• User Newbie

    Consigli partita IVA e commercio all'ingrosso

    Buongiorno a tutti,
    pongo qui una questione in quanto non ho trovato risposte pertinenti nelle discussioni precedenti.

    Sto per aprire partita IVA per avviare un'attività di commercio all'ingrosso che poi farò seguire dall'apertura di un sito e-commerce al dettaglio. Il mio problema però è quello di riuscire a individuare quale regime fiscale adottare.

    Pensavo di aprire una ditta in forma individuale, tuttavia, essendo la mia attività prettamente dedicata all'acquisto dall'estero e alla rivendita in Italia di varie tipologie di prodotti, nel caso scegliessi di aderire al regime dei minimi per me l'IVA diventerebbe un costo nel momento in cui acquisto, e i miei clienti non potrebbero a loro volta scaricarla, giusto?

    Quindi mi chiedevo se il regime dei minimi possa convenire per la mia attività di commercio all'ingrosso. O se esistono altri regimi vantaggiosi che potrebbero fare al mio caso. Non vorrei poi trovarmi con della merce invenduta perchè la clientela si trova impossibilitata a scaricare l'IVA.....

    Ringrazio in anticipo!

    Mattia


  • Super User

    Vendendo all'ingrosso (rivolgendosi quindi a titolari di p.iva) il regime dei minimi può risultare poco vantaggioso per le argomentazioni giustamente postate (impossibilità da parte del cliente di detrarre l'iva).
    Oltretutto il limite di ricavi (euro 30.000 da ragguagliare a mese) è abbastanza limitato.
    C'è la possibilità di optare per il "forfettino" ex legge 388/2000, ossia regime con iva tradizionale ma imposta unica pari al 10% del reddito (studi di settore, irap, etc).
    Il limite di ricavi annuo in tal caso è di euro 60.000 circa per attività di commercio.
    Altrimenti occorre optare per il regime iva tradizionale.