• User Newbie

    Automobile privata per uso professionale

    Salve a tutti, questo è il mio primo post.
    Vi espongo subito il problema:
    da quasi 2 anni ho aperto la P.IVA come ing. libero professionista.
    Ho acquistato diversi beni strumentali ma non l'automobile che avevo acquistato circa un anno prima come privato.
    Bene, come posso scaricare i costi di gestione dell'auto che utilizzo per lavorare, visto che un ingegnere non va a fare i rilievi a piedi??
    Costi di gestione intendo carburante, assicurazione, bollo, riparazioni, ecc... Devo ricomprare l'auto e scaricarla???
    Successivamente ho acquistato la moto (che uso quando devo spostarmi in città per lavoro) ma il mio commercialista mi ha consigliato di non "caricarla" come bene strumentale.
    Lo stesso caro commercialista insiste nel fatto che le spese di gestione (di auto e moto) non le posso scaricare (nemmeno per uso promiscuo) perchè non sono beni strumentali "caricati" nella P.IVA (diciamo così...). :arrabbiato:
    Mi sembra assurdo, ma intanto per il secondo anno non mi ha fatto scaricare nulla...!
    Grazie a chiunque voglia rispondermi, magari dimostrandomi qualche articolo di legge da poter far vedere al mio consulente (e rimproverlarlo!!).


  • User

    Non esistono ostacoli nel trasferire l?automobile acquistata precedentemente all?apertura della partita iva, dalla sfera privata a quella professionale.
    Ti consiglio di conservare agli atti, copia del certificato di proprietà e qualsiasi documento dal quale si evinca l?acquisto della vettura.
    Perderai le sole quote di ammortamento per gli anni passati, mentre potrai sfruttare l?ultima quota che ti rimane per il quarto anno.

    Le spese inerenti l?autovettura (carburante, bollo, assicurazione, manutenzione) saranno deducibili nella misura del 25%. L?Iva sugli acquisti, potrai portarla in detrazione nella misura del 50% o diversa percentuale, nel caso si utilizzi il mezzo in diversa misura

    In teoria nessun problema per la moto, ma personalmente ti sconsiglio di caricarla tra i cespiti, ritenendo sufficiente un solo mezzo per lo svolgimento della professione

    Ciao :ciauz:


  • User Newbie

    Grazie per la risposta.
    No mi sono ancora chiare alcune cose:

    1. Se carico la mia auto tra i cespiti, essendo trascorso il 3° anno dall'acquisto, posso scaricare gli ultimi due anni di ammortamento. Ma avrò caricato come cespite un'auto che vale quanto? Due quinti?
    2. Se non volessi caricare tra i cespiti nè l'automobile nè la moto posso comunque scaricare le spese di entrambe? (quindi due assicurazioni, due bolli, ecc...).
    3. Se alla domanda 2 c'è risposta affermativa, perchè il mio consulente si ostina a non farmi scaricare tali spese? Vuole salvaguardarmi dagli studi di settore o mi sfugge ancora qualcosa?

    Grazie mille per la pazienza.


  • User

    @cixio79 said:

    Grazie per la risposta.
    No mi sono ancora chiare alcune cose:

    Sono in una situazione molto simile alla tua (l'unica diff. è che la mia auto è ancora più vecchia), ti dico quel che ho capito (oltre a condividere la risposta che ti ha dato Fulvio)

    1. Se carico la mia auto tra i cespiti, essendo trascorso il 3° anno dall'acquisto, posso scaricare gli ultimi due anni di ammortamento. Ma avrò caricato come cespite un'auto che vale quanto? Due quinti?

    Non lo so

    1. Se non volessi caricare tra i cespiti nè l'automobile nè la moto posso comunque scaricare le spese di entrambe? (quindi due assicurazioni, due bolli, ecc...).

    Direi di sì (almeno io mi appresto a fare così) ma devi scegliere un mezzo, o la moto o l'auto. La moto non può essere > 350 cc.
    Se sbaglio invito a correggermi.

    1. Se alla domanda 2 c'è risposta affermativa, perchè il mio consulente si ostina a non farmi scaricare tali spese? Vuole salvaguardarmi dagli studi di settore o mi sfugge ancora qualcosa?
      O sfugge q.sa a lui 🙂 ? Aspettiamo risposte più autorevoli ...

  • User
    1. Per quanto concerne la procedura di ammorrtamento, per i beni del professionista che provengono dalla sfera privata, non è applicabile il comma 3 bis articolo 65 TUIR, in base al quale, per i beni che passano dalla sfera privata, allimpresa, il fondo di ammortamento è uguale a zero.

    Ciò significa, che per i professionisti, nel passaggio dal privato all'attività, si perdono le quote di ammortamento relative agli anni in cui non si esercitava l'attività professionale.

    L'aliquota per l'auto è del 25%, quindi la si ammortizza in quattro anni; se sono trascorsi già 3 anni, ti rimane l'ultimo anno.
    La deducibilità, è, comunque, circoscritta al 25% del costo di acquisizione dell'auto nel limite di € 18.075,00

    Quindi, tra i cespiti, doovrai caricarla al costo di acquisto, ma la deducibilità delle quote di ammortamento, sarà limitata al 25% del costo da te sostenuto, spero di essermi spiegato :bho:

    1. Le spese le puoi comunque scaricare, anche qui con il limite del 25%
      Adesso non ricordo, dovrei verificare in ufficio, ma credo che per i professionisti ci sia il limite di un solo mezzo. Quindi, ribadisco, scegli il mezzo i cui costi vuoi dedurre
      Gli stessi potrai scaricarli anche se il mezzo non è inserito tra i cespiti

    2. non saprei, :bho: dovresti chiedere a lui. Certo, la risposta potrebbe essere legata agli studi di settore

    Scusa se non sono stato sintetico, spero di aver scritto in maniera comprensibile :festa:

    😉


  • User Newbie

    Ok, adesso ho una certezza: posso scaricare le spese.
    Resta il dubbio se ed in che modo queste influenzino gli studi di settore.
    Rimango in attesa di nuovi vostri chiarimenti.
    Grazie agli amici che hanno gentilmente risposto 😉


  • Super User

    Certo, ciò che "carichi" nella sfera professionale, poi dovrà essere computato anche ai fini degli studi di settore.

    Ogni professionista può avere un solo veicolo, quindi o auto o moto.

    Per Fulvio: quindi tu ammetteresti la deduzione delle residue quote di ammortamento per il professionista? Non mi sembra che ci sia una replicazione nemmeno parziale di quella norma nel reddito di lavoro autonomo.

    Paolo


  • User

    @i2m4y said:

    Certo, ciò che "carichi" nella sfera professionale, poi dovrà essere computato anche ai fini degli studi di settore.

    Ogni professionista può avere un solo veicolo, quindi o auto o moto.

    Per Fulvio: quindi tu ammetteresti la deduzione delle residue quote di ammortamento per il professionista? Non mi sembra che ci sia una replicazione nemmeno parziale di quella norma nel reddito di lavoro autonomo.

    Paolo

    Ciao Paolo 😉

    scusa il ritardo della risposta, ma ho avuto poco tempo per scrivere nel forum in questi giorni

    Ho dato un'occhiata veloce e, in realtà, non ho trovato alcuna previsione normativa che esplicitamente estenda anche per i professionisti, quanto previsto dall'art. 65 TUIR

    La mia risposta, è dettata da un controllo dell'Agenzia delle Entrate, subito un anno e mezzo fa circa da un cliente/professionista che presentava la stessa questione.
    L'agenzia ammise il passaggio.
    Nonchè da alcuni articoli, alcuni dei quali ho in copia, del Sole, che confermavano tale possibilità

    Nella realtà dei fatti, però, manca una disposizione che estenda l'agevolazione prevista per l'imprenditore, anche per il lavoratore autonomo

    In settiama, farò una ricerca più approfondita, chissà che non riesca a trovare qualcosa, foss'anche un interpello o una circolare;nel caso, riposterò in questo stesso 3d.

    La logica mi farebbe pensare alla possibilità anche per il professionista di usufruire di quanto previsto dall'art. 65

    Tu hai sempre escluso tale possibilità? Te lo chiedo, perchè mi farebbe piacere anche un tuo parere; i colleghi con i quali ho avuto modo di parlarne in passato, erano concordi nell'estensione, ma il dubbio, in effetti, è più che legittimo

    Ciao, a presto :ciauz:


  • Super User

    Ciao Fulvio,

    la questione mi ha sempre attanagliato e fortunatamente non ho mai dovuto darvi pratica applicazione a casi di professionisti.... tutti infatti si portavano minimi beni e gli investimenti per l'attività iniziavano a farli dopo l'apertura dell'attività.

    A mia memoria di TUIR non ricordavo una disposizione così per professionisti, per questo mi chiedevo su cosa ti basassi..... visto che è un caso che può capitare.
    Mi piacerebbe leggere gli articoli del sole che hai detto....... se mai avessi tempo di postare due riferimenti, avresti aiutato un collega.... a buon rendere logicamente.

    Paolo


  • User

    provvederò quanto prima 🙂

    buon lavoro


  • Super User

    Fulvio, figurati, con calma e tranquillità.... è solo per mio studio.

    Grazie

    Paolo


  • User

    Scusate l'ignoranza,

    ma il passaggio del cespite-auto (usata e in proprietà del soggetto in qualità di privato-non professionista) tra i beni necessari a svolgere la professione da parte di un libero professionista, avviene in che modo?

    Autocertificazione?

    Autofatturazione? (ma in questo caso avremmo dell'iva a debito?)

    Grazie

    Emanuele


  • Super User

    Vedendo quanto postato sembrerebbe con la sola iscrizione sul registro cespiti ammortizzabili (visto che il professionista non ha registro inventari) sulla base del valore stabilito a norma dell'art. 65 tuir.

    Ma attenderei perchè io non ne sono sicuro e attendo anche io di leggere in merito la procedura..... non mi è mai capitato il caso.

    Andrebbe poi indicato anche negli studi di settore.

    Paolo


  • User Newbie

    Salve a tutti e complimenti per l'interessantissimo forum.
    Vorrei porre un quesito in merito al regime fiscale dell'auto per liberi professionisti.

    Io sono un ingegnere edile con studio privato che utilizza l'automobile quasi esclusivamente per lavoro (ipotizziamo 80% e non 50%).

    primo quesito: l'iva sull'acquisto posso portarla in detrazione nella misura del 50% o diversa percentuale, nel caso si utilizzi il mezzo in diversa misura, sul totale del costo dell'auto o solo per la quota di iva relativa al costo deducibile (? 18.075,00) ?

    secondo quesito: per portare in detrazione l'iva invece che al 50% in percentuale superiore (80%) in che modo devo dimostrare che l'utilizzo effettivo per lavoro è maggiore? (e sono tenuto a farlo)?

    Grazie per l'attenzione..
    Lorenzo.


  • Super User

    Ciao e benvenuto,

    abbiamo già dato risposta ai presenti quesiti più e più volte negli ultimi mesi. Ti invito dunque cortesemente a fare ricerca in questa sezione del forum.

    Troverai spiegato il principio di inerenza/afferenza per ciò che concerne la detrazione iva e il 25% con il limite di 18075 euro circa per il solo veicolo del professionista.

    Paolo


  • User

    Ciao a tutti

    Sono mancato per parecchi mesi, ma non mi sono dimenticato dell'impegno che avevo assunto con Paolo

    Riporto su questo topic, visto che credo non sia opportuno aprirne un altro

    Personalmente, il problema del passaggio dell'auto dalla sfera privata a quella professionale, mi è capitato un paio di volte; in entrambe le situazioni ho optato per il passaggio, pur mancando una normativa specifica in proposito.

    Paolo, in realtà, non esiste proprio nessuna disposizione che possa sostenere tale passaggio: come hai scritto te, il TUIR all'articolo 65 parla solo di beni inerenti l'impresa.

    Cercando un pò, ho però trovato un paio di risposte dell"esperto risponde", che trattano l'argomento

    Il numero 92 del 28 novembre 2005 ed il numero 24 del 26 marzo 2007.

    Se hai difficoltà nel reperirle, puoi contattarmi via pm

    In effetti, l'argomento appare delicato.

    Solo ragioni di opportunità, potrebbero far propendere per una estensione di quanto disposto dall'art. 65 c. 3bis del TUIR anche al lavoro autonomo

    Ciao


  • Bannato Super User

    Paolo alla fine sei riuscito a reperire tale informazione?


  • Super User

    Grazie mille Fulvio, resta ancora questione sanzionabile aleatoriamente purtroppo.... nemmeno io ho trovato una soluzione adatta e certa.

    Paolo


  • Super User

    Riprendo questo vecchissimo post per tornare sull'argomento e per vedere se i colleghi sono ancora sul pezzo:).
    L'agenzia delle entrate contesta ad un professionista la deduzione delle spese per carburanti in quando l'autovettura era stata acquistata prima dell'apertura della partita iva e non era stata iscritta a registro cespiti.
    Secondo voi è corretto? avete esperienze in merito?