• ModSenior

    Twitter: censura selettiva

    Una delle cose fantastiche di twitter era la libertà nello scrivere in 140 caratteri il proprio pensiero e/o una notizia, poi stava nelle altre persone che ti seguono a diffonderlo o meno...ma sembra che per alcuni paesi e tweet non sarà più cosi.

    Ma chi lo decide che il mio tweet va censurato?

    Anche twitter si sta facendo mettere i piedi in testa da questo mondo pieno di proibitismi che, a mio parere, danneggiano solo l'intelligenza umana.

    Oggi per protesta, sarebbe la giornata del #TwitterBlackout, ma la penso come Gibbo89 che stamattina ha twittato:
    "Il silenzio non ha mai portato nessun risultato, soprattutto a Twitter non gliene frega niente se non twittiamo..."

    Tu cosa ne pensi?

    P.S. Sul Forum GT, se hai un'idea diversa non verrà cancellata :bigsmile:


  • User Attivo

    Triste, veramente triste!!!!

    Mi sembra che Twitter stia scegliendo "il soldo" in cambio della libertà di parola. Io non sarei scesa a patti del genere, fossi stata l'azienda. Ma sembra sia sempre più importante il riscontro economico che il resto.

    E' forse il caso di dire che twitter è ormai solo un mero sogno di libertà?


  • Admin

    Secondo me non è così.

    Ricordiamoci che anche Google censura in base alle giurisdizioni eppure le persone continuano ad usarlo.

    Ricordiamoci che Twitter è un'azienda presente in tutto il mondo e che deve sottostare alle regole del paese dove si trova.

    Non ci vedo nulla di male nel loro annuncio, anzi solamente una grande trasparenza.

    La censura è solo relativa alle violazioni di leggi (e solamente nel paese di violazione) quindi non è questione di libertà secondo il mio parere.
    Esempio un tweet censurato in USA sarà visibile in Thailandia se la non va contro la legge.


  • User

    A nessuno frega se non twitti nulla, ma non può andare sempre così...
    Appena qualcosa si diffone e sembra essere uno strumento positivo per discutere, condividere e diffondere, si trova un modo per peggiorarlo.

    Questo è quello che sta accadendo con Twitter, forse i social non sono così social...


  • Moderatore

    Anche io la penso come Juanin. Purtroppo non è colpa di Twitter, ma dello stato in cui vige la legge. Se Twitter non accettasse queste condizioni, penso che sarebbe bandito e oscurato dal governo XY.

    Purtroppo è l'uomo stolto!


  • Community Manager

    Vorrei inoltre far presente che esiste uno strumento dove Twitter indica tutte le cose censurate: http://chillingeffects.org/twitter

    Se ho capito bene, ragazzi/e, qui parliamo solo di una mossa dovuta da Twitter perchè non poteva fare altrimenti, ma tutt'altro che contro gli utenti 🙂

    Vi spiego come la vedo.

    L'azienda Twitter, più volte, sarà stata messa sotto pressione per far censurare gli utenti. L'azienda si rifiuta. Allora si scatena la guerra che finisce con un compromesso.

    Il compromesso è cancellare un tweet, un singolo tweet se ho capito bene.

    Ecco, non succede un bel niente 🙂

    Se fosse la censura di una parola nel flusso dei tweet...si, allora dovrebbe scattare una bella rivoluzione.

    Ma un solo tweet...dopo che questo è stato twittato, cioè l'ente deve fare la richiesta e twitter approvare...

    Quindi, se tutto dovesse fermarsi e limitarsi a questo, non ci sarebbe niente di preoccupante, se invece fosse solo il primo bottone che si mette alla cintura per poi stringere sempre di più...ecco...stiamo allerta 🙂

    :ciauz:


  • User

    La mia opinione è analoga a quella di Giorgio, informarsi bene prima di arrabbiarsi 🙂


  • Community Manager

    Metto qui un piccolo estratto con link di quello che pensa Luca (Pandemia)...è sempre un piacere leggerti sul forum gt 🙂

    Twitter ha reso noto in maniera trasparente come d’ora in poi risponderà alle richieste delle autorità dei singoli paesi per censurare singoli messaggi considerati in quel paese illegali. Fino ad oggi Twitter ha già censurato circa 4000 messaggi per rispettare la legge USA sul copyright (DMCA). Pensandoci un attimo, Twitter segue la stessa strada percorsa da Google, ovvero di informare gli utenti delle pressioni dei governi, sia per rispettare la legge (internet non è un mondo a parte), sia per essere trasparente sul proprio comportamento. Come Google, Twitter segnala il sito dove sono raccolti i tweet censurati.

    http://www.pandemia.info/2012/01/28/twitter-censura-e-lingenuita-della-rete.html


  • ModSenior

    Grazie a tutti per aver condiviso la vostra opinione e avermi fatto vedere la notizia a 360°.

    Il bello del condividere è anche questo: dire la propria e capire di aver interpretato male la notizia grazie ai pareri degli altri con tanto di motivazioni valide.

    E' vero quanto scritto da Pandemia sul suo articolo:

    Non si può però pensare che internet sia un mondo a parte, dove le regole non esistono. Chi lo pensa è un ingenuo.

    Ed io un pò ingenua lo sono, non perchè credo che le regole non esistono, ma penso che tutti siano come me, ovvero che scrivano e condividano senza portar danni agli altri.

    Grazie ancora di cuore e buon week end :ciauz:


  • User Attivo

    Allora mi chiedo: come mai tanti articoli in proposito e # simbolici che vanno contro tale operazione?

    Fosse così semplice come sembra essere, perché sarebbe scaturita una così alta protesta? :mmm:


  • Community Manager

    @Beatrice 83 said:

    Fosse così semplice come sembra essere, perché sarebbe scaturita una così alta protesta? :mmm:

    Credo che la risposta a questa frase sia così triste da dire e dura da digerire.

    Nel modo più soft possibile e con una domanda: siamo un popolo di superficiali?

    Spero di sbagliarmi, ma a mio parere, e non vorrei finire in un discorso molto più ampio, quest'epoca sta segnando molto il nostro mondo...spero in una generazione di persone più consapevoli.

    Così non si costruisce un bel niente.

    Sono pessimista, lo so, ma ripeto, spero di sbagliarmi.

    :ciauz:


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Beatrice e buon sabato a tutti.
    Mi permetto di rispondere alle tue domande con dei miei personalissimi pensieri:

    come mai tanti articoli in proposito e # simbolici che vanno contro tale operazione?

    Fosse così semplice come sembra essere, perché sarebbe scaturita una così alta protesta? :?Perché il marcio di internet, se così lo vogliamo chiamare, non sono i colossi e chi per un motivo o per l'altro "censura", ma personalmente ritengo che la grossa fetta sia rappresentata dall'utenza stessa del Web, quella che abusa dello strumento. Si è letto di tutto in giro sul quanto in argomento, ma veramente pochi hanno messo in chiaro la situazione.
    Se un utente medio al massimo legge due o tre articoli sull'argomento (quando va bene), e becca quelli che sparano a zero senza neanche conoscere la realtà delle cose (perché la pagina in più produce più impression e PPC), poi mi sembra normale che ci ritroviamo le TL piene di #TwitterBlackOut e #CensuramiQuesto, che personalmente manderei al rogo. 😉
    Senza parlare poi di quelli che neanche leggono, ma per far Social Retwittano e condividono a spada tratta. E poi ci chiediamo come nascono le rivoluzioni. 😄

    EDIT: Ciao Giorgio :fumato:


  • User Attivo

    Però, proprio per informarsi, gli utenti leggono sul web e ne traggono le conseguenze.

    Io per prima ne ho letti 5-6 in questi giorni e tutti parlano di censura, senza mezzi termini.

    Allora mi chiedo anche se la colpa sia di chi scrive o di chi legge....forse da una parte bisognerebbe urlare meno "Al lupo" e dall'altra sarebbe giusto fare un piccolo sforzo in più e leggere ancora e ancora e ancora 😄


  • Community Manager

    @Samyorn said:

    E poi ci chiediamo come nascono le rivoluzioni. 😄

    Oppure...e poi ci chiediamo come non nascono le rivoluzioni 🙂

    Infatti qui vedo basi infondate e persone pronte a scrivere con superficialità per mille altri fini 🙂

    Ciao Sam :fumato:


  • Consiglio Direttivo

    @Beatrice 83 said:

    ...e leggere ancora e ancora e ancora 😄
    Significa passare le ore alla ricerca della verità e sono pochi quelli disposti a farlo, credo, soprattutto se il "Twitter" del caso non è qualcosa che mi cambia la vita o che non uso per lavoro/passione. 😉


  • Admin

    Oramai Beatrice il web è pieno zeppo di squali che cercano di fare la News e attirare traffico senza badare alla realtà dei fatti...avviene per i grandi giornali !

    Figuriamoci con tutti i piccoli/medio siti che cercano di sopravvivere.


  • User Attivo

    Io mi auguro, dato che la possibile censura avviene a livello nazionale (se ho capito bene), che l'italia riesca a mantenere una linea guida pulita.

    Infatti non saremmo nuovi ad interpretazioni molto personali con il solo scopo di fare piaceri a qualcuno...anche se parliamo di un'azienda molto in vista come twitter, facebook, ecc.

    Ovviamente lo scopriremo solo quando vedremo i primi casi italiani (qualcuno vuole fare un tentativo???? :1:


  • User Attivo

    Credo anch'io - come scriveva qualcuno prima - che il silenzio non porti a nulla, nè improbabili scioperi possano servire (...a meno che qualcuno di voi non venga pagato per twittare: in quel caso vorrei saperne di più :D).

    Con tutto il rispetto, quindi, la questione di Twitter credo vada vista per quello che è: se uno lo usa per linkare materiale pirata, non mi aspetto un trattamento differente da quello che avrebbe Google o qualsiasi altro strumento. La "censura" non sarebbe ideologica in quel caso, ma di mera convenienza per l'azienda. Dipende dalle motivazioni insomma: se ci censurano per via di idee espresse è molto grave.

    Ad esempio leggo che in Francia e Germania sono vietati riferimenti filonazisti, ma detta così è un'affermazione un po' superficiale: davvero non capisco come avvenga il controllo in questi casi se non con un filtro sulle parole (o sbaglio?). Non che uno debba postare roba di quel genere, beninteso, è solo per capire meglio 🙂


  • Super User

    È curioso che l'annuncio della censura selettiva sia arrivata sul blog di twitter proprio il 25 gennaio, a distanza di un anno di quel #Jan25 che ha visto Twitter al centro della rivoluzione d'Egitto.

    Questo di, come altri esempi, dimostrano che le rivoluzioni le fanno le persone, ma gli strumenti possono diventare ottimi alleati per un uso decisamente rivoluzionario rispetto al semplice scopo per cui forse erano stati ideati.

    La comunicazione di Twitter, tra l'altro, arriva in concomitanza con battaglie già in corso sulle norme per il diritto d'autore, come SOPA e PIPA, casi in cui la libertà di espressione è realmente messa in pericolo.

    Ad una lettura superficiale tutta questa concomitanza di fatti ci farebbe preoccupare e non poco. È vero che altrove la censura selettiva avviene già (vedi Google, ma anche Yahoo e Facebook) ma, nel caso di uno strumento così potente e tempestivo come Twitter, viene da pensare che attivisti di certi stati potrebbero davvero vedersi sottrare la libertà di espressione.

    Mentre ragionavo su queste cose mi sono chiesta: "ci sarebbe stata lo stesso una primavera araba se i Tweet fossero stati censurati nei paesi in rivolta?"
    E la risposta che mi sono data è certamente sì, questo perché un popolo che vuole ribellarsi ha molta fantasia, e non è la censura di un Tweet ad arrestarlo...anzi forse ci sarebbe ancora più attenzione mediatica nel caso di censura ingiusta.

    Vi ricordate cosa accadeva in Iran nel 2009 durante le elezioni? Nonostante blocchi a web, sms ecc i tweets degli oppositori del governo facevano il giro del mondo, tramite proxy e mille altre strategie trovate sul momento dalle persone.

    Tra l'altro, spulciando la rete ho trovato quest'articolo che segnala che, per ovviare alle restrizioni di una determinata nazione, basterebbe cambiare le impostazioni della nazione su 'Worldwide', questo permette all'utente di dire a Twitter: 'ehi hai sbagliato ad identificare la mia nazione dall'ip!' O qualcosa del genere...
    Forse non durerà per sempre, ma io confido sempre nella capacità delle persone di raggirare i divieti quando sono stupidi o nocivi.

    La rabbia è comprensibile, ma in questo mondo di leggi, Twitter non è al di sopra della legge...è un'azienda, niente di più né di rivoluzionario.
    Sono invece le persone il vero e unico "strumento" per cambiare il mondo.

    🙂


  • User

    Quello della censura è un argomento che mi è sempre stato molto a cuore, fin da quando a 14 anni andavo in giro per forum lamentandomi delle censure agli anime (cartoni animati giapponesi) in televisione. :rollo:

    Ma Twitter a mio avviso è stato volutamente ambiguo nel diramare la sua nuova policy. E se da una parte mi preoccupo, dall'altra tiro un sospiro di sollievo.

    Con questa nuova policy, si riuscirà ad avere un'altra primavera araba? Probabilmente sì, certo, ma comunque è una politica che non si capisce bene e, a proposito di censura, c'erano dubbi qualche tempo fa che Twitter stesse cercando di censurare il movimento di Occupy Wall Street dai trends (anche se Twitter ha smentito)

    Ma d'altra parte a volte vedo certi Trending Topic che mi fanno passare la voglia di vivere. Qualche giorno fa tra i trends worldwide c'erano #blackpeopleneighbordhood e #whitepeopleinvented: due trending topic incredibilmente razzisti. Qualche tempo fa ricordo un preoccupante #beatyourgirlfriend. Sinceramente se Twitter censurasse certe cose, io mi metterei a cantare la canzone della felicità (mi rendo conto che togliere il topic dai Trends non significa eliminare il problema, ma... ).

    Il problema è trovare il limite, capire nel dettaglio cosa verrà fatto, cosa verrà cancellato e con che motivazioni. Quindi solo il tempo, a mio avviso, ci farà capire qualcosa.