• Moderatore

    Turismo online, mercato saturo?

    Salve a tutti,
    oggi vorrei aprire una discussione sull'evoluzione del turismo online.
    Come tutti voi sapete questo è uno dei settori che attira più investitori di tutti.
    I motivi che portano molte persone a creare un sito dedicato al turismo, sono diversi:

    • Facilità di reperire informazioni (non serve aver studiato chissà cosa)
    • Possibilità di instaurare collaborazioni (le strutture alberghiere sono ovunque)
    • Internet come migliore strumento per organizzare le vacanze (il 70% delle prenotazioni turistiche avviene online)

    Tuttavia il web è pieno di portali e portalini che parlano di turismo. Dal sito dedicato ad un piccolo villaggio del Congo, al mega portale con informazioni su tutte le destinazioni turistiche internazionali.

    Oggi però molti Big (Google, Facebook ecc) stanno prendendo il controllo di questo settore.

    Google:
    Da diversi mesi le serp di google sono monopolizzate da Google Maps che (un po' come le pagine gialle) offre una directory completa e ben organizzata delle strutture alberghiere di tutto il mondo.
    Dall'Alaska al Vietnam.

    Facebook:
    Fonti non ufficiali parlano di una prossima eminente messa online di pagine speciali per gli hotel e le strutture alberghiere in genere, con particolari integrazioni con gli adv facebook.
    Senza contare che nell'ultimo anno le strutture che investono in facebook sono aumentate a dismisura (provato sulla propria pelle).

    Domanda:
    Visto l'evolversi della situazione, è ancora possibile aprire un sito dedicato al turismo, senza fallire inevitabilmente?

    C'è ancora spazio per i classici portali turistici?


  • User

    Si c'è ancora spazio per i portali turistici e google ha dato alcuni strumenti proprio per loro.

    Per fortuna se Google da una parte ha tolto alcune possibilità ai grandi portali turistici, dall'altra ha dato strumenti molto importanti.

    Lo scopo di Google è quello di dare un servizio all'utente completo, cosa che non potrebbe avere dal sito del gestore (per ovvi motivi).

    Sicuramente per aprire un portale turistico in questo momento è necessario avere una conoscenza del mercato turistico online a 360°.

    Non si tratta solo di fare SEO, non si tratta solo di fare Marketing.
    Sul turistico si può fare una fatica immensa e non ottenere risultati e allo stesso tempo raggiungere una chiave semplice che porta traffico elevato.

    La maggior parte delle volte che una agenzia chiede una consulenza, non ha chiaro quali sono gli ingranaggi di una operazione marketing online e spesso cade in errore.

    Ad esempio mi è stata chiesta una consulenza per raggiungere la posizione subito sotto il nome di un hotel.
    L'agenzia non sapeva che fin dall'inizio dell'anno google ha messo i SUPER4 (termine che non troverete altrove).

    Lo capirete cercando ad esempio "Hotel nome hotel + località".
    Ci saranno 4 risultati del dominio ufficiale del brand.

    Il che significa che seguire una strategia di questo tipo per una agenzia è tempo perso.

    Questo è uno dei milioni e milioni di sbagli che potrebbero far saltare una operazione a favore di una agenzia o di un portale turistico.

    Ma ci sono anche molte cose positive ancora da sfruttare.


  • User Attivo

    Forse il mercato è saturo, ma io penso che un sito ben fatto che sia capace di dare info che altri e lo stesso Google non riescono a fare, può comunque ottenere dei risultati.

    Il turismo cambia molto velocemente, e le persone cercano anche nuove tipologie di viaggi, questo è un punto a favore di piccoli portali integrati nel territorio, che possono dare informazioni molto più dettagliate rispetto a Google.

    Certo che come Google e altri colossi si stanno muovendo scoraggia molto, come ho letto da qualche parte tra poco non la chiameremo più "internet" ma possiamo dire "Google" tanto ha tutto lui.
    Però non dimentichiamo che Google vive grazie a gli altri siti, senza altri siti Google è 0, non dimentichiamoci questo, quindi se vuole mangiare troppo alla fine rischia di mordersi la coda.


  • Moderatore

    Direi che ora più che mai nel turismo è bene avere un sito web ed annessi vari per cercare di uscire dal mucchio. Noi anni fa creammo un progetto web sul turismo a Ravenna e riviera ora stiamo curando un progetto analogo per cervia e Milano Marittima e sentiamo sempre più da parte di albergatori e ristoratori la volontà di di essere presenti sul web sicuramente con un sito web in quanto è sempre un punto di riferimento in più si comincia a sentire la necessita di averne la versione anche per il mobile.
    Ciao a tutti
    William


  • User

    beh dipende che zona vuoi coprire con il tuo sito... conoscendo bene la Riviera e per certe localita' ti direi... quanto hai da investire e tempo da dedicare? perche' li si che c'e' una bella lotta, mentre per tantissime altre localita' il campo non e' poi cosi difficile... in fondo la SEO e' anche un'analisi della competizione che c'e' in una determinata serp per certe parole chiavi, e poi come detto ci sono tante parole chiavi su cui puntare anche se commercialmente valgono quelle hotel+localita' secche!

    Parlando anche con altre persone di altre realta' dove la competizione non e' poi cosi' alta, ma le mete sono ricercate perche' belle mi hanno confermato che non e' proprio per niente come la riviera e anzi loro vengono a vedere cosa si fa in riviera per avere qualche spunto facendone la meta' se non 1 terzo di quello che facciamo noi! ahahahah!


  • Moderatore

    Si certo concordo con quello che dici mi ci ritrovo, tu pensa in effetti che che se un hotel di cervia ti chiede di essere in prima pagina con le keyword hotel cervia e hotel milano marittima cosa significa, in particolare nel periodo estivo, e quì google so che si prende un bel po' di soldini con gli annunci 🙂

    Comunque le strategie valide rimangono, a mio avviso, quelle di farsi trovare per eventi, interessei vari e peculiarità legati alla zona.

    Ciao


  • Moderatore

    @nio84 said:

    Certo che come Google e altri colossi si stanno muovendo scoraggia molto, come ho letto da qualche parte tra poco non la chiameremo più "internet" ma possiamo dire "Google" tanto ha tutto lui.
    Però non dimentichiamo che Google vive grazie a gli altri siti, senza altri siti Google è 0, non dimentichiamoci questo, quindi se vuole mangiare troppo alla fine rischia di mordersi la coda.
    Maps sta mettendo in ginocchi diversi e non solo nel turismo.
    Basti pensare ai ristoranti.
    Se cerchi un ristorante a genova, google ti offre già almeno 20 risultati sulla mappa.
    Con il progredire delle pagine maps si sta rendendo sempre meno dipendente dai siti web esterni.
    Ad esempio se registri una attività su Google Maps riesci a fornire buona parte dei dati che altrimenti andrebbero pubblicati sul tuo sito.

    Questo significa che nel giro di 12 mesi google puo' diventare la più grande directory, indipendente, di attività commerciali.

    Che fine faranno siti come, pagine gialle (ormai a pezzi), 2spaghi, tripadvisor?

    Questi probabilmente resteranno vivi e vegeti ma i portali che offrono lo stesso servizio, ma con dimensioni ridotte saranno destinati a chiudere oppure a ridimensionare la loro attività.

    Inoltre vorrei sottolineare che Google non è l'unica minaccia, c'è anche Facebook che sta facendo di tutto per tenere i propri utenti sempre più all'interno del social senza lasciarli sfuggire fuori.
    Alcuni siti web hanno raggiunto il livello del 50% di traffico dai social, e molti altri siti ci stanno arrivando.
    Personalmente posso dire che in alcuni miei siti ho toccato il 60% di traffico da facebook. Il che fa quasi paura.

    @william_s said:

    Direi che ora più che mai nel turismo è bene avere un sito web ed annessi vari per cercare di uscire dal mucchio.
    William, cosa intendi per "un sito web ed annessi vari" ?

    @william_s said:

    Comunque le strategie valide rimangono, a mio avviso, quelle di farsi trovare per eventi, interessei vari e peculiarità legati alla zona.

    Quindi i siti che trattano di turismo dovrebbero diventare una sorta di magazine online?


  • User

    Che fine faranno siti come, pagine gialle (ormai a pezzi), 2spaghi, tripadvisor?

    Questi probabilmente resteranno vivi e vegeti ma i portali che offrono lo stesso servizio, ma con dimensioni ridotte saranno destinati a chiudere oppure a ridimensionare la loro attività.Sbagli, avranno (hanno perchè è già arrivato anche in italia) una importanza fondamentale, sia i grandi che i piccoli.

    Google non toglierà mai niente a nessuno (se il lavoro viene fatto a favore dell'utente). Ha solo rimescolato le carte in tavola.


  • Moderatore

    Su quale base affermi questo?
    Se 8 risultati su 10 sono offerti da google maps che spazio resta agli altri?

    Sappiamo tutti che il traffico della prima pagina ha volumi n volte maggiori rispetto a quelli della seconda, terza ecc


  • User

    Ma tu l'algo per posizionarsi con le mappe lo conosci?
    Conosci il mercato turistico? Conosci le chiavi che convertono?

    Dire:
    "Su quale base affermi questo?" non è proprio carino se non si ha l'esperienza necessaria per creare una conversazione costruttiva e non solo chiacchiere.

    Se conosci veramente il mercato turistico sai di cosa sto parlando.
    Se invece non lo sai, non è certo attaccando gli altri, che troverai le risposte che stai cercando.


  • Moderatore

    Scusa ma il mio non era un termine offensivo, anzi.
    Io volevo solo chiederti di argomentare in quanto non ho capito cosa volevi dire.

    Comunque il mio discorso non è il "posizionarsi" nelle mappe.Il mio focus era sui portali dedicati al turismo. Non siti web dei singoli hotel.


  • Moderatrice

    Eccomi qua 🙂
    Stai facendo un pò di confusione Van Basten quindi
    cercherò di essere più chiara possibile per non creare fraintendimenti:

    Alla domanda “Si può posizionarsi sulla local search (quelle lettere che arrivano prima dell'organico) con un portale turistico?” la risposta è SI

    Alla domanda “Avranno un futuro i grandi portali e i piccoli portali turistici?” la risposta è SI, anzi saranno fondamentali per il posizionamento e diventeranno molto "appetibili".

    Alla domanda “Ci sono novità per chi ha un portale turistico?” la risposta è SI, google ha dato nuovi strumenti per questo tipo di prodotto e sono già presenti sulla serp italiana.

    Tutto questo è argomentato da portali turistici (anche in Italia) che sto seguendo.

    Per concludere: il mercato del turismo ha delle logiche particolari, che non hanno niente, ma proprio niente a che fare, con le tecniche di posizionamento generali. Il posizionamento old style (quello che veniva fatto agli inizi del 2010), non può essere applicato a questo settore.

    Se non hai mai lavorato nel settore del turismo e ti affacci per la prima volta nel 2011 , rischi seriamente di fare una faticaccia con zero risultati.

    Spero di essere stata chiara.


  • Moderatore

    Ciao Debora,
    non sono nuovo del settore, ci lavoro su questo settore ma non sono un consulente quindi non sono a conoscenza di tutte le ultime novità.

    Ad esempio pensavo che i risultati di google maps (quelli in serp) fossero dedicati solo a chi inserisce la propria struttura su google maps.
    E sinceramente fino ad ora non ho mai visto pagine di portali all'interno di questi risultati.

    In ogni caso sull'aspetto posizionamento, sono il primo a dire che il turismo ha un funzionamento a parte. Le tecniche che si usano in altri settori qui non si possono applicare oppure non hanno risultati.

    Grazie per aver chiarito la questione 🙂


  • User Attivo

    E' possibile inserirsi tra le mappe anche come portale...Bisogna vedere se è conveniente o meno... Con alcune keywords google mostra 2 risultati organici + 7 place+ altri 4 organici, per cui se si ha la "fortuna" di essere nei primi 2 posti dell'organico non conviene farsi inserire nelle mappe. Viceversa se si occupano le ultime posizione (9-13) della prima pagina, conviene probabilmente rimanere nelle mappe (almeno si ha una posizione + alta e quindi + visibile);)


  • User

    @deborahdc said:

    Se non hai mai lavorato nel settore del turismo e ti affacci per la prima volta nel 2011 , rischi seriamente di fare una faticaccia con zero risultati.

    Spero di essere stata chiara.

    Io sono un novizio del settore turistico e stò facendo parecchia fatica a districarmi da solo nel mare di informazioni attendibili e non che ci sono a riguardo.

    Il mio modestissimo parere è che questo è un settore molto agguerrito, ma il fatto che ci siano tanti competitors non implica che sia saturo, nel corso di qualche mere ho notato che per quanto riguarda il turismo nella zona di rimini, ci sono 2-3 agenzie grosse che dominano i primi risultati nelle serp dei termini più ricercati, ma al di sotto di queste?

    Beh io ho notato un gran movimento nei risultati in seconda pagina, inoltre per alcune keyword minori ci sono addirittura portali di hotel che appaiono in prima pagina!

    Questo per me significa che con una strategia basata sulle keyword secondarie e sui contenuti ottimizzati (sezione news, link utili, inserimento di guide scaricabili dagli utenti) è ancora possibile ottenere dei risultati.


  • Moderatore

    A proposito del settore turistico....cosa ne pensate dei coupon?
    Stanno saltando fuori come funghi portali che offorno coupon per sconti in ristoranti, centri wellness, ecc....

    Ciao

    William


  • User

    [********]

    Io mi sono iscritto a Groupon ai fini di analizzarne le strategie e mi arrivano "invitanti" email con offerte per sconti su week-end, prodotti vari, sulla carta le offerte sono studiate molto bene, ma sinceramente non ho mai valutato l'effettiva validità di queste.

    Di certo penso che nella mente di tutti gli utenti la parole "sconto 50%", "gratis" se ben usate sono ancora il mezzo più potente per generare traffico ed acquisti.


  • Moderatore

    io so che groupon ha avuto uan super offerta da google e loro non hann oaccettato 🙂

    Ciao

    William

    [******]


  • User

    altra cosa che ho notato è che si comincia a diffondere la promozione fatta come dio comanda anche sui social (facebook in particolare).

    Penso che iscriversi ad un gruppo sui social piuttosto che accettare le newsletter di un portale promozionale sia ancora più facile e redditizio.