• User

    Ditta individuale / Regime dei minimi

    Complimenti a tutti per l'iniziativa..
    apprezzo il tentativo solidale di opporsi alla burocrazia atrofizzante rendendo più fruibili informazioni e cultura.
    Davvero Grazie..

    Situazione:
    Io mi occupo genericamente di servizi alle imprese; sto cercando di formalizzare la mia posizione e dare una certa regolarità ai miei impegni lavorativi.

    Dopo alcune esperienze in nero e per alcuni studi di comunicazione, ora, spesso da casa, o ospite in alcuni uffici, grazie all'ausilio del mio computer, connessione internet e telefono, mi rendo disponibile a realizzare grafiche, inventare slogan, siti internet ed elaborare strategie per rendere visibile un punto vendita o un iniziativa ad esempio; al tempo stesso, provvedo alla fornitura del materiale personalizzato (buste, biglietti da visita, gadjet, depliant, distribuzione), per lo svolgimento della campagna promozionale o dell'attività dell'impresa in questione.

    Ho aperto ieri la partita iva della mia ditta individuale con codice "Altri Servizi di Supporto alle Imprese" come suggeritomi dall'Ufficio delle Entrate; ora procedo per la camera di commercio, ma nessuno mi sa chiarire se sono libero professionista come io credo visto l'apporto creativo da cui parto o commerciante; per il discorso gestione INPS (che spero sia separata) sarebbe una netta differenza!!

    Inoltre, ho aderito al regime dei minimi, più per l'immediatezza gestionale che per la convenienza ma, oltre a sentire cmq l'esigenza di un commercialista, devo ancora rendermi conto che alla fine, al netto di 1.000? di compenso non aggiungo l'iva del 20% (ma tanto quella è neutra) ma sottraggo l'imposta del 20% e benchè mi rivalga del 4% per contributo INPS sul mio cliente, alla fine, un altro 23% circa va in contributi INPS di cui oltretutto non ne conosco garanzia.

    E' circa il 45% della mia prestazione; d'altronde, non mi sembra ci sia alternativa!!

    Visto i presupposti,
    1- Ho fatto bene ad aderire al regime dei minimi?!
    2- Posso, considerandomi un libero professionista, saltare la registrazione in C.C e richiedere la gestione separata contributi?
    3- Dove trovo delle indicazioni per compilare una fattura, che ne ho 2-3 in sospeso da quasi un mese!?

    Grossomo, per ciò che concerne la dichiarazione f24, contributi INPS, i.v.a e beni strumentali mi sembra di avere le idee chiare se posso essere utile..

    Grazie mille, Massimo


  • User Attivo

    @G.D. said:

    Complimenti a tutti per l'iniziativa..
    apprezzo il tentativo solidale di opporsi alla burocrazia atrofizzante rendendo più fruibili informazioni e cultura.
    Davvero Grazie..

    Situazione:
    Io mi occupo genericamente di servizi alle imprese; sto cercando di formalizzare la mia posizione e dare una certa regolarità ai miei impegni lavorativi.

    Dopo alcune esperienze in nero e per alcuni studi di comunicazione, ora, spesso da casa, o ospite in alcuni uffici, grazie all'ausilio del mio computer, connessione internet e telefono, mi rendo disponibile a realizzare grafiche, inventare slogan, siti internet ed elaborare strategie per rendere visibile un punto vendita o un iniziativa ad esempio; al tempo stesso, provvedo alla fornitura del materiale personalizzato (buste, biglietti da visita, gadjet, depliant, distribuzione), per lo svolgimento della campagna promozionale o dell'attività dell'impresa in questione.

    Ho aperto ieri la partita iva della mia ditta individuale con codice "Altri Servizi di Supporto alle Imprese" come suggeritomi dall'Ufficio delle Entrate; ora procedo per la camera di commercio, ma nessuno mi sa chiarire se sono libero professionista come io credo visto l'apporto creativo da cui parto o commerciante; per il discorso gestione INPS (che spero sia separata) sarebbe una netta differenza!!

    Inoltre, ho aderito al regime dei minimi, più per l'immediatezza gestionale che per la convenienza ma, oltre a sentire cmq l'esigenza di un commercialista, devo ancora rendermi conto che alla fine, al netto di 1.000? di compenso non aggiungo l'iva del 20% (ma tanto quella è neutra) ma sottraggo l'imposta del 20% e benchè mi rivalga del 4% per contributo INPS sul mio cliente, alla fine, un altro 23% circa va in contributi INPS di cui oltretutto non ne conosco garanzia.

    E' circa il 45% della mia prestazione; d'altronde, non mi sembra ci sia alternativa!!

    Visto i presupposti,
    1- Ho fatto bene ad aderire al regime dei minimi?!
    2- Posso, considerandomi un libero professionista, saltare la registrazione in C.C e richiedere la gestione separata contributi?
    3- Dove trovo delle indicazioni per compilare una fattura, che ne ho 2-3 in sospeso da quasi un mese!?

    Grossomo, per ciò che concerne la dichiarazione f24, contributi INPS, i.v.a e beni strumentali mi sembra di avere le idee chiare se posso essere utile..

    Grazie mille, Massimo
    Cerco di darti un mio parere, anche se vista da qui ... non è semplice.
    L'attività da te svolta, così come articolata la inquadrerei piuttosto come impresa che come lavoro autonomo.
    E' vero che potresti preferire un inquadramento da libero professionista per ovvie ragioni (contributi non sul minimale, no camera di commercio), ma è anche vero che il libero professionista presuppone un'attività di tipo più che altro intellettuale, per cui ti sarebbero precluse alcune attività quali la rivendita, la riparazione e manutenzione, la fornitura di materiale, ecc...
    Potresti anche, con la stessa partita iva, aprire più codici attività, uno per l'attività professionale vera e propria e l'altra per quella imprenditoriale. Ma così le cose si complicano troppo.
    Io propenderei per un'unica attività, eventualmente da far iscrivere come artigiano (occupandoti di grafica, siti web, grafica pubblicitaria con fornitura, ecc..).
    Inoltre, è vero che con l'iscrizione paghi sul reddito conseguito, ma questo può essere conveniente all'inizio se e quando si hanno redditi bassi, ma quando saranno oltre il reddito minimo previsto per i commercianti e gli artigiani, dovrai pagare di più di loro (attualmente il 24,72% rispetto al 20%).
    La tendenza, però, è anche quella di una parificazione delle percentuali fra tutte le categorie.:ciauz:


  • User

    mmm... non so..
    alla Agenzia delle entrate non mi avevano detto della questione più codici, invece mi hanno dato un codice vario come "Altri servizi di supporto alle imprese"..

    Al tel poi mi hanno detto che il mio è un lavoro di base intellettuale (inventare slogan, loghi, strategie di visibilità) e di conseguenza "commercio" ma non produco come un tipografo, io gestisco la cosa, medio e quindi potrei giustificare la cosa con voce fornitura..

    bah.. ricado nel vuoto accipicchia fed.. sempre al tel mi hanno anticipato un bel pò di spese per iscriversi alla camera di comm e anticipi.. io cmq pagherò sul reddito conseguito (regime dei minimi.. un 20% + 24% inps) che sono 47 circa e su 1000€ quindi vivo con 500€..

    in effetti però quelle spese ti concedono di occuparti della vendita che in effetti ti fà guadagnare di più pero non sò speravo che il cons all'agenzia avesse ragione.. niente camera di commercio però ho dei dubbi in effetto..

    che dici? grazie mille


  • User

    sorry.. in effetti però quelle spese.. intendo d'iscrizione alla camera..


  • User

    Io mi sono iscritta come artigiana, e come te realizzo siti web e tutto ciò che vi può esssere legato.
    Le spese per la camera di commercio non sono poi molte! 88 euro di diritti annuali e 31 euro di diritti di segreteria solo la prima volta che ti iscrivi!
    Poi naturalmente ogni 3 mesi dovrai pagare l'inps, e a fine anno l'imposta sostitutiva.


  • User Newbie

    Scusate l'intromissione, non so se seguite ancora questo forum ma spero di si e che mi rispondiate anche se io faccio un lavoro diverso dal vostro...ma per certi versi ho riscontrato molte somiglianze con quanto da voi detto sopra!

    Ho un'agenzia di eventi, principalmente mi occupo di fornire servizi tramite l'impiego occasionale di risorse umane in attività promozionali per aziende, inoltre curo allo stesso modo l'intrattenimento per eventi, locali ecc...

    Sono registrata come ditta individuale, servizi alle imprese e rientro nel nuovo regime dei minimi...

    A proposito di questo non capisco bene il funzionamento soprattutto della Ritenuta d'acconto visto che ovunque c'è scritto che ne sono esente ([TABLE="width: 693"]

    [TD="colspan: 9"]“Compenso non assoggettato a ritenuta d’acconto ai sensi dell’art. 27 del D.L. n. 98 del 06.07.2011″[/TD]
    [/TR]
    [/TABLE]

    ) eppure i commercialisti a cui mi sono rivolta in questi anni mi hanno detto di calcolarla! in quanto io la verso alle persone che assumo in forma occasionale!

    Ed inoltre, anche se fossi io stessa a lavorare personalmente e quindi a prestare servizio dovrei ugualmente calcolarla perchè l'agevolazione del 5% di tasse a fine anno sono un aiuto per me..ma non per il cliente....ma che cosa vuol dire???

    Non sopporto più di essere ignorante su certe cose importanti, un cliente un giorno mi ha detto che mi sbaglio e mi ha dato della ladra....devo sapere cosa sto facendo e se sto facendo giusto...e saperlo spiegare anche a clienti che potrebbero essere ignoranti....

    Il mio commercialista sostiene che per un compenso effettivo di 100€ ad esempio la mia fattura dovrebbe essere la seguente:

    Compenso netto 100€
    Compenso al lordo di ritenuta d'acconto (20%) 125€

    Rivalsa Inps 4% 5€

    TOT. FATTURA 130€

    Imposta di bollo 1,81€

    TOTALE DA CORRISPONDERE 131,81

    E' corretto??

    Vi prego aiutatemi a capire, spiegatemi con parole semplici....

    Grazie

    Roberta


  • Moderatore

    Quando emetti fattura come contribuente minimo non devi emettere fattura con ritenuta d'acconto quando invece ti avvali dell'aiuto di altro personale come prestazioni occasionali devi versare come sostituto di imposta la loro ritenuta d'acconto.


  • User Newbie

    Grazie per la rapida risposta!!!!

    "devi versare come sostituto di imposta la loro ritenuta d'acconto" quindi nel caso di assunzione di prestatori occasionali verso per loro la ritenuta sul loro compenso quindi cosa? sempre il 20% giusto?

    Potresti farmi un esempio concreto come il mio finale per essere sicura di aver capito?


  • User Newbie

    E un'altra cosa...spero di farmi capire...

    Se non ho capito male dal tuo discorso si evince che se lavoro IO STESSA IN PRIMA PERSONA E BASTA non devo calcolare in fattura nessuna ritenuta. E il 5% di imposta sostitutiva lo devo scrivere e calcolare in fattura?

    E quando invece fornisco del personale? Solitamente in fattura non distinguo..quindi nei 100€ netti è compreso sia il compenso del PRESTATORE D'OPERA (esempio 70€) sia la MIA PROVVIGIONE D'AGENZIA (esempio 30€) ma se la ritenuta va calcolata solo sul compenso del PRESTATORE DI CUI MI AVVALGO allora dovrei distinguere i due compensi in fattura? ossia:o

    Compenso prestatore occasionale 70€
    Compenso al lord di rit. d'acconto 20% 87,50€

    Compenso d'Agenzia 30€

    TOT. 117,5

    Rivalsa Inps 4% 4,7€

    TOT. FATTURA 122,2€

    Imposta di Bollo 1,81€

    TOT. DA CORRISPONDERE 124,01

    Oppure è giusto calcolare la ritenuta sul totale netto complessivo come facevo prima (come vedi nel mio esempio sopra - prima conversazione) ?


  • Moderatore

    Allora...a mio avviso dovresti comportarti in questo modo...fai fattura al tuo cliente per la prestazione totale (il tuo compenso + il compenso del "tuo collaboratore") senza ritenuta d'acconto, l'imposta sostitutiva al 5% sarà pagata da te in sede di dichiarazione dei redditi e non va assolutamente addebitata al tuo cliente.
    Il "tuo collaboratore" emette una ricevuta di prestazione occasionale nei tuoi confronti con applicazione della ritenuta.
    Esempio:
    Compenso prestatore occasionale 70€
    Compenso al lord di rit. d'acconto 20% 87,50€
    Compenso d'Agenzia 30€

    fatturerai al tuo cliente: € 117,50 + rivalsa Inps 4% + bollo 1,81, Totale € 124,01

    il tuo collaboratore ti fatturerà € 87,50 con applicazione di ritenuta al 20%, Totale € 70 (inoltre verserai la sua ritenuta di € 17,50).

    Stai attenta perché il tuo ricarico (quello che chiami Compenso d'Agenzia), secondo me, dovrebbe essere un po' più alto in modo da "assorbire" anche l'importo della rivalsa Inps.


  • User Newbie

    Grazie ascariello per le tue informazioni..
    Ma tu sei commercialista??

    Ok mi è chiaro che l'imposta sostitutiva è cosa ben distinta dal resto come presumevo...

    Hai detto: fai fattura al tuo cliente per la prestazione totale (il tuo compenso + il compenso del "tuo collaboratore") senza ritenuta d'acconto
    Ma questo vuol dire addebitare solo il netto quando io in realtà ho anche il costo della Ritenuta che verso al mio collaboratore.

    Che sulla Ricevuta di Pagamento sia indicato lordo e netto questo già lo faccio visto che verso le ritenute effettivamente.. Attenzione però che il mio collaboratore non mi "fattura" perchè non è in possesso di partita iva. Forse hai erroneamente usato una parola non completamente esatta..

    Poi dici: fatturerai al tuo cliente: € 117,50 + rivalsa Inps 4% + bollo 1,81, Totale € 124,01
    Quindi si tratta solo di OMETTERE che nei 117,50€ è compreso, oltre al netto, la ritenuta d'acconto che io verso..?? Questo si certo mi toglierebbe il problema di discutere con i clienti ignoranti se la ritenuta ci va o meno per legge ma così sembrerà solamente che i miei costi alti e non che il costo è dovuto al fatto che devo versare la ritenuta.... o no?
    Ho sempre pensato fosse giusto adoperare trasparenza e specificare per quanto possibile tutti i costi nel dettaglio così da giustificare un importo..


  • User Newbie

    Grazie ascariello per le tue informazioni..
    Ma tu sei commercialista??


  • User Newbie

    Ok mi è chiaro che l'imposta sostitutiva è cosa ben distinta dal resto come presumevo...

    Hai detto: fai fattura al tuo cliente per la prestazione totale (il tuo compenso + il compenso del "tuo collaboratore") senza RITENUTA D'ACCONTO
    Ma questo vuol dire addebitare solo il netto quando io in realtà ho anche il costo della Ritenuta che verso al mio collaboratore.


  • User Newbie

    Che sulla Ricevuta di Pagamento sia indicato lordo e netto questo già lo faccio.. (Attenzione però che il mio collaboratore non mi "fattura" perchè non è in possesso di partita iva. Forse hai erroneamente usato una parola non completamente esatta..)

    Poi dici: fatturerai al tuo cliente: € 117,50 + rivalsa Inps 4% + bollo 1,81, Totale € 124,01
    Quindi si tratta solo di OMETTERE che nei 117,50€ è compreso, oltre al netto, la ritenuta d'acconto che io verso..?? Questo si certo mi toglierebbe il problema di discutere con i clienti ignoranti se la ritenuta ci va o meno per legge ma così sembrerà solamente che i miei costi alti e non che il costo è dovuto al fatto che devo versare la ritenuta.... o no?
    Ho sempre pensato fosse giusto adoperare trasparenza e specificare per quanto possibile tutti i costi nel dettaglio così da giustificare un importo..


  • Moderatore

    Hai ragione il tuo collaboratore ti farà una ricevuta e non una fattura.
    Se io fossi un tuo cliente non avrei nessun interesse a sapere quanto paghi il tuo collaboratore ma mi interessa sapere quanto pago in totale!!
    Comunque se può essere un problema tu puoi fatturare il tuo compenso e il tuo collaboratore farà una ricevuta di prestazione occasionale direttamente al tuo cliente oppure se vuoi essere più chiara nella tua fattura scriverai "spese collaboratore" € 87,50 + "compenso agenzia" € 30,00. In ogni caso al tuo cliente non deve assolutamente interessare se tu versi o meno le ritenute al tuo collaboratore e che rapporto hai con il tuo collaboratore, tu sei contribuente minimo e per legge non devi applicare sulle tue fatture nessuna ritenuta di acconto.