• User Newbie

    I costi di una P.IVA

    Buongiorno,
    sono titolare di una partita iva per artigiani con regime ordinario da qualche mese e vorrei capirne di più sui calcoli da fare per conoscere il proprio annuale.

    Premesso che non voglio avere numeri ma solo chiarezza sulle operazioni da effettuare, ipotizziamo di avere un imponibile annuo di 20.000,00 + IVA e dei costi deducibili.

    Da cui:

    INPS: 21,9% di (imponibileAnnuo - 14.334,00)
    IRPEF: 27% di (imponibileAnnuo - costiDeducibili - INPS)
    IRAP: 4,97% di imponibileAnnuo

    utile annuo: imponibileAnnuo - INPS - IRPEF - IRAP - IVAannua + costiDeducibili

    Sono giuste queste operazioni?

    Vi sarei grato se riusciste a darmi una delucidazione! 🙂


  • User Attivo

    Chiariamo un pò di cose.

    a) quello che tu chiami "imponibile" probabilmente sono i ricavi, che non sono fiscalmente imponibili, si parla invece di REDDITO imponibile che è dato dai ricavi meno i costi.

    b) Nella determinazione dell'Irpef l'Iva non va considerata. Per le imprese l'Iva è neutrale, rappresenta un costo solo per il consumatore finale che non avendo partita Iva non può detrarsela. Un'impresa invece può detrarsi l'Iva pagata sugli acquisti dall'Iva incassata dalle vendite, ed il risultato a fine anno può essere un credito Iva da ricevere dallo Stato (nel caso in cui l'Iva pagata sugli acquisti è maggiore dell'Iva incassata dalle vendite) oppure un debito Iva (nel caso opposto) da versare allo Stato.

    c) Il reddito d'impresa imponibile ai fini irpef è dato dai ricavi meno i costi, nei modi stabiliti dalla normativa fiscale. I contributi Inps vanno dedotti dal reddito complessivo (che è dato dalla somma di tutti i redditi percepiti nell'anno da una persona fisica: redditi d'impresa, di lavoro dipendente, fondiari, diversi, ecc).

    d) Le aliquote da te indicate a grandi linee mi sembrano corrette, tranne l'irpef per la quale le aliquote sono definite progressive per scaglione, cioè si applica l'aliquota + bassa del 23% a TUTTI i contribuenti fino ai 15.000 euro di redditi, da 15.000 fino ad es. a 20.000 scatta l'aliquota del 27% che si applicherà solo su 5.000 euro, dato da 20.000 - 15.000.

    ESEMPIO reddito imponibile di 20.000 euro
    calcolo dell'irpef:
    15.000 euro x 23% = 3.450 euro
    5.000 euro x 27% = 1.350 euro
    totale irpef = 4.800 euro

    e) quel che ti rimane alla fine è dato da: ricavi - costi - contributi inps - irpef - irap.

    Spero di averti fatto un pò di luce su un argomento complicato. Saluti


  • User Newbie

    Ciao trust,

    in effetti l'argomento è un po' ostico, ti ringrazio per la disponibilità. Vero è che generalmente è il commercialista ad occuparsi di tutto ma avere una visione più chiara permette una migliore gestione dell'azienda/ditta/società o che dir si voglia.
    Mi è più chiaro adesso il meccanismo dell'IRPEF, ma non me ne sono chiari altri, a questo punto:

    riprendendo l'esempio che avevo fatto, i 20.000? è quello che ho fatturato in un anno.

    Per l'INPS, devo calcolare il 21.9% di 20.000?.
    Per l'IRPEF, devo calcolare, dal reddito imponibile, il 23% fino a 15.000? e il 27% da 15.000? fino a X
    Per l'IRAP, devo calcolare, su base regionale, il 4.97% del reddito imponibile.

    Il reddito imponibile è formato, come mi dicevi, da ricavi (20.000?) meno costi.

    Le domande sono:

    1. quali sono i costi?
    2. quali sono i costi deducibili? Ed in che misura si possono dedurre?
      Ad esempio, se ho da pagare la bolletta del gas intestata alla mia ditta, si deduce il 50% del costo.
      Se acquisto un portatile da 1000? + IVA, cosa deduco? il 50% del suo costo? E l'IVA la detraggo?

  • User Attivo

    Per l'INPS devi applicare l'aliquota al reddito imponibile e non al fatturato.

    1. I costi sono tutte quelle spese che sostieni per l'acquisto di beni e servizi necessari allo svolgimento dell'attività, anche se utilizzati in parte "privatamente" come ad es. l'automobile, la benzina, il cellulare, il gas, l'acqua, l'elettricità, ecc.

    2. Le percentuali di deducibilità variano, generalmente sono il 100% se il bene è totalmente utilizzato per l'attività, se è ad uso promiscuo è deducibile il 50%.

    Se la spesa per il gas è relativa ad immobile utilizzato esclusivamente per la ditta è deducibile al 100%, altrimenti lo deduci proporzionalmente ai mq utilizzati per l'attività.

    La spesa per l'acquisto del portatile può essere totalmente dedotta, ma negli anni, cioè il costo va ammortizzato e dedotto per quote in più anni in base a quanto stabilito dalla normativa fiscale per la tua attività.

    Questo è solo l'"abc", cmq un buon commercialista sa perfettamente cosa fare. Se i ricavi annui non superano 30.000 euro ti consiglio di valutare il passaggio dal regime ordinario a quello dei contribuenti minimi che offre numerosi vantaggi : semplificazione della contabilità, niente Iva, nè Irap, nè studi di settore, aliquota irpef 20%.

    Ciao