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    Dubbio su ritenuta d'acconto / apertura partita iva

    Gentili tutti,
    dopo aver letto molte discussioni su questo e altri utilissimi siti, ho deciso di raccontare il mio caso specifico, per confrontarmi con voi.
    Io mi occupo di fotografia e arte. Non sono fotografa, ma "seguo" fotografi nelle loro attività: dallo scrivere testi per i loro siti o biografie, al cercare e organizzare esposizioni, all'inventare progetti in cui possano ottenere visibilità e guadagni. Non è un'attività molto diffusa in Italia, quindi non saprei come definirla: forse "agente" o "curatore". Il mio "cliente" è il fotografo, per cui appunto curo queste attività, ma mi piacerebbe anche provare a ottenere fondi da enti, associazioni, sponsor.
    Ora il punto è: finora ho lavorato con le ritenute d'acconto (alcune cose le ho fatte gratis, per fare esperienza) e quello che ho ai fini della dichiarazione sono queste notule di vario genere: alcune di una scuola di fotografia, altre di una rivista, altre di un fotografo privato. Sta di fatto che questa attività sta diventando sempre meno occasionale e io vorrei incrementarla sempre più, quindi sto pensando di aprire un partita iva.
    La mia domanda è: ho letto che per rientrare nei minimi non si deve aver esercitato la stessa professione prima, potrei dunque avere dei problemi nel rientrare nei minimi? Se apro la p.iva come "curatore", posso comunque continuare - se me lo chiedono - a insegnare, per es., storia della fotografia e a collaborare con riviste anche non di fotografia?
    A me sembrerebbe un po' folle, perchè vorrebbe dire che lo Stato non mi dà il tempo di "provare" un'attività prima di pagarci le tasse...
    Scusate il post lungo, volevo essere chiara.
    Grazie per le vostre risposte.

    Anna


  • User

    Ciao Anna11,
    ti rispondo pur non essendo commercialista o quant'altro perché anch'io come te mi sono praticamente inventato un lavoro (vuole essere un complimento il mio).
    Ho letto che ti occupi di una certa varietà di cose, ogni genere di attività è classificato in una tabella chiamata ATECO e per ogni attività c'è un codice proprio (o quasi). Per esempio:

    scrivere testi = copywriter (70.21.00 Pubbliche relazioni e comunicazione;
    73.11.01 Ideazione di campagne pubblicitarie; 73.11.02 Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari)

    organizzare esposizioni = organizzazione di eventi (82.30.00 Organizzazione di convegni e fiere)

    progetti per ottenere visibilità = Ideazione di campagne pubblicitarie (73.11.01)

    puoi sbizzarrirti nella scelta consultando il sito dell' ISTAT, cerca su google "ATECO istat"

    Aprendo una posizione come queste saresti un "libero professionista" cioè:

    • niente camera di commercio
    • niente minimali INPS

    Per quanto riguarda i "minimi" dire che non si deve aver esercitato la stessa professione prima vuol dire che non devi avere una posizione fiscale (PIVA) aperta precedentemente per esercitare quella specifica attività.
    Siccome, a quanto ho capito, questa sarebbe la tua prima PIVA il problema non sussiste.

    Per continuare nelle altre attività come:"insegnare, per es., storia della fotografia e a collaborare con riviste anche non di fotografia" puoi farti pagare con ritenuta d'acconto come collaborazione occasionale o simili.

    Tieni conto che con la tua PIVA puoi avere sino a 3 (o 4, non ricordo) codici diversi e quindi sei autorizzata a fatturare per 3 o 4 tipologie di servizio diverse.