• User Newbie

    Regime dei minimi problema dipendente

    Salve,
    mia moglie ha un'agenzia di servizi in regime dei minimi.
    Sappiamo bene che non c'è la possibilità di assumere dipendenti, quindi, vorremmo proporre una collaborazione con un collega che, ha intenzione di aprire un'agenzia di servizi come la nostra.
    Per evitare le spese iniziali (fitto, acquisto di strumentazione, Fee di ingresso ecc ecc.) vorrebbe appoggiarsi a noi in agenzia, ma con la sua partita Iva.
    Così facendo non risultera' nostro dipendente ma lavoratore autonomo e l'unica spesa che affronterà saranno solo i contribiti INPS.
    Emettera' fattura a mia moglie sulle provvigione che guadagnerà.
    Un'altra proposta che vorremmo fare e il noto "procacciatore d'affari" che si differenzia dal fatto che non può presenziare in agenzia ma comunque un'alternativa.
    La mia domanda e' se sono fattibili queste due soluzioni senza incorrere in sanzioni e uscire dal regime dei minimi per incompatibilità.
    Grazie mille
    Saluti.


  • Bannato Super User

    Buongiorno

    In regime dei minimi è possibile avvalersi di collaboratori occasionali rispettando ovviamente tutti i vincoli della occasionalita (durata massima collaborazione 30 giorni l'anno, lordo pagato annualmente massimo di 5000 euro, dopo sara necessaria iscrizione alla gestione separata del collaboratore, assenza di orari, vincoli e direttive date dal datore di lavoro).

    Se si tratta di una reale collaborazione occasionale è possibile avvalersene, prima di pagare il collaboratore dovra trattenere la ritenuta d'acconto e versarla allo stato e sucessivamente presentare certificazione unica e modello 770.

    Saluti


  • User Newbie

    Grazie mille della risposta è stato molto chiaro.
    Mentre per il collaboratore con partita ivaicon ci sono problemi?
    Risulterà come lavoratore autonomo e non nostro dipendente.
    Cosa ne pensa ? E' fattibile ?


  • Bannato Super User

    Buongiorno

    Tutto dipende dal tipo di lavoro che svolge, se il suo collaboratore è davvero autonomo non c'è alcun ostacolo alla collaborazione diversamente se è un stratagemma per mascherare un rapporto di lavoro facendolo apparire come una collaborazione a partita iva allora il discorso è diverso e la contestazione è possibile con sanzioni anche elevate.

    Il suo collaborare quanti cliente avra, se la risposta è solo lei direi che è possibile che nascano contestaziono varie, se il suo collaboratore ha 10 diversi clienti allora non vedo problema se collabora anche con la sua azienda e non solo.

    Ci sono delle precise regole che fanno decadere il collaboratore con partita iva per trasformarlo in dipendente, sopratutto il fatto del numero dei clienti che avra il suo collaboratore e sia il fatto se lui svolge il lavoro in autonomia senza vincoli e orari o se è lei che impartisce disposizioni varie.

    In definitiva puo avere collaboratori occasionali o autonomi a partita iva (professionisti) purche siano veri collaboratori e non dipendenti.

    Dato che si tratta di un argomento molto complesso, le consiglio un approfondimento presso un professionista per farsi spiegare bene le differenze tra dipendente e collavoratore occasionale o a partita iva e in quali casi un collaboratore decade diventando un dipendente.

    Si intende che il mio è un semplice parere e il comportamento fiscale da adottare lo dovra decidere lei col suo esperto fiscale di fiducia.

    Un Cordiale Saluto