• User Newbie

    Codice Ateco per redattore editoriale?

    Buongiorno a tutti.
    Ormai da tre anni ho partita iva per la mia attività di redattore editoriale. In breve sono la persona che si occupa di gestire il ciclo di lavorazione di un libro (o ebook) dalla prima bozza fino alla stampa. Perciò correggo le bozze, rivedo i testi, collaboro con chi cerca le foto, do indicazioni ai grafici che impaginano, recupero dati da inserire, scrivo...

    A suo tempo scelsi (con l'aiuto di un funzionario dell'AdE) il codice attività 18.13.00 (Lavorazioni preliminari alla stampa e ai media). Secondo il mio commercialista è inadatto (perché descrive un'attività d'impresa rivolta alla produzione più che l'attività di consulenza professionale che ci è propria), ma non siamo riusciti a trovarne uno che calzi come vorremmo.

    Chiedendo un po' in giro ad altri che fanno il mio lavoro ho riscontrito una grande "fantasia" nell'individuazione del codice. Si va dal 741090 (altre attività di design), al 749099 (Altre attività professionali NCA).

    Qualcuno/a saprebbe aiutarmi?

    Alessandro


  • User Attivo

    Purtroppo esistono molte attività non molto diffuse, come nel tuo caso, che non hanno un codice attività "su misura" ma ne esistono più di uno che potrebbero andar bene.
    In questi casi a mio avviso un buon metodo per individuare il codice attività più appropriato è quello di leggersi, con un pò di buona volontà, i dati richiesti per ogni studio di settore collegato ad un determinato codice attività (qualora i codici attività papabili facessero riferimento a studi di settore diversi).
    In questo caso si è anche in grado di dimostrare, in caso di eventuali contestazioni, la correttezza di quel codice attività facendo presente la maggiore aderenza a quel determinato studio di settore rispetto agli altri.


  • User Newbie

    Grazie per il suggerimento Trust,
    sono andato a spulciarmi un po' gli studi di settore e probabilmente quello che potrebbe fare al caso mio è il TG99U (riferimento al Cluster 55 - Altri servizi alle imprese). Ne parlerò al mio commercialista.
    Detto questo, secondo te (o qualcun altro che sappia/voglia rispondere) è possibile chiedere una interpretazione preventiva e "autentica" all'AdE in modo da evitare contestazioni in futuro?

    Grazie mille,
    Alessandro

    @trust said:

    Purtroppo esistono molte attività non molto diffuse, come nel tuo caso, che non hanno un codice attività "su misura" ma ne esistono più di uno che potrebbero andar bene.
    In questi casi a mio avviso un buon metodo per individuare il codice attività più appropriato è quello di leggersi, con un pò di buona volontà, i dati richiesti per ogni studio di settore collegato ad un determinato codice attività (qualora i codici attività papabili facessero riferimento a studi di settore diversi).
    In questo caso si è anche in grado di dimostrare, in caso di eventuali contestazioni, la correttezza di quel codice attività facendo presente la maggiore aderenza a quel determinato studio di settore rispetto agli altri.


  • User Attivo

    Per avere una risposta vincolante per l'agenzia delle entrate è necessario fare istanza di interpello alla direzione regionale. Infatti le risposte date dagli uffici locali o dal call-center non sono vincolanti, e secondo me essendo un quesito molto specifico difficilmente otterresti una soluzione.
    Tuttavia valuta con il tuo commercialista il fatto che l'interpello è un quesito che prospetta un comportamento del contribuenti PRIMA di porlo in essere, e avendo già svolto l'attività per tre anni l'agenzia potrebbe non essere obbligata a risponderti oppure in caso di tuo comportamento errato nei tre anni precedenti potresti essere soggetto a sanzioni.
    Se ritieni insieme al tuo consulente che la descrizione di quel cluster sia quella che rispecchia maggiormente la tua attività, a mio avviso puoi star tranquillo. Ciao