• User

    P.IVA appena aperta: Dichiarazione dei redditi del 2010

    Buongiorno,
    ho un dubbio stupido e banale, ma vorrei un chiarimento.
    Ho aperto la Partita IVA il 1.1.2011 e fino all'anno scorso ho avuto solo redditi da lavoro dipendente e qualche prestazione occasionale con ritenuta d'acconto.
    Fino all'anno scorso ho presentato il 730.
    Quest'anno dovrò presentare UNICO al posto del 730 dal momento che ho aperto la partita IVA, anche se l'anno scorso non ho avuto redditi da lavoro autronomo?

    Grazie


  • User Attivo

    Per quest'anno ancora il 730 (i redditi sono relativi all'anno precedente). Dall'anno prossimo invece si presenterà unico. Solo un avvertimento. Se le prestazioni occasionali prestate lo scorso anno avevano per oggetto la stessa attività per la quale si è aperta la partita iva il regime scelto non è corretto. Saluti


  • User

    La ringrazio della risposta.
    Riguardo al regime fiscale agevolato e alle prestazioni occasionali ho ricevuto, sempre da commercialisti, opinioni completamente differenti tra loro.
    Che lei sappia, oltre alla Circolare del 26/01/2001 n. 8 (che sull'argomento specifico non mi sembra dica nulla di risolutivo), esistono altri pronunciamenti in materia?

    Grazie ancora


  • User Attivo

    La circolare da lei citata in realtà è abbastanza chiara ma forse solo per gli addetti ai lavori. Comunque qual'era l'oggetto della prestazione/i occasionale e dell'attività per la quale ha aperto la p.iva. I clienti e i mezzi utilizzati sono gli stessi? In alternativa si può passare al regime dei minimi che tra l'altro non necessariamente è peggiore del suo e tra l'altro non pone limiti temporali come quello da lei adottato. saluti


  • User

    Buonasera,
    ho approfittato del sabato e della sua risposta per consultare anche un altro documento sull'applicabilità del "forfettino" (la risoluzione 239/E del 26 agosto 2009). E mi pare di aver capito la sua posizione sull'argomento (che in effetti condivido).
    L'ho trovata in quanto sul libro "Accertamento" di Cissello, Oddetto, Valente, ho trovato il riferimento a tale risoluzione dell'AdE in un paragrafo dove parla di "irrilevanza" dell'esistenza di passati compensi per prestazione occasionale al fine dell'applicabilità del "forfettino".
    Occorre, in buona sostanza e se ho capito bene, valutare caso per caso e ciò che più rileva è (come lei indica nella sua risposta) che non ci sia "mera prosecuzione". Indicatori affidabili sembrano infatti essere la diveristà dei luoghi, dei mezzi e dei clienti relativi all'attività.

    Nel mio caso si parla sempre di informatica, tuttavia cambiano tutti e tre questi indicatori: ho in passato occasionalmente riconfigurato PC o router a studi professionali o piccolissime aziende prive di un reale sistema informativo. Ora mi occupo di rimodellazione e ristrutturazionme di infrastrutture IT: i miei clienti sono ora solo aziende con un vero sistema informativo e il mio referente è sempre il responsabile IT. Nessun cliente precedente può essere mio cliente attuale: cambia completamente la tipologia della clientela e delle aziende clienti oltre ai contenuti del lavoro.

    In altri termini: nel mio caso è la stessa differenza che passa tra il meccanico che ripara la mia auto e l'ingegnere che progetta il nuovo modella della stessa auto al fine di renderla più veloce e di farla consumare meno: si tratta sempre della stessa auto (= è sempre informatica) ma stiamo parlando di attività completamente differenti dal punto di vista qualitativo. Lo dimostreranno comunque le fatture e i contratti di consulenza di oggi confrontati con i contenuti delle notule emesse in passato: la differenza di contenuti è evidente.

    Spero di aver correttamente interpretato, da dilettante del fisco quale sono, la questione dell'applicabilità.
    Mi piacerebbe avere il suo parere e poi la lascio al suo lavoro.

    Con i migliori saluti.


  • User Attivo

    Salve,
    come vede io ho invece approfittato del sabato sera per dedicarmi ai miei due figli. Capisco bene la sua posizione e la condivido, solo che non vorrei dovermi trovare a spiegarla ad un funzionario dell'ade. Vedo comunque che lei si è documentato molto bene sulla questione e mi sembra molto battagliero, per cui non mi preoccuperei più di tanto. sarebbe ancora meglio se per la sua nuova attività lei avesse ottenuto qualche qualificazione (tipo una certificazione rilasciata da enti o aziende qualificate) che dimostrino oltre ogni dubbio che l'attività che ha intrapreso ora è cosa diversa da quella precedentemente svolta occasionalmente. Comunque ha fatto una valutazione sulla convenienza effettiva del regime da lei scelto al posto del regime dei minimi possibilmente con un commercialista? saluti


  • User

    Buonasera e grazie per la risposta: peccato che lei sia così lontano.
    Sì, ho consultato un Commercialista (anche se intendo seguire da solo la mia contabilità, finché posso).
    La convenienza ci è sembrata esserci in quanto sono ancora lavoratore dipendente e quindi avrei solo un 17% di INPS. Poiché poi come dipendente guadagno decisamente bene (il mio desiderio è di mettermi in proprio e lanciare la mia professione, non meramente di "arrotondare") il cumulo IRPEF sarebbe svantaggiosissimo (tenuto anche conto del fatto che lavorando ancora come dipendente non farò moltissime consulenze, anche se chiederò il part-time appena sarà ragionevole farlo).
    Detrarre l'IVA mi permette poi di munirmi di qualche attrezzatura a prezzo vantaggioso. E non dimentichiamo il piccolo ma importante credito di imposta per un PC adeguato.
    Il reddito da lavoro dipendente mi consente poi di dedurre ancora gli oneri deducibili (spese sanitarie, rata del mutuo, ecc.)
    Nel complesso mi sembra ragionevole.

    Un ultimissima cosa: mi farebbe un esempio di "certificazione rilasciata da enti o aziende qualificate"?
    Io sono un sistemista certificato dai principali brand informatici (Cisco, Microsoft, Oracle, Checkpoint, Citrix): me le sono sudate ma ne è valsa la pena. Si riferisce a quelle? Indubbiamente mi certificano come esperto e non certo come "installatore" o "tecnico di assistenza".

    Saluti


  • User Attivo

    Anche il regime dei minimi non prevede il cumulo con il reddito da dipendente ma un imposta sostitutiva del 20%, per questo chiedevo se avesse fatto un calcolo della (ipotetica) convenienza. Dico ipotetica perchè poi dipenderà dall'effettivo sviluppo della sua attività. Naturalmente nel calcolo di convenienza entra anche l'eventuale acquisto di attrezzature e anche il piccolo credito d'imposta citato.
    Per le certificazioni intendevo proprio quelle e solo per una forma di prudenza che dobbiamo usare nella nostra professione. Se ad esempio avesse acquisito recentemente e quindi subito prima dell'inizio della sua attività delle nuove professionalità è evidente che quello che fa adesso è sicuramente cosa diversa dallìoggetto delle prestazioni occasionali di cui parlavamo inizialmente.
    Se ha bisogno di ulteriori informazioni mi contatti pure. Saluti