• Super User

    Jump the shark

    Jump the shark è una risorsa fondamentale per gli appassionati dei telefilm americani come me.

    Il "salto della squalo" è un termine tecnico che sta ad indicare il punto di massimo splendore (quanto ad ascolti ed interesse) per un telefilm. Superato quel punto gli ascolti calano e il telefilm si trascinerà di puntata in puntata sino alla sua naturale conclusione. Perchè questa locuzione? La risposta è semplice, trae origine dalla puntata di Happy Days in cui Fonzie salta lo squalo con gli sci nautici.

    Ma perchè vi dico ciò? La risposta è altrettanto semplice. Quando si può dire che un sito è arrivato al "salto dello squalo" sia dal punto di vista della tecnologia con cui è realizzato che dell'aspetto della comunicazione? Mi piacerebbe molto discuterne più a livello pratico che teorico, senza alcuna considerazione della teoria del ciclo di vita del sito web di cui si occupa anche la nuova ISO/IEC 23026.

    Per appronfondire:
    http://www.tvblog.it/post/59/jump-the-shark
    http://en.wikipedia.org/wiki/Jumping_the_shark
    http://www.wordspy.com/words/jumptheshark.asp


  • Community Manager

    Ma il 99% dei siti web non ha una fine 🙂

    Secondo me non esiste, anche perchè attualmente il web è in crescita ed i siti web, al contrario dei telefilm, possono espandersi in più settori e ricevono traffico nuovo di continuo dai motori di ricerca....

    Non mi sembra applicabile, imho 🙂


  • Community Manager

    Ci ho ragionato su, ho sbagliato, quello che ho detto (che non è applicabile) è completamente errato.

    Ero partito bene con la premessa il 99% dei siti 😄

    Infatti quell'1% questa teoria è applicabile. Sarebbe quindi costruttivo individuare tipologie di siti.

    Ma più che di siti parlerei di landing page:

    • particolare landing per Natale 2006
    • landing per la legge che sta per uscire
    • landing per bando di concorso che scade

    e via dicendo...:)


  • Super User

    🙂


  • Super User

    Amplio la questione... 🙂

    Ottimo il discorso landing, ci dobbiamo ragionare!

    Forse la metafora dei telefilm non è perfettamente adattabile al sito web.
    Io intendevo dire anche "quando arriva il momento di un redesign di un sito web", in pratica con il redesign "muore" un progetto e se ne fa strada un altro con un nuovo ciclo di vita...


  • Super User

    beh è come il **ciclo di vita di un prodotto **no?

    quelle cose delle mucche che portano soldi (cash cows)...
    (ahh i miei ricordi del manuale di marketing vacillano)
    e che poi si trasformano in bidoni. e c'è un punto in cui c'è la svolta ovviamente (l'episodio dello squalo di Fonzie.. a proposito ma qual'è?? io non l'ho mai visto!!!)

    a quel punto puoi :
    rilanciare il prodotto con un restyling, riposizionarlo, presentarlo a nuovi clienti/mercati (banalmente tradurre il sito in altre lingue), puoi espanderlo in varianti e differenzazioni vari (= minisiti) o altro.. oppure chiudi tutto e apri un nuovo progetto. e quello è morto.

    credo che un sito muoia soprattutto quando è legato a un evento specifico, ma anche in quel caso si potrebbe obiettare.. se è un evento ricorsivo. avere info sulle edizioni precedenti può essere prezioso. infine il sito puo' tornare a rivivere in occasione di rilancio, revival o altro, un po' come quando si festeggiano gli anniversari del lancio dei telefilm e pur a distanza di 30 anni le repliche di happy days o di saranno famosi, ottengono share altissimi.

    🙂


  • Super User

    @nelli said:

    beh è come il **ciclo di vita di un prodotto **no?

    quelle cose delle mucche che portano soldi (cash cows)...

    🙂

    Forse erano le mucche da latte???

    Comunque, secondo me il ciclo di vita di un sito web è legatao a due concettti di età: l'età del gestore e l'età della tecnologia.

    Il secondo punto è chiaro: è normale che quando hanno inventato i linguaggi asp e php ecc.. il semplice sito html ha dovuto essere ripensato per sfruttare tutte le potenzialità di queste nuove tecnologie... e di conseguenza, un sito va ripensato ogni volta che ci sono importanti innovazioni tecnologiche (molti hanno fatto il salto dall'html al flash.... a prescindere dalle ragioni, molti hanno fatto una cavolata..)

    il secondo punto è quello che secondo me influisce di più sul successo di un sito nel tempo: la capacità di chi lo gestisce di stare al passo con la richiesta del mercato. Questo punto può sembrare ovvio ma non lo è: molti si sentono arrivati nel momento in cui raggiungono un grance pubblico, trascurando che il mantenimento del successo, nel web mutevole e affamato di novità, è la cosa più difficile da portare avanti...

    Forse per il web più che il salto dello squalo, che in effetti potrebbe non esserci essendo un sito un qualcosa che potrebbe durare in eterno, potremmo considerare il punto di rottura in cui il sito se non si sveglia cade nel dimenticatoio...

    Citerei Altavista a questo proposito: loro sono rimasti al palo mentre la tecnologia e la mentalità attorno a loro cambiava, e da motore più utilizzato sono diventati una succursale di gg.. :D:D:D

    ps: il ciclo di vita del prodotto considera anche il concetto di moda, forse è il concetto che meglio potrebbe adattarsi ad un sito web che faccia cambiamenti nel tempo per riconquistare di volta in volta il proprio pubblico.. 😄


  • User

    buongiorno a tutti.

    jump the shark, interessante.

    ma sarebbe importante definire lo shark, perche se si tratta di un prodotto, di un servizio, di un evento o della stessa azienda abbiamo dei cicli di vita molto diversi...non credete??

    a livello teorico potremmo definire che:
    ogni oggetto che si trovi nella sua quinta ed ultima fase, il declino, o si rinnova o altrimenti scompare ( mi sa che l'ha detto qualcun'altro...eehheheheh).

    in ogni caso, che sia un restyling o un nuovo oggetto del desiderio si dovrà effettuare un rinnovamento del sistema di comunicazione utilizzato.
    nel nostro caso, il sito relativo, visto che siamo sul web.

    ora, che il canale sia l'unico di comunicazione aziendale, o che faccia parte del media.mix aziendale, penso che debba cmq seguirlo, e non esserne autonomo.
    penso che ognuno di noi voglia in qualche maniera, qualsiasi sia il canale di comunicazione utilizzato, comunicare chi siamo, quindi il brand.
    non mi pare che giorgio abbia scritto solo "forum", se non sbaglio c'è un fantastico GT all'inizio e nel GT, a parte le iniziali del nome e cognome (almeno credo sia cosi) c'è anche rappresentato cosa è questo forum e come vuole dare il servizio, e quando e a chi.
    la prima volta che l'ho letto ho pensato: forte GT, come le autovetture GT, ergo: velocità, sicurezza, vincenti.etc etc.

    penso quindi che il ciclo di vita di un sito debba seguire il ciclo di vita del suo oggetto e fare parte integrante del marketing mix aziendale.
    sia che si tratti di una piccola o di una grande azeinda.
    e può anche capitare che, ove non ci sia, lo determini (sopratutto per le piccole e le medie, una grande occasione non facile da comunicare ovviamente all'imprnditore).
    la forza del Web, un cliente a tu per tu con se stesso e con i propri desideri. non esiste un mezzo di comunicazione cosi complesso e cosi potente attualmente.
    ma la potenza, proprio quella da Gt, è nulla senza controllo...ehehehehehhehehe diceva la pirelli:-)))

    ciao;)