• Moderatore

    Web e turismo ci avviciniamo al punto di non ritorno?

    Ciao a tutti una serie di considerazioni che spero vogliate controbattere e correggere (nessuno nasce imparato 🙂 )

    Ci stiamo avvicinando ad un punto di non ritorno, il web è sempre stato (o perlomeno in ambito marketing e seo) sitocentrico... tutto in funzione di quell'unica e bellissima parola chiamata conversione.

    Fino a poco tempo fa il sito convertiva, il sito doveva essere praticamente un imbuto dove l'utente veniva spinto fino al fondo. Ora più parlo con clienti (io vivo perennemente insieme a migliaia e migliaia di utonti tutto l'anno :D) più vedo che il web, per come lo intendono 'loro', si sta evolvendo in web=social media ed il sito è forse l'ultima cosa che guardano dopo aver navigato tra recensioni, fan page, tweet, post su instagram, etc...

    Vedo un aumento significativo di richieste tramite i social a discapito del resto, ma la certezza non posso assolutamente darla in quanto per un test del genere devo tenere sotto controllo il tutto per almeno uno o più anni e fare i debiti confronti.

    La nascita di Social media 'cosi' :), direi il fiorire, è figlia di questa conversione (o per meglio dire evoluzione).

    Arriveremo all'abbandono del sito?

    Finiremo a fare solo i markettari del social?

    Il seo sarà svolto 'scalando' le varie time line?

    Google sarà relegato a mero strumento per la ricerca di ciò che ci circonda nell'arco di 1 km?

    Come evolverci? Chiudere drasticamente le porte al php, html, javascript, etc... e vivere in un mondo live ogni minuto collegati al proprio utente andandolo a prendere direttamente a casa?

    Spingiamoci oltre la siepe, cerchiamo di vedere cosa succederà nel lungo periodo per prepararci subito.

    Ditemi la vostra, il mondo è bello anche perché dietro l'angolo è totalmente diverso dal proprio orticello.


  • User Attivo

    quello che temi è una realtà da molto tempo ed ha aspetti molto positivi. Quando si dice che la SEO è morta si intende che sempre più traffico proviene da altre fonti e non solo dai motori di ricerca. Lo ritengo positivo perchè apre a scenari di vario genere dove ogni contenuto verrà promosso attraverso la sua piattaforma.


  • User

    Il percorso che porta l'utente verso la conversione passa attraverso molti stadi e molti siti.

    Se devo prenotare un albergo, tipicamente:
    1 - Cerco i possibili alberghi presenti nella zona di mio interesse con le caratteristiche adatte alle mie esigenze
    2 - Cerco le recensioni sugli hotel individuati al punto 1 e scelgo il mio hotel
    3 - Individuo i siti attraverso cui posso prenotarlo (portali + sito ufficiale dell'hotel)
    4 - Prenoto sul sito che per il mio hotel preferito offre il prezzo più basso, che offre condizioni migliori, che è più semplice da usare, oppure che mi da più fiducia.

    I social svolgono il loro ruolo al punto 2 della catena, ma non necessariamente la prenotazione (punto 4) avviene perché il portale ha funzionalità social; e neppure perché è primo sui motori di ricerca. Se il portale offre funzionalità social ed è pure primo sui motori certamente è meglio, ci mancherebbe altro, ma sono molti gli ingredienti.

    Per assurdo, un portale potrebbe risultare primo sui motori di ricerca per "Hotel + <località>" ed essere ricchissimo di recensioni, fotografie e quant'altro. Però può tranquillamente accadere che l'utente scelga l'hotel su quel portale, e poi lo prenoti su un altro portale che magari è in seconda pagina su Google, che non ha funzionalità social, ma che offre quella struttura ad un prezzo più vantaggioso e/o con una procedura di prenotazione più semplice.


  • Moderatrice

    Ciao Esteban,
    in effetti ogni tanto me lo chiedo anche io 🙂

    Lavorando sul turistico "medio" più di una volta ho pensato "ma lo sanno che esiste internet oltre a facebook?"
    Tante persone utilizzano la ricerca di facebook come se fosse la ricerca di google.

    Quindi banalmente, sarà sufficiente registrare le pagine facebook come prima si registravano i siti internet?
    Provaci, quello che emerge è divertente...

    Adattarsi? Per forza 🙂
    Ma poi mi consolo, quando la buona e vecchia seo e una strategia studiata nei particolari, ti permette ancora di sfruttare spazi che il "social media coso" lascia illibati.

    Nello spazio temporale tra creare un bisogno e soddisfare un bisogno, forse c'è ancora qualche carte da giocare 🙂


  • Moderatore

    Ciao Esteban,
    i social hanno un peso sempre maggiore ma secondo me siamo ancora molto distanti dal punto di non ritorno, punto di non ritorno che forse non ci sarà mai perchè io penso sempre che i social cambiano ma i siti restano.

    E' importante gestire al meglio i social ma se poi andiamo nel dettaglio e si analizza il tipo di richieste che arrivano dai social e quelle che arrivano dal sito cosa possiamo vedere?
    Nel mio caso ti posso dire che spesso le richieste social sono fuffa, un semplice messaggio che la gente invia così tanto per sapere. Forse influenzano un po' la decisione ma non sono come delle vere email.

    Il tasso di conversione Richiesta via Social > Prenotazione e Soggiorno è veramente bassa se paragonata alla richiesta via sito. Inoltre vedo che molta gente investe una marea nei social senza aver chiaro cosa sta facendo...
    Una marea di clienti buttano (termine che usano loro) 1000€ su facebook perchè così non devono valutare le proposte dei SEO o consulenti marketing. Alla fine si portano a casa qualche migliaio di like inutili e si tengono un sito.

    Secondo me il sito è ancora un pilastro portante per l'attività di un Hotel, specialmente se il sito è moderno e magari con un sistema di prenotazione online.


  • User

    Ciao esteban,
    interessante discussione. Sì, anche io nella mia esperienza vedo che l'utente medio è passato da "internet è il sito" a "internet è facebook".

    Non penso però che il sito sia morto.
    Anzi, penso che resti comunque il centro di conversione all'interno di una strategia di web marketing.


  • Moderatore

    Trovo la discussione molto interessante.

    @Van Basten said:

    Il tasso di conversione Richiesta via Social > Prenotazione e Soggiorno è veramente bassa se paragonata alla richiesta via sito.

    Non credo che sia corretto, che sia un'affermazione proprio corretta, nel senso che i social e il sito, hanno scopi/usi un bel po' diversi:
    ad esempio su facebook mi aspetto di "parlare" con l'azienda, per fargli delle domande, per togliermi dubbi, etc.
    Non per prenotare!
    Quando ho finalmente decido di prenotare vado sul sito (o su qualche portale a trovare l'offerta migliore).
    Magari prima ho cercato recensioni su Tripadvisor o simili, ho fatto la ricerca su Google per trovare foto, video, altre recensione, etc.

    Ognuno ha un suo modo di navigare e concepire la rete: c'è chi pensa che internet sia solo Facebook, altri che spulciano tutti i risultati di Google, etc.

    Poi bisogna fare molte altre considerazioni, primo fra tutti il targhet a cui si sta puntando: uomo, donna, l'età, lingua, etc.

    Siamo sicuri che gli utenti preferiscano usare il sito per prenotare rispetto a Facebook?
    Oppure siamo noi a non saper usare adeguatamente questo "strumento"? O sono i nostri utenti a non saperlo usare?

    Non credo quindi che il sito verrà superato da Facebook, Tripadvisor, Booking o altro.


  • User

    Nel turismo il Social di riferimento è TripAdvisor più che Facebook.

    Una pagina Facebook, in ogni caso, una struttura turistica è bene che ce l'abbia.
    Ci può sempre essere qualcuno che cerca la pagina facebook della struttura, perché l'esperienza porta l'utente (giustamente, di solito) a ritenere che la pagina Facebook di solito sia più aggiornata rispetto al sito statico o possa avere offerte che nel sito non ci sono.

    TripAdvisor (che è anch'esso un social) ha come funzione quella di confrontare le esperienze degli altri visitatori rispetto a quella struttura ed è bene che la struttura sia presente su TripAdvisor, possibilimente con diverse recensioni positive.

    La pagina istituzionale della struttura, pure, ci deve essere perché è nel sito istuzionale che c'è ampio spazio per mostrare ampiamente le caratteristiche della struttura; e poi, una struttura che non ha un sito oppure che ha un pessimo sito, da l'idea di essere una cosa improvvisata. Se non si occupano nemmeno di fare un sito, come si occuperanno di accogliere gli utenti?

    Il SEO e la presenza sui portali a tariffa fissa (soprattutto, se hanno il link al sito web della struttura) servono per far conoscere la struttura. Infatti: bene che ci sia la pagina Facebook, le recensioni su TripAdvisor ed il sito web, ma se la gente non sa che nella località X esiste quella struttura, non servono a nulla. E in questa cateogoria dovremmo aggiungere anche Adwords et company.

    I portali a commissione (Booking.com ecc.) servono a far ciccia.

    Non si sta avvicinando nessun punto di non ritorno, se si intende che prima servivano la SEO ed il sito, e poi serviranno i social e qualcosaltro. La differenza è che prima BASTAVANO la SEO ed il sito web, ora SERVONO ANCHE il SEO ed il sito web, assieme a tante altre cose. E' solo tutto molto più complesso ed interconnesso.