• User Attivo

    Esempio bilancio e fatture all'estero

    Salve,
    sono un libero professionista e contribuente minimo secondo la finanziaria 2008,
    mi occupo di marketing e pubblicità su internet.
    Avrei alcune domande da fare:

    1. ho letto che essendo contribuente minimo non posso fare esportazioni, ma io vendo servizi, potrei quindi prestare il mio servizio per un'azienda estera ed emettere quindi fattura a una società non italiana?
    2. ho visto anche che non posso superare i 30.000? annui ma si riferiscono al fatturato annuo o all'utile netto ovvero al fatturato annuo meno le spese annue?
    3. sono iscritto all'inps alla gestione separata (24,72% sull'utile netto), faccio un esempio di bilancio:
      fatturato annuo: 10.000? di cui 2.000? sono state versate dai clienti con ritenute d'acconto del 20%, quindi ho incassato 8.000?
      ho sostenuto spese pari a 4.000?
      quindi il mio utile netto è di 6.000?
    • dovrei pagare il 24,72% di 6.000? = 1.483? all'inps
    • poi dovrei pagare di tasse il 20% di 6.000-1.483 = 903?
      quindi in totale (tasse+inps) = 2.386?, ma poichè mi sono stati versati già 2.000? di ritenute d'acconto, all'atto della dichiarazione dei redditi (con modello unico) devo versare solo 386?? sono giusti tutti i calcoli?
      In base alla domanda 2) potresti dirmi in quest'esempio quale cifra non deve superare i 30.000??

    Ciao,
    Matteo


  • User Attivo

    @chipreka said:

    Salve,
    sono un libero professionista e contribuente minimo secondo la finanziaria 2008,
    mi occupo di marketing e pubblicità su internet.
    Avrei alcune domande da fare:

    1. ho letto che essendo contribuente minimo non posso fare esportazioni, ma io vendo servizi, potrei quindi prestare il mio servizio per un'azienda estera ed emettere quindi fattura a una società non italiana?
    2. ho visto anche che non posso superare i 30.000? annui ma si riferiscono al fatturato annuo o all'utile netto ovvero al fatturato annuo meno le spese annue?
    3. sono iscritto all'inps alla gestione separata (24,72% sull'utile netto), faccio un esempio di bilancio:
      fatturato annuo: 10.000? di cui 2.000? sono state versate dai clienti con ritenute d'acconto del 20%, quindi ho incassato 8.000?
      ho sostenuto spese pari a 4.000?
      quindi il mio utile netto è di 6.000?
    • dovrei pagare il 24,72% di 6.000? = 1.483? all'inps
    • poi dovrei pagare di tasse il 20% di 6.000-1.483 = 903?
      quindi in totale (tasse+inps) = 2.386?, ma poichè mi sono stati versati già 2.000? di ritenute d'acconto, all'atto della dichiarazione dei redditi (con modello unico) devo versare solo 386?? sono giusti tutti i calcoli?
      In base alla domanda 2) potresti dirmi in quest'esempio quale cifra non deve superare i 30.000??

    Ciao,
    Matteo
    Rispondo in ordine.

    1. Credo che puoi fatturare ad aziende non italiane.
      Comunque, su questo punto non sono certo al 100%.
    2. Il limite di ?. 30.000 si riferisce ai ricavi e/o compensi, non all'utile netto o al reddito. Tra i ricavi e/o compensi va ricompresa l'eventuale rivalsa inps del 4%, se addebitata al cliente.
    3. I calcoli fatti sembrano giusti. Ma per il primo anno, poichè i contributi, molto probabilmente, li verserai l'anno prossimo (a meno che tu non li versi già quest'anno perchè già iscritto da anni precedenti), l'imposta del 20% va calcolata solo sull'utile.:ciauz:

  • User Attivo

    Grazie fedclaud,
    speriamo qualcuno mi dia qualche risposta per il punto 1.
    Per il punto è esattamente come pensavo io, grazie per la conferma.
    Comunque ho aperto partita iva a marzo quindi verserò sia contributi inps sia tasse a giugno del 2009 con l'unico 2009


  • User

    Domande: come contribuente minimo ti occupi di pubblicità su internet hai un portale e ti fai pagare per la pubblicità sui tuoi siti? Fai grafica pubblicitaria e quindi fatturi grafica? Che tipo di attività hai associato quando hai aperto la P.IVA? Con gestione separata etc... e facendo parte dei contribuenti minimi che tipo di attività ti permettono di vendere pubblicità senza avere l'obbligo dei contributi fissi annui e quindi nessun obbligo di iscrizione alla CCIAA? tanti aprono la P.IVA e sottovalutano questi punti per poi ritrovarsi a pagare contributi fissi quando si potevano evitare.

    Discussione apertissima a tutti. Vorrei capire meglio scusatmi ma la burocrazia nel web è un mistero....

    Angelo