• User Newbie

    Traduttrice cerca aiuto per inizio attività

    Salve a tutti,
    essendo nuova del forum, colgo l'occasione per presentarmi: mi chiamo Elisa e lavoro come traduttrice freelance a Firenze.
    Ho letto vari post sul forum, ma non sono riuscita a trovarne uno che rispecchi totalmente la mia situazione; quindi, ho pensato di chiedere un aiuto esplicito, visto che sono oltre sei mesi che sto cercando una soluzione alla mia situazione con vari commercialisti che non hanno mai saputo convincermi del tutto.
    Innanzitutto, devo premettere che faccio parte di una società sas (ristorazione con sede non a Firenze) a conduzione familiare al 40%, pur essendo socio non lavoratore (reddito 2010: ca. 18.000? per questa attività). Sono entrata nella società di mia madre circa 2 anni fa.

    Nel frattempo, a Firenze, invece, lavoro come traduttrice per la Procura della Repubblica e come freelancer a casa per agenzie di traduzione estere (prevalentemente extra-UE). Visto che quest'anno i lavori di traduzione sono nettamente aumentati ed avendo necessità di sistemarmi fiscalmente entro fine anno, volevo aprire una partita IVA per potermi rivolgere anche a privati per i suddetti servizi. I fatturati per i servizi linguistici dovrebbero raggiungere al max. 20.000? annui.

    Ora, di seguito, vi porrò le mie (forse banali) domande a cui spero potrete aiutarmi a trovare una risposta.

    1. Pensavo di aprire una ditta individuale. Potrebbe essere una scelta giusta?
    2. E' possibile applicare il regime agevolato (intendo dire: il limite max è 30.000 o 60.000 nel mio caso)? Se no, quale regime potrei adottare viste le due attività?
    3. Quali sono, in linea di massima, i costi annui a cui sarei soggetta, commercialista incluso?
    4. Lavorando da casa, posso detrarre le spese per uso promiscuo (enel, telefono, adsl) nella percentuale del 50% anche se le bollette non sono a nome dell'ipotetica ditta?
    5. La stessa cosa vale anche per telefonia e carburante?
    6. Per la mia situazione, pensate possa essere possibile e non rischioso trovare un commercialista online esperto in questo settore che sappia indirizzarmi e consigliarmi in conformità dei continui cambiamenti fiscali?

    Sperando di non essere stata eccessivamente logorroica e banale, aspetto con ansia qualcuno che possa illuminarmi sui miei dubbi.
    Grazie a tutti in anticipo,
    Elisa


  • User Attivo

    Salve Elisa, cercherò se possibile di aiutarla rispondendo ai suoi quesiti.
    1 dipende da come si svolge effettivamente la sua attività, ma sembrerebbe la scelta giusta leggendo tra le righe della sua esposizione
    2 Esistono a tutt'oggi due regimi agevolati, quello dei minimi e l'altro denominato delle nuove iniziative produttive. Il primo sarà oggetto di un profondo cambiamento a partire dall'anno prossimo, del quale però salvo che le regole generali non si sa ancora molto. Inutile però pensarci perchè essendo socia di una società di persone le è precluso. Il secondo sarebbe dovuto sparire l'anno prossimo ma a tutt'oggi non è assolutamente certo che questo avvenga e soprattutto che cosa succederà a chi apra la partita iva quest'anno. Probabilmente ci sarebbe una conveninenza per lei ad aderirvi essendo un vero regime con imposizione sostitutiva. In pratica eviterebbe il cumulo con l'altro reddito e l'inevitabile aumento dell'aliquota irpef. Avrebbe una tassazione sostitutiva dell'irpef sul reddito prodotto dalla seconda attività al 10% per i primi tre anni. Tenga presente che il primo anno decorrerebbe da subito anche se dovesse aprire a dicembre. In questo caso avrebbe un limite di fatturato pari a 30.987 euro.
    3 Nel caso di ditta la maggior parte dei costi, anche se non è corretto chiamarli così, sarà data dagli oneri previdenziali. I contributi minimi sono circa 2.900 euro l'anno, ma non la coprirebbero per il livello di fatturato presunto. Anche nel caso di attività professionale questo rappresenterebbe il maggiore onere, anzi per il fatturato atteso si avrebbe un incidenza maggiore perchè in percentuale gli oneri sono più elevati. Gli altri costi sono trascurabili tranne quello del commercialista. Se aderirà al regime agevolato anche questo sarà ridotto, ma dipende dal professionsita e dal servizio offerto.
    4 e 5 si potrà dedurre in parte i costi ad uso promiscuo purchè a lei intestati
    6 su questo non posso risponderle perchè il mio giudizio potrebbe risentire di un "conflitto di interessi"
    Saluti


  • User Newbie

    Grazie mille per la Sua risposta che mi è risultata molto esauriente.
    Cercherò di concentrarmi su questi due regimi e vedere cosa posso fare.
    Grazie ancora. Non mancherò se avrò ancora bisogno di questo forum. Siete fantastici!