sbagliato qualcosa...


  • Super User

    L'aliquota varia con gli anni e a seconda delle situazioni... questo forse spiega le tue difficoltà.
    Ti raccomando, quando fai ricerche su Internet, di controllare sempre la data delle informazioni... magari non sono più aggiornate.
    Inoltre, la soluzione migliore è sempre controllare sui siti ufficiali, in questo caso quello dell'INPS. Riconosco, però, che questi siti sono una babele in cui non è facile orientarsi.

    Fatta tutta questa pappardella di premessa, l'aliquota per la gestione separata per il 2010 è pari al 26,72%, che si riduce al 17% per chi, oltre all'attività da partita IVA, è anche dipendente o comunque è iscritto ad altre gestioni previdenziali obbligatorie.

    EDIT: Mi accorgo che avevano già risposto altri da un pezzo!


  • User

    @OEJ said:

    EDIT: Mi accorgo che avevano già risposto altri da un pezzo!

    Sì, hanno già risposto altri prima di te, ma tutti allo stesso modo... La mia situazione non richiede più di tanto valori percentuali, variabili, ecc... A me interessa solo che questo studio con cui prolungherò la collaborazione mi assicuri mensilmente 'sti 800 euro tutti per me, senza che lo stato ci infili le mani... Altrimenti gli dico ciao, non sto lì ad aprire partite iva varie e mi cerco un'altro posto...
    In pratica è questo il mio problema, al quale praticamente non ho ancora avuto risposta...