• User

    Partita Iva + lavoro dipendente full time (artigianato e non)

    Ragazzi, salve a tutti!
    Ho letto con attenzione i diversi argomenti presenti a riguardo nel forum...ma il mio caso forse mi é sfuggito oppure nn é veramente mai stato trattato.

    Sono lavoratore dipendente in regime fulltime (8 ore) con contratto artigianato con tanto ovviamente di contributi INPS.
    Vorrei aprire una partita iva per avere una mia parallela attivitá (locale in affitto) che non é in contrasto in alcun modo con la mia attivitá da dipendente.
    il commercialista prima mi ha consigliato di aprire una partita iva artigianato ma poi mi ha detto che non si puó fare in quanto ho il contratto da 8 ore e non sono a part-time (di almeno 6 ore)....possibile ?
    in alternativa é meglio ripiegare su una societá/ditta individuale che ha peró dei costi di notaio per aprirla un po' alti....
    attualmente sta pensando peró a verificare altre alternative!

    cosa ne pensate e cosa mi consigliate ?
    chiedo anche a Voi per avere un riscontro per questo settore artigianato.

    inoltre a seconda della P.I. dovrei pagare cmq le "famose" 2600 euro annue di inps se la mia attivitá principale al momento (ed ovviamente) é quella da dipendente ? sto provando a staccarmi per il futuro ma non vorrei ora come ora rinunciare al posto fisso !

    grazie a tutti!


  • Super User

    Ciao e benvenuto,
    In effetti il lavoro dipendente full time esonera dall'iscrizione all'albo artigiani e dunque alla gestione inps artigiani (di conseguenza).... per te esiste già copertura previdenziale obbligatoria inps per l'attività prevalente di lavoratore dipendente.

    EDIT successivo: recenti risposte avute da funzionari inps fanno traballare questa mia piccola conoscenza sul mondo inps (in effetti non è ma mia materia non essendo consulente del lavoro). Ho da poco fatto un quesito ufficiale cui attendo risposta.... spero nel breve. Posterò eventuali rettifiche/integrazioni.

    Paolo


  • User

    grazie per la pronta risposta Paolo.
    l'alternativa che ho quindi é formare una partita iva sotto forma di societá ? non credo possa farla come societá personale se ho bisogno di avere un collaboratore nella mia attivá....dovrei creare un s.n.c se non sbaglio...ma in quest'ultimo caso credo che ci siano dei costi di notaio che non saprei quantificare ...ne sapete qualcosa ?

    avrei anche la possibilitá di intestare la mia attivitá e partita iva ad un famialiare.....insomma....vorrei capirci bene qualcosa a riguardo quanto meno per consigliare/dialogare con il mio commercialista!


  • Super User

    Direi che non devi per forza passare ad una società.... una impresa individuale sarebbe ancora ipotizzabile anche se non artigiana.

    Forse un ulteriore incontro con il commercialista ti chiarirebbe meglio.

    Paolo


  • User

    a ok....
    quindi con una impresa individuale é sempre possibile avvalersi di 1 o 2 collaboratori/assunzioni giusto ?

    grazie!


  • Super User

    Con un'impresa individuale puoi avere più dipendenti o collaboratori della Fiat.

    Paolo


  • User

    ok, allora provo a spingere/discutere con il commercialista riguardo a questa impresa individuale....

    ricapitolando e concludendo secondo quanto ci siamo detti il mio caso sarebbe cosi:

    lavoratore artigiano dipendente a 8 ore (parrucchiere/estetica) + partita iva come impresa individuale + attivitá (locale in affitto con 1 collaboratore) a cui dedico tutto il resto del mio tempo.

    non avrei quindi spese di notaio per aprire l'impresa individuale e dovrei pagare la "seconda" posizione INPS secondo quanto guadagno con l'attivitá!

    scusa le terminologie un po spartane ...devo ancora familiarizzare bene con i termini ma spero che il senso sia chiaro! 😉


  • Super User

    Direi di si, tranne il pagamento in % dell'inps da cui dovresti venir esonerato in quanto già hai contribuzione obbligatoria per una attività prevalente, ma questo potrà verificarlo esattamente il tuo commercialista.

    Paolo


  • User

    dai consigli che dai e dai tuoi interventi che leggo mi sembri molto competente in materia (in fondo sei commercialista anche tu se non sbaglio, perdonami ma tutto sommato sono ancora nuovo qui dentro).....questo mi fa ben sperare per risolvere queste mie situazioni e già da domani mattina riprendo il discorso con il mio commercialista.

    ti ringrazio davvero....qualsiasi cosa ti venga ulteriormente in mente in futuro è ben accetta ovviamente 😉 🙂


  • User

    aggiornamento del 15/12/2006

    credo che cambieró/consulteró altri commercialisti..... questo tipo proprio non mi convince....mi dice le cose a metá quando io cmq avrei anche una certa fretta di chiudere.

    nel campo artigiano/estetico secondo lui se sei dipendente a 8 ore nn puoi aprire una impresa individuale....bisogna aprire s.n.c. o s.a.s.....ed oltre tutto mi ha fatto anche delle piccole problematiche riguardo ai soci.....oggi credo che sentiró altre fonti!


  • Super User

    Salvo casi di concorrenza ed nel rispetto dell'obbligo di fedeltà verso il datore di lavoro, non vedo perchè una tale limitazione alla libertà personale di intraprendere.

    Ti ha spiegato la norma che lo vieterebbe? Magari mi sfugge qualcosa che lui ha avuto modo di meglio valutare in studio.

    Paolo


  • User

    nessuna regola/norma in quanto me lo ha spiegato per telefono ed in maniera non troppo esaustiva....oggi cmq ho appuntamento con un altro commercialista perché questo mi ha giá fatto perdere troppo tempo nell' espettare i sui tempi !

    speriamo che alla seguente e semplice domanda:

    "puó un dipendente in estetica con contratto artigianale aprire una partita iva come impresa individuale (oppure bisogna aprire delle sas, snc etc....) per esercitare il suo lavoro in un proprio centro estetico rimanendo sempre dipendente e garantendo che il suo lavoro non sia in contrastro con le mansioni che ha da dipendente ?"

    ci sia una positiva risposta !


  • User Newbie

    Salve,

    sono rimasto molto colpito dalla vostra discussione, seppur ormai datata...
    Per la precisione io avrei la stessa esigenza-necessità-desiderio di aprire una mia attività parallela al mio lavoro da dipendente...

    La situazione è simile a quella di Dadoo con la sola differenza che io sono inserito nel mondo informatico (contratti commercio e metalmeccanico).

    La soluzione che mi potete confermare, quindi, è quella di chiedere spiegazioni dettagliate ad un commercialista?

    Grazie per l'aiuto che mi potrete e vorrete offrire.

    Paolo


  • User Newbie

    "puó un dipendente in estetica con contratto artigianale aprire una partita iva come impresa individuale (oppure bisogna aprire delle sas, snc etc....) per esercitare il suo lavoro in un proprio centro estetico rimanendo sempre dipendente e garantendo che il suo lavoro non sia in contrastro con le mansioni che ha da dipendente ?"
    beh! forse bisogna anche capire la tipologia di attività che si vuole svolgere.
    oggi per esercitare l'attività di estetica occorre aver frequentato dei corsi (ulteriori rispetto a quelli necessari per esercitare come dipendente) ed ottenere una qualifica professionale. Se c'e' questo di base, occorre verificare i requisiti (destinazione d'uso e conformità asl) dei locali dove si vuole esercitare (è fondamentale) ed informarsi sui regolamenti del comune dove si vuole iniziare l'attività (si tratta di attività implicitamente artigiana in quanto necessario l'esercizio personale...se sei da solo...o con collaboratori qualificati). La semplice apertura di partita iva non è secondo me sufficiente, ma occorre anche iscrizione registro imprese e albo artigiani, se società, occorre atto notarile, adempimenti sicurezza sul lavoro, oltre a quanto sopra.
    ovviamente questo è a spanne, consiglio un buon commercialista per evitare grossi problemi.


  • User

    @piz20
    per l'informatica nn saprei... ma è totalmente diverso ed occhio alla concorrenza sul datore di lavoro per cui presti servizio.

    visto che la discussione è stata riaperta, in abse a quanto detto da KoDeL, vi dico che non ci sono assolutamente problemi.

    ovviamente è come dice KoDeL
    analizzata la questione con un commercialista che curi l'apertura della partita iva e la gestione alternativa dell'inps in quanto si è sempre dipendenti,artigiani, presso un altro datore di lavoro.

    per il discorso asl etc... lasciamo perdere che li è da impazzire.
    un consiglio su esperienza personale....
    non è necessario un geometra da 1000 euro l'ora....
    è sufficiente, trovato il locale adatto che si vuole che vengano rispettate le seguenti.

    • venga fatta una denuncia inizio lavori,DIA, anche solo per dividere il locale in diversi ambienti.
    • Venga fatta la relazione tecnica con tanto di disegni e macchinari per la ASL che poi viene per il sopralluogo:
      importante è l'immissione dell'area in estetica (l'espulsione non è necessaria a meno di non avere solarium). vi dico questo xche l'asl fa storie anche se in un locale di neanche 40Mq avete: 1 porta di ingresso + un vasistat sopra la porta + 2 finestre sul retro.... la quantità d'aria secondo un calcolo non è mai sufficiente.... bisogna fare tutto un calcolo apposito (superficie diviso 1/8 per il calcolo dell'aria). stai fresco a spiegare all'asl che se apri solo 1 finistra per 1 minuto in un locale di 40Mq entra aria per i prossimi decenni. le finestre dovrebbero essere in ogni ambiente....altrimenti, l'ambiente che rimane scoperto necessita di immissione..... una tragedia burocratica.... alla faccia delle pizzerie ce vendono kebab per strada totalmente disastrate.
      l'immissione dell'aria deve essere redatta da un addetto qualificato o dal geometra stesso.
    • le pareti che si creano non devo chiudere le stanze fino al soffitto
    • la relazione finale si accompagna alla fonometrica, impatto acustico, altra cavolata burocratica che spilla altri soldi, la fa sempre il geometra e il comune rilascia la licenza finale insieme a questa dopo aver portaro il nulla osta sanitario dell'asl descritto sopra.

    queste le classiche linea guida per un fai-da-te che fa risparmiare ma porta via tempo... credo che pagando profumatamente dei geometri la maggior parte delle cose vengano semplificate, ma i budget iniziale aumenta.


  • Consiglio Direttivo

    non è necessario un geometra da 1000 euro l'ora....
    è sufficiente, trovato il locale adatto che si vuole che vengano rispettate le seguenti.Ciao dadoo...
    non riesco a seguire il tuo discorso.
    Premesso che mi occupo sia di denunce di inizio attività, sia di nulla osta igienico sanitari, come fai a presentarli alla asl senza gli elaborati prescritti a firma di un tecnico (geometra o altro tecnico abilitato)?

    Per quanto riguarda i rapporti aeroilluminanti a cui tu fai riferimento, e che giustamente calcoli come un metro quadrato di superficie finestrata apribile ogni otto metri quadrati di pavimento, il tutto non è valutato a discrezione del tecnico della asl, ma è previsto dalla Legge, per cui non è sufficiente *"che se apri solo 1 finistra per 1 minuto in un locale di 40Mq entra aria per i prossimi decenni".

    *Sinceramente se ci si affida a un tecnico competente la trafila asl non la vedo come una tragedia burocratica.
    Certo, se si procede da soli, oppure se si eseguono lavori sui locali che ne possano compromettere l'agibilità, le cose non possono che complicarsi.

    Il mio consiglio è quindi quello di affidarsi ad un tecnico, visto che tra l'altro è obbligatorio.

    Ciao :ciauz:


  • User

    Si Lorenzo per carità hai assolutamente ragione.
    non mi sembra di aver detto di fare tutto da me senza l'aiuto di un tecnico,
    io volevo riferirmi al fatto che se si vuole risparmiare qualcosa forse si puo' fare.

    ovvio pero' che serve sempre un tecnico sia per DIA che per nulla osta igenico sanitarie.

    io ho avuto solo un piccolo intoppo nella procedura.... essendo stata affidata a dei geometri che conoscevo, ad un prezzo abordabile.... dopo aver fatto tutte le documentazioni alla prima visita dell'asl,avvenuta durante i lavori di impostazione secondo la DIA, mi si sono "impuntati" secondo la legge su un discorso di immissione dell'aria.... cosa che mi aspettavo mi fosse stata detta in precedenza dal geometra (primo livello forse di inesperienza)

    per provvedere ad un semplicissimo lavoro extra di immissione aria in una zona del locale ci ho messo un po', ma su questo non mi dilungo, dico solo che cio' che mi ha intoppato dippiu' è un discorso di aria nonostante i pochi mq dispongano di superfici di finestre ad occhio esagerate... questa fu la cosa che mi ha molto sorpreso. (pero', se la legge è legge per carità)

    ps: per farti capire nei disegni dell'ASL li hanno rifatti 2 volte xche volevano anche i colori dell'immissione aria (rosso aria calda, blu aria fredda).
    insomma, un ingegniere asl molto preciso e puntiglioso.

    inoltre ho pagato una cifra molto alta...oltre le 500 euro, per la terza ed ultima parte dell'iter...ossia la fonometria.... operazione di un tecnico durata 32 secondi in quanto impatto acustico molto prossimo allo zero.

    in sostanza, per concludere....
    quello che ho capito è:

    • spendendo parecchio in tecnici e geometri (etc...) si velocizzano di molto i tempi. demandando tutto al loro controllo...ma senza avere secondo me un minimo controllo dei costi.
    • volendo impostare un "fai-da-te" disponendo sempre di persone tecniche e qualificate i tempi si allungano in relazione all'esperienza che hanno questi tecnici stessi.... anche se subentri come nel mio caso in un locale nel quale vuoi apportare del semplici modifiche poco stravolgenti.

    nb: sono tutte mie opinioni in base all'esperienza che ho vissuto.


  • Consiglio Direttivo

    @Dadoo said:

    io ho avuto solo un piccolo intoppo nella procedura.... essendo stata affidata a dei geometri che conoscevo, ad un prezzo abordabile.... dopo aver fatto tutte le documentazioni alla prima visita dell'asl,avvenuta durante i lavori di impostazione secondo la DIA, mi si sono "impuntati" secondo la legge su un discorso di immissione dell'aria.... cosa che mi aspettavo mi fosse stata detta in precedenza dal geometra (primo livello forse di inesperienza)

    Ciao Dadoo
    in effetti hai ragione.
    So per esperienza che spesso e volentieri le prescrizioni che vengono richieste dipendono da asl ad asl, per non parlare da tecnico a tecnico.
    Come per la rappresentazione grafica degli elaborati.
    Un solo consiglio che posso dare in questo caso è quello di richiedere sempre un nulla osta preventivo; ciò eviterà l'esecuzioni di varianti in corso d'opera o addirittura a lavori finiti per adeguare i locali alle richieste delle asl.
    ciao :ciauz:


  • User Newbie

    ciao paolo ti volevo chiedere
    io lavoro come dipendente un'aziende di call center al 75% a t.indeterminato cioè a 6 ore giornalieri in piu' ho aperto la p.iva come mediatore creditizio mi sai dire se devo pagare anche i contributi inps per la p.iva o oppure li pago gia' da dipendente essendo a 6 ore pero' da cud prendo 11.000,00.il mio commercialista mi dice che nn devo pagare nulla pero mi arrivano carte dall'inps in cui devo pagare..portandoli al comm.sta mi dice che un fattore di ufficio che ancora la mia pratica nn e stata lavorata.ti dico la verita mi sempre strano mi da un'aiuto grazie