• User Attivo

    Il Turismo religioso...mercato di nicchia?

    Troppo spesso sottovalutiamo le grandi opportunità che possono derivare dal cosiddetto turismo di nicchia.

    Il Turismo religioso ne è un esempio, e non di certo l’unico (magari potremmo approfondirne altre tipologie nelle prossime discussioni).
    E’ infatti risalente al 2002 la prima indagine italiana relativa al turismo religioso. Fu commissionata da Federalberghi all’agenzia Mercury; ne derivò un quadro prospero ed interessante: 3,5 milioni di euro l’anno di indotto, in pratica il 5% del fatturato del comparto turistico italiano ( e lo chiamano “turismo di nicchia”).

    Le località più ambite – in base alla ricerca – risultarono essere San Giovanni Rotondo, Assisi, Pompei e Loreto; le regioni più permeate dal fenomeno: Umbria, Lazio, Veneto e Toscana.

    Se ben riflettiamo, l’appetibilità di questa forma di turismo deriva anche dal dato che i flussi turistici generati sono generosi pure in bassa stagione.

    Non è tutto. Il turismo religioso è un segmento appetibile non solo per le strutture alberghiere ma anche per tutte le diverse realtà economiche del settore. I pellegrinaggi ad esempio sono sempre organizzati con un numero cospicuo di partecipanti (dalle 26 alle 50 persone in tre casi su quattro): lavorando su questa direttrice dunque, chi si occupa ti marketing turistico, vedrà come suoi potenziali referenti/clienti/partner una miriade di “entità” alle quali proporsi.

    • dalle strutture ricettive nelle diverse tipologie (hotel, agriturismo, conventi, monasteri, eremi, case d’accoglienza),
    • ai ristoranti, trattorie, piccole locande tipiche,
    • dai musei, santuari…
    • alle guide turistiche, ai proprietari di bus da noleggio per visite guidate…
      …solo per citarne alcuni.

    Peraltro tale mercato risulta essere molto simile al mercato del lusso: difficilmente può avere cali nei “periodi neri”.
    E lo testimonia anche la nascita della prima Borsa Internazionale del Turismo Religioso, nata a San Giovanni Rotondo.

    Qualche altro numero per riflettere sull’ampiezza del fenomeno: ogni anno sono 35 milioni gli italiani che viaggiano alla scoperta dei tanti santuari, monasteri ed eremi disseminati nel nostro paese.

    Il turismo religioso è particolare anche per le motivazioni che lo muovono, che risultano essere di ordine spirituale: non dobbiamo però pensare che sia un settore dove la terza età la fa da padrone. Anzi, sono proprio i giovani che – motivati da una riscoperta dei valori spirituali –** stanno dando voce al fenomeno**; lo hanno dimostrato –se ben ricordate – due estati fa a Colonia nell’occasione della XX Giornata Mondiale della Gioventù.

    In conclusione: mercato turistico florido, poco inflazionato, in sensibile aumento ogni anno, richiesto anche da un target di giovane età… credo che in Italia –chi opera turisticamente sul web – dovrebbe maggiormente considerare, approfondire e sfruttare tale tipologia di turismo di nicchia… sempre se ancora così vogliamo chiamarlo !

    Mi piacerebbe sentire le vostre riflessioni su tale argomento… e magari vedere citate esperienze da chi in tale mercato sta già operando…:ciauz:


  • User Attivo

    Il tuo intervento dovrebbe far riflettere quanti cercano una strada e una opportunità di proporsi sul web con progetti legati al turismo.

    Assistiamo a proposte che hanno scarse possibilità di successo perchè prive di una idea d'impresa efficace e che si rivolgono ad un mercato generico legato alle proposte turistiche.

    L'ambito stracompetitivo e le idee poco chiare:( portano ben presto i sogni a diventare delusioni...annunciate.

    La tua analisi fatta, fa capire invece che trovare nicchie interessanti e meno competitive (in realazione a progetti specifici realizzati sul web) è possibile e può produrre dei buoni ritorni in termini di visibilità e di ritorno economico.


  • User

    per esperienze pregresse, posso dire che il turismo religioso è una nicchia in cui è molto difficile entrare.
    E' organizzato, creato, gestito da una serie di associazioni religiose che non concedono spazio ad iniziative esterne


  • User

    Almeno che non provi a vendere un pacchetto completo, pullman, alloggio, pranzi... etc e devi stare a prezzi da pellegrino appunto... (confrontandoti con associazioni religiose che non pagano tasse... etc), non penso riesci a vendere turismo religioso... in generale vendere ai gruppi tramite internet è difficile perchè se sono dei privati appena sanno il nome di un hotel che ha disponibilità.... stranamente non li senti più.
    Io ho provato a fare offerte in più occasioni... ma il boccone è troppo grosso perchè il gruppo ignori il fatto che ti prendi una commissione e l'hotel è troppo ghiotto per essere corretto e dire al leader del gruppo di ripassare per l'agenzia on line.
    Tu ti sbatti per trovare 30 camere ad un certo prezzo.... e poi non incassi mai niente.

    testo un pò contorto ma spero si capisca.


  • Super User

    Anche secondo il mio punto di vista il turismo religioso raccoglie una fascia di persone di età superiore ai 40 anni (ma tendenzialmente molto di più) che non cerca solo un Hotel ma preferisce avere una vacanza organizzata con pulman e guide turistiche.
    Per questo questa nicchia viene gestita in particolar modo da associazioni.


  • User Attivo

    @Hai un sito sul [turismo said:

    (http://turismo.firenze-online.com/)? Scambiamoci le recensioni.

    Puoi spiegarmi meglio?!

    Ciao


  • User Attivo

    @depi said:

    Puoi spiegarmi meglio?!

    Ciao

    Ciao depi ti inviterei, per piacere, a chiedere in privato queste informazioni.;)

    Grazie


  • User Attivo

    Leggendo il giornale mi è subito tornata alla mente questa discussione..
    Vi riporto la scansione di un breve articolo del "Nuovo Quotidiano di Puglia" di oggi dedicato alla Borsa del Turismo religioso, che si tiene oggi e domani a San Giovanni Rotondo. La qualità non è il massimo, ma si dovrebbe leggere senza problemi.
    :ciauz:

    [URL=http://img452.imageshack.us/my.php?image=turismoreligiosohj3.jpg]image