• User

    P. IVA contributi minimi senza ufficio

    Gentili amici,
    dopo lunghe trafile all'Agenzia delle Entrate, al commercialista ecc. non è ancora chiara la questione della sede operativa.
    Avrei bisogno di una risposta a questi quesiti.
    Sono un grafico e vorrei lavorare a casa mia aprendo P.IVA coi regimi minimi:

    • Devo obbligatoriamente fornire l'indirizzo di casa oppure no?
    • Se si devo per forza modificare il mio appartamento per adibire una stanza all'uso prefissato?
    • Posso lavorare aprendo una p. iva con il solo indirizzo del mio commercialista?
    • Posso indicare soltanto il mio sito web come luogo di lavoro?Grazie mille.

  • User

    mi sembra che sei veramente confuso ...
    1.allora puoi tranquillamente mettere come luogo dove lavori la casa dove vivi, visto che è la realtà! e coinciderà con il tuo domicilio.

    2.non devi modificare nulla

    3.direi di no e lo trovo quantomeno assurdo (senza offesa)

    4.certamente NO

    Riassumendo, se lavori a casa scriverai l'indirizzo di casa e basta!

    ciao!


  • User

    gentile maxb,
    grazie innanzitutto, capisco la tua perplessità, purtroppo i miei dubbi sono sorti proprio nell'agenzia delle antrate dove mi hanno detto che una volta indicato il proprio domicilio come sede di lavoro, occorre un'adeguamento.

    Sono stati chiari, ma hanno fatto l'esempio di una stanza predisposta che deve essere segnalata e indentificabile (non ho capito a chi - parole loro) e con tanto di targhetta fuori.
    Io sono rimasto allibito ed è per questo che ho scritto qui.

    Quindi ho pensato che una parte della casa debba essere trasformata in un'ufficio a tutti gli effetti, ma a me non serve, mi bastano le gambe dove appoggiare il mio portatile e poter lavorare ovunque (anche fuori casa intendo).

    Se mi sai dare altri ragguagli sarò felice di accettare consigli.
    Grazie ancora.


  • User

    Ciao, se lavori a casa non serve indicare nulla ne modificare nulla...
    per aprire la partita iva col regime dei minimi basta compilare i quadri:
    A, B e C
    del modulo AA9 (scaricabile dal sito dell'AdE)

    il modulo va poi inviato telematicamente sul sito stesso (se se registrato ed hai il pin) oppure lo consegni per vie ordinarie.
    Con l'invio telematico, in poche ore ti viene assegnato il numero di p.i.
    ed è assolutamente gratuito.

    La tua casa diventa quindi sia il domicilio fiscale che la sede attività,
    ma questo non comporta nessuna comunicazione aggiuntiva ne interventi di alcun tipo alla tua abitazione!
    Ripeto se lavori a casa i soli quadri da compilare sono A, B e C
    Anche io ho fatto così 😉

    ciao!

    🙂


  • User

    ...si immagino che ti abbiano confuso le idee, anche io ho trovato più risposte sul web che all'agenzia delle entrate!
    Cmq sul loro sito puoi trovare una guida completa alla compilazione del modulo e una guida al regime dei minimi che ti aiuteranno.

    Quindi è sufficiente compilare i campi che ti hanno detto, con il tuo domicilio che corrisponderà al tuo "ufficio" casalingo ..

    ciao ciao


  • User

    grazie mille.
    Se posso volevo chiedere un'altra cosa.
    In caso di controlli , questi avvengono in casa mia? A cosa devo far attenzione? Ovvero cosa devo tenere in ordine? (a parte ovviamente le ricevute che faccio e la contabilità)


  • User Attivo

    Mi unisco con un nuovo quesito:

    nel caso sopracitato, abitazione come ufficio, per poter detrarre come costo parte delle spese sostenute (soprattutto telefono, ma anche parte di Luce, Gas) come si deve fare?

    E' necessario cambiare la voltura dei contratti (telecom etc...) da me a favore della sempre mia persona ma con p.iva?
    Oppure quali documentazioni è necessario esibire?

    Grazie.


  • Consiglio Direttivo

    Ciao depi.
    Non devi fare alcuna voltura, visto che le bollette sono già intestate a te.
    Avrai facoltà di dedurre le spese tenuto conto dell'uso promiscuo dell'abitazione, che con il regime dei minimi sono state fissate al 50%.

    riprendendo la tematica sull'adeguamento dell'abitazione, questa potrebbe servire più che per rispetto delle leggi fiscali, per l'adeguamento alle norme edilizie, igienico sanitarie o inerenti il d.lgs 626/94 (sicurezza sui luoghi di lavoro); ma non mi pare proprio che riguardi il tuo caso, vista la tua attività e l'assenza di dipendenti
    Ciao :ciauz:


  • User

    Scusate, ma ribadisco la mia perplessità. Nel caso suddetto di lavoro in casa, a che tipo di controlli si può essere soggetti? Ad es. fiscale, i software usati, ed altro....
    In altre parole ti mandano controlli in casa tua?
    grazie.