• User Newbie

    Impresa individuale + lavoro tempo indeterminato

    Buongiorno a tutti
    sono nuovo, anzi nuovissimo di questo forum e vi ringrazio tanto in anticipo.
    Io lavoro come ingegnere con contratto a tempo indeterminato per una piccola azienda di Torino (CCNL metalmeccanici piccola media industria - Analista progettista livello 7) che si occupa Energia/Innovazione/Informatica.
    In parallelo a questo lavoro vorrei aprire una impresa individuale sempre nel ramo informatico, per una attività che però non mi comporterà MAI nessun tipo di reddito (essenzialmente la mia ragazza, una dottoranda in economia, deve effettuare dei lavori per i quali bisogna sviluppare un software e un sito web e quindi, per poter avere una borsa di studio, deve appoggiarsi ad una impresa che li creerà, in questo caso io stesso).
    Mi chiedevo dunque:

    1. posso aprire una impresa individuale sempre nel ramo informatico? (ramo simile a quello dell'azienda per cui sono dipendente)
    2. se si, quali costi devo assumermi?
    3. riguardo l'INPS a cui sono regolarmente iscritto devo fare qualche comunicazione anche se questa nuova azienda individuale non mi produrrà mai reddito e una volta finito il lavoro la chiuderò?
    4. devo informare l'azienda da cui dipendo e/o chiedere qualche tipo di permesso?

    Spero che qualcuno mi aiuti a fare un po di chiarezza
    Grazie mille
    Daniele


  • User Attivo

    Buonasera daniele82m
    Non credo che ti convenga aprire una impresa individuale in quanto questa scelta comporta l’iscrizione alla CCIAA (vari costi) e l’iscrizione automatica alla gestione commercianti Inps (€ 2900 circa di contributi minimali annui). Potrai sempre chiedere l’esenzione di questi contributi presso l’Inps in quanto sei dipendente, ma si tratta di seccature di esito incerto e costi che nel tuo caso sono fuori luogo.
    La scelta migliore è aprire una partita Iva come professionista (non ci sono costi tranne quelli eventuali di un consulente) con un codice di attività ATECO relativo a consulenze nel campo informatico. Con questa partita Iva puoi operare come consulente (software e siti web) e iscriverti alla Gestione Separata INPS. Tieni conto che in questo caso i contributi INPS si pagano solo sul reddito netto eventuale. Se non c’è reddito non ci sono contributi.
    Tutto questo ha però un temine temporale di credibilità e se effettivamente questa partita Iva non comporta attività ti conviene chiuderla subito aver raggiunto il tuo scopo.
    Per quanto riguarda i rapporti con la tua azienda conviene informarla di questa operazione se pensi che questa possa configurarsi come attività in concorrenza e se esistono degli specifici divieti nel CCNL applicato.
    Saluti


  • User

    @mariovannini said:

    Buonasera daniele82m
    Non credo che ti convenga aprire una impresa individuale in quanto questa scelta comporta l?iscrizione alla CCIAA (vari costi) e l?iscrizione automatica alla gestione commercianti Inps (? 2900 circa di contributi minimali annui). Potrai sempre chiedere l?esenzione di questi contributi presso l?Inps in quanto sei dipendente, ma si tratta di seccature di esito incerto e costi che nel tuo caso sono fuori luogo.
    La scelta migliore è aprire una partita Iva come professionista (non ci sono costi tranne quelli eventuali di un consulente) con un codice di attività ATECO relativo a consulenze nel campo informatico. Con questa partita Iva puoi operare come consulente (software e siti web) e iscriverti alla Gestione Separata INPS. Tieni conto che in questo caso i contributi INPS si pagano solo sul reddito netto eventuale. Se non c?è reddito non ci sono contributi.
    Tutto questo ha però un temine temporale di credibilità e se effettivamente questa partita Iva non comporta attività ti conviene chiuderla subito aver raggiunto il tuo scopo.
    Per quanto riguarda i rapporti con la tua azienda conviene informarla di questa operazione se pensi che questa possa configurarsi come attività in concorrenza e se esistono degli specifici divieti nel CCNL applicato.
    Saluti

    Ciao,
    io veramente non capisco perchè ogni consulente la pensi diversamente.

    http : // studiocommercialemarra . blogspot . com/2010/10/un-dipendente-puo-aprire-partita-iva.html

    Se vengono già pagati perchè devono essere pagati nuovamente?

    Già in fase di apertura della partita iva, tramite il software ComUnica, è possibile richiedere l?esonero del versamento dei contributi Inps, comunicando i dati del proprio datore di lavoro. In conclusione vale la pena di precisare che non si incontrano evidenti difficoltà qualora il contratto di lavoro dipendente sia a tempo pieno e con durata indeterminata.


  • User Attivo

    Buonasera magnus
    Non ci sono differenti risposte ma differenti situazioni.
    Facciamo alcuni esempi.
    -Se sei dipendente, a tempo pieno e a tempo indeterminato, e ti iscrivi anche alla CCIAA come imprenditore individuale sei iscritto automaticamente alla gestione INPS commercianti. Puoi chiedere all’INPS l’esenzione dai contributi commercianti in quanto puoi dimostrare che la tua attività prevalente è quella di dipendente. Come precisato dall’altro consulente.
    -Se invece sei dipendente a tempo parziale e ti iscrivi alla CCIAA come imprenditore puoi sempre chiedere l’esenzione dei contributi commercianti. Però, poiché è l’INPS che autorizza o meno l’esenzione, può succedere che questa situazione venga interpretata dall’INPS come attività da dipendente non prevalente. La richiesta è respinta e si pagano “doppi” contributi.
    -Per ultimo, se ti vuoi iscrivere alla CCIAA per un limitato periodo di tempo (sei mesi o un anno), ti ritrovi a dover sopportare un certo numero di seccature e spese (consulente per Comunica, firma digitale, diritti, iscrizione INPS e contemporanea richiesta di esenzione, INAIL, altri adempimenti e spese di chiusura, ecc.). Può esserci inoltre qualche fraintendimento nella descrizione del rapporto di lavoro (si trattava di una co.co.pro., era a tempo determinato, ecc.). Per questi motivi, considerato il breve periodo richiesto per la particolare situazione in oggetto, è preferibile trovare una soluzione più “leggera”.
    E’ bene ricordare che l’esenzione sui doppi contributi deve essere sempre autorizzata dall’INPS.
    Spero di essere stato chiaro.
    Saluti


  • User

    @mariovannini said:

    Buonasera magnus
    Non ci sono differenti risposte ma differenti situazioni.
    Facciamo alcuni esempi.
    -Se sei dipendente, a tempo pieno e a tempo indeterminato, e ti iscrivi anche alla CCIAA come imprenditore individuale sei iscritto automaticamente alla gestione INPS commercianti. Puoi chiedere all?INPS l?esenzione dai contributi commercianti in quanto puoi dimostrare che la tua attività prevalente è quella di dipendente. Come precisato dall?altro consulente.
    -Se invece sei dipendente a tempo parziale e ti iscrivi alla CCIAA come imprenditore puoi sempre chiedere l?esenzione dei contributi commercianti. Però, poiché è l?INPS che autorizza o meno l?esenzione, può succedere che questa situazione venga interpretata dall?INPS come attività da dipendente non prevalente. La richiesta è respinta e si pagano ?doppi? contributi.
    -Per ultimo, se ti vuoi iscrivere alla CCIAA per un limitato periodo di tempo (sei mesi o un anno), ti ritrovi a dover sopportare un certo numero di seccature e spese (consulente per Comunica, firma digitale, diritti, iscrizione INPS e contemporanea richiesta di esenzione, INAIL, altri adempimenti e spese di chiusura, ecc.). Può esserci inoltre qualche fraintendimento nella descrizione del rapporto di lavoro (si trattava di una co.co.pro., era a tempo determinato, ecc.). Per questi motivi, considerato il breve periodo richiesto per la particolare situazione in oggetto, è preferibile trovare una soluzione più ?leggera?.
    E? bene ricordare che l?esenzione sui doppi contributi deve essere sempre autorizzata dall?INPS.
    Spero di essere stato chiaro.
    Saluti

    Chiarissimo 😉


  • User Newbie

    buon giorno a tutti.
    vorrei una delucidazione se possibile sui contributi inps commercianti.
    io ho un contratto a 24 ore part time come addetto alle vendite presso un punto vendita da giugno 2012.
    nei mesi successivi mi sono recato all'inps e li l'addetto inps mi ha detto, dietro mie domande, che avrei potuto aprire una partita iva commerciante e che avrei potuto evitare di pagare in contributi con questo contratto part time attivo.
    Al massimo mi diceva, farò in modo di farti pagare su 10 mesi solo 2 mesi, se magari i contributi pagati dalla ditta dove sei assunto dipendente non dovessero coprirti per intero.
    Ultimamente mi sono di nuovo recato in inps per questo motivo e costui mi ha fatto richiedere l'esonero totale dal pagamento dei contributi inps.
    Questo è successo 10 giorni fa.
    Entrando nel mio profilo inps però ancora non vi è scritto che sono esonerato dal pagamento di questi contributi.
    Secondo voi l'addetto inps si è sbagliato e non riuscirà a farmi ottenere l'esonero oppure devo continuare ad attendere?
    E' possibile, come dice lui, avere un esonero parziale (farò in modo di farti pagare su 10 mesi solo 2 mesi) come mi ha indicato l'addetto inps?
    Grazie mille per le vs risposte.
    Mauro