• User

    Regime minimi - fatture con r.a. Meno vantaggiose per i clienti aziende?

    Salve a tutti, non sono molto pratico in tema fisco (e confesso che il fiscalese non mi fa impazzire...) quindi potrei aver fatto un pò di confusione...

    Non mi riesce di capire se una fattura in R.A., a confronto di una fattutra con regolare IVA aggiunta, possa essere meno "vantaggiosa" per i "clienti azienda".

    Mi spiego meglio: una fattura rilasciata a privati con il regime dei minimi so che non deve prevedere alcuna RA.
    Quindi se chiedo 1.000, 1.000 di guadagno saranno. in seguito pagherò le tasse previste dal regime fiscale sui 1.000 incassati, ma non la RA appunto.

    Se rilascio fattura ad un'azienda, i miei 1.000 che avrei richiesto nel caso precedente, perchè restino tali devono "gonfiarsi" a 1.250 con RA. Così 1250 - RA del 20% = 1.000 come prima.

    Quindi più in generale lo svantaggio è che nel caso appunto non voglia rimetterci io sui guadagni, devo costare di più all'azienda per rientrare così della RA.

    Senza contare che poi la mia fattura di 1.250 non rientra nel "giro d'iva" (se ho capito bene), perchè non c'è appunto alcuna iva aggiunta.
    Quindi le mie fatture non possono essere utili dall'azienda per scalare dal proprio debito d'iva, maturato verso lo stato nel tempo, un pochino d'iva in occasione di mie eventuali consulenze...

    Esattamente come capita al titolare del regime dei minimi quindi, che se compra una stampante non potrà scalare l'iva del bene, ma al massimo il costo intero verrà conteggiato come costo sostenuto e detratto dal fatturato totale e quindi dall'imponibile...come da principio di cassa...

    Quindi in teoria con i prezzi sarei meno competitivo sia di chi fattura in:

    1 - p.iva con iva regolarmente aggiunta: quindi 1000 + iva all'azienda costerò 1.000 e l'iva la scaleranno poi
    2 - p.iva con ritenuta e che si accolla la R.A. come in teoria sarebbe previsto, quindi 1.000 in RA cioè 1000 - 20% = 800 ?

    Principio del ragionamento e conti sono giusti?


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Hugo,
    essendo passato per tutti i regimi fiscali non sono molto d'accordo con la tua analisi; ti spiego per punti:

    Mi spiego meglio: una fattura rilasciata a privati con il regime dei minimi so che non deve prevedere alcuna RA.
    Quindi se chiedo 1.000, 1.000 di guadagno saranno. in seguito pagherò le tasse previste dal regime fiscale sui 1.000 incassati, ma non la RA appunto.

    Se rilascio fattura ad un'azienda, i miei 1.000 che avrei richiesto nel caso precedente, perchè restino tali devono "gonfiarsi" a 1.250 con RA. Così 1250 - RA del 20% = 1.000 come prima.

    Non è esatto; se ad un privato chiedi 1000 non saranno 1000 euro di guadagno; dovrai infatti comunque considerare l'imposta sostitutiva del 20% che dovrai versare in fase di dichiarazione, se dal calcolo finale ne esci a debito. Pertanto in linea teorica dovresti comunque partire da 1250 euro per avere un "teorico" guadagno di 1000 euro.

    Senza contare che poi la mia fattura di 1.250 non rientra nel "giro d'iva" (se ho capito bene), perchè non c'è appunto alcuna iva aggiunta.
    Quindi le mie fatture non possono essere utili dall'azienda per scalare dal proprio debito d'iva, maturato verso lo stato nel tempo, un pochino d'iva in occasione di mie eventuali consulenze...

    Per quanto riguarda il discorso iva, è vero, l'azienda non avrà la possibilità di detrarla dalla sua iva a debito, ma è pur vero che non te la paga. Quindi, ha il vantaggio di non dover anticipare delle somme che poi andrebbe a recuperare il mese o il trimestre successivo.


  • User

    Ciao Lorenzo grazie per l'interveto..

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    Non è esatto; se ad un privato chiedi 1000 non saranno 1000 euro di guadagno; dovrai infatti comunque considerare l'imposta sostitutiva del 20% che dovrai versare in fase di dichiarazione, se dal calcolo finale ne esci a debito. Pertanto in linea teorica dovresti comunque partire da 1250 euro per avere un "teorico" guadagno di 1000 euro.

    Ok quindi i privati non tratterranno l'RA e la verserò io quindi in dichiarazione
    Mi restano in tasca solo un pò più di tempo e basta...
    Ma non capisco un'affermazione trovata in un sito e di cui avevo già sentito parlare..:

    "Questo regime è consigliato per chi non ha spese (Ok chiaro, per mancanza d'iva e per il pricncipio cassa...non conviene far compravendita beni), o lavora per i privati (e perchè? se poi la RA la si versa comunque?)."

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    Per quanto riguarda il discorso iva, è vero, l'azienda non avrà la possibilità di detrarla dalla sua iva a debito, ma è pur vero che non te la paga. Quindi, ha il vantaggio di non dover anticipare delle somme che poi andrebbe a recuperare il mese o il trimestre successivo.

    Ok chiaro non potrà scalare dal proprio debito l'iva ipoteticamente a me versata ma allo stesso tempo non deve anticiparla...Mi chiedo quale caso conviene davvero ad un'azienda...alcuni amici quando si va al risto per un cena informale scatta subito la richiesta di fattura in cassa...

    Ad ogni modo se chiedo 1250 rispetto ai 1.000+iva all'azienda conviene la seconda opzione...anticipa 200 euro che recupererà poi...anzichè pagare standone all'oscuro 250 per la "mia" RA...(se accetta il preventivo...)

    Sta p.iva mi pare un pò una contraddizione: hai un numero di p.iva ma non hai il giro d'iva, e servirebbe ad aiutare le persone a diventare liberi professionisti? Ok non ci sono gli studi di settore...ma quanto vale la pena?

    Tu che mi pari pratico visti i trascorsi avrai un parere in merito....

    Non so se optare per altra soluzione...magari il forfettino...ma dura solo 3 anni e ci sono gli studi di settore che mi fanno un pò paura onestamente...

    Per ora ho un solo cliente con il quale si lavorava in cocopro e che ha accettato di gestire il lavoro in fattura anche se gli ho chiesto per forza aumento...la media era di 600 ? al mese nette in cocopro per un partime, quindi un mezzo stipendio...In teoria ne poterei a casa 1000 lordi per la stessa mole di lavoro..e avendo mezza giornata libera mediamente, potrei lavorare con altri clienti...

    Qualche consiglio?


  • Consiglio Direttivo

    "Questo regime è consigliato per chi non ha spese (Ok chiaro, per mancanza d'iva e per il pricncipio cassa...non conviene far compravendita beni), o lavora per i privati (e perchè? se poi la RA la si versa comunque?)."Condivido con quanto hai trovato in rete! 😉
    Se si hanno parecchie spese molto probabilmente detrarsi anche l'iva può essere maggiormente vantaggioso.

    Per quanto riguarda la seconda parte, è sacrosanto che conviene di più lavorare con i privati. Questo per il meccanismo perverso delle ritenute d'acconto che, se ti portano in fase di dichiarazione a maturare un credito difficilmente potrai utilizzarlo in compensazione, per cui sarai costretto inesorablmente a richiederne il rimborso. E purtroppo lo Stato i rimborsi li eroga solo dopo qualche anno dalla richiesta.
    Quindi per questo motivo è meglio non aver subito le ritenute.

    alcuni amici quando si va al risto per un cena informale scatta subito la richiesta di fattura in cassa...E questo potrai farlo anche tu... 😉 indipendentemente dal regime fiscale.

    Ad ogni modo se chiedo 1250 rispetto ai 1.000+iva all'azienda conviene la seconda opzione...anticipa 200 euro che recupererà poi...anzichè pagare standone all'oscuro 250 per la "mia" RA...(se accetta il preventivo...) Qui però confondi l'iva con la ritenuta. Per l'azienda non cambia nulla. Le somme spese per il tuo compenso, compresa la ritenuta, se le scaricherà comunque ai fini irpef ed irap.
    Considera inoltre che la ritenuta d'acconto non è un meccanismo esclusivo del regime dei minimi, visto che esiste anche nel regime ordinario.
    Unico regime in cui scompare la ritenuta è quello delle nuove iniziative.

    Sta p.iva mi pare un pò una contraddizione: hai un numero di p.iva ma non hai il giro d'iva, e servirebbe ad aiutare le persone a diventare liberi professionisti? Ok non ci sono gli studi di settore...ma quanto vale la pena?Secondo me vale la pena se si hanno molti committenti privati. Mentre addebitare l'iva in fattura o meno alle aziende importa relativamente (tanto poi l'iva se la scaricano), con i privati offrire prestazioni senza iva significa in definitiva poter fare prezzi più bassi (sempre se non si speculi sull'iva e quindi si richieda automaticamente un aumento di compenso).
    A parità di compenso (1000 euro) un privato infatti spenderebbe 1000 euro da un soggetto in regime dei minimi, 1200 euro da soggetti con gli altri due regimi, senza avere la benchè minima possibilità di rientrare dell'iva pagata che per lui rappresenta unicamente un costo.

    Per quanto riguarda la tua posizione specifica ho "paura" a darti consigli...
    Se ti attesti su tali compensi secondo me il regime dei minimi è quello che conviene di meno. Meglio quello delle nuove inizitive e forse meglio ancora quello ordinario, ma andrebbero fatti due conti.

    Elemento determinante nella scelta è anche la mannaia "studi di settore".

    Ps: Dimenticavo 😊

    Per ora ho un solo cliente con il quale si lavorava in cocopro e che ha accettato di gestire il lavoro in fattura

    Questo credo ti tagli fuori dal regime delle nuove iniziative, visto che la tua attività costituisce prosecuzione di altra attività svolta in precedenza in altro modo.


  • User

    Grazie per il prezioso aiuto!

    Già che ci sono visto che sei preparato sull'argomento fisco, vorrei chiederti qualche informazione riguardo agli anticipi delle tasse...anche qui non ci ho capito molto...