• Super User

    Il business model del "doppio cliente"

    Premetto che l'argomento è abbastanza scontato ma ogni tanto una ripassatina fa bene a tutti 😄

    Cominciamo da un esempio:

    prendiemo in considerazione 3 siti di successo a caso

    • Google
    • Forum GT 😄
    • alice.itSI tratta di 3 siti abbastanza diversi: Il primo è un motore di ricerca, il secondo lo conosciamo 🙂 , il terzo è un portale generalista.

    Questi 3 siti di successo utilizzano secondo me un modello di business tuttosommato simile. Potremmo dividere il loro target (qualunque esso sia) in due principali gruppi:

    • chi paga (cliente)
    • chi non paga (visitatore/utente....)Potremmo chiamarli in altri modi ma in questo momento mi piace così.

    Ritengo che il successo di questi siti risieda nella stretegia finalizzata alla **cura del visitatore (chi non paga) **come se fosse un vero e proprio cliente... anzi più importante.

    Voi penserete:"bravo...hai scoperto l'america"....
    ....probabilmente ho scoperto l'italia! in Italia a parte rari esempi di portali gestiti da professionisti esiste ancora la mentalità di traslare le attività dall'offline all'online come se fosse il trasloco di casa.....così come sono 😄

    In prima linea ci sono centinaia di testate giornalistiche.... quelle lungimiranti si sono adeguate... ma le altre pensano di poter vendere il quotidiano online? :lol:

    Credo fermamente che il successo dei progetti online, di qualunque genere, possa bene abbinarsi al "modello di business dei due clienti". Cercate sempre di progettare il massimo grado di interazione con tutti gli attori del vostro sito... cercate sempre di fidelizzare chi non vi dà una lira.... in molti casi è il vostro vero patrimonio.

    Non ci vuole un genio per comprendere il motivo per cui Google è Grande!
    Si è fatto voler bene... restituiva i migliori risultati... ed ha sempre adottato slogan del tipo:"non essere cattivo"... dalla sua nascita utilizza strategie non convenzionali... non è piu solo un motore... è un punto di riferimento...

    ... ed i suoi utenti (quelli che non gli danno una lira...almeno direttamente) sono il suo maggior patrimonio.... e cerca di curarli come veri e propri clienti

    E tu stai curando quelli che non ti danno una lira? io ci rifletterei 🙂


  • Super User

    nel vostro settore nessuno lavora in questo modo? in tal caso fatelo subito!

    Sarebbe anche una buona idea applicare questo banale 🙂 modello ai progetti web locali 😉


  • Super User

    Quoto al 100%


  • User Attivo

    Ciao, si la riflessione è corretta ma dobbiamo distinguere da caso a caso...non è che adesso un'agenzia di viaggi può regalare i viaggi no? Ovvio che se apro un sito web di viaggi e li regalo, creo traffico immenso nel giro di due giorni...ma vado fallito il giorno dopo...


  • Super User

    Immaginavo di aver male espresso il mio pensiero e me l'hai giustamente confermato 🙂 ...

    Ovviamente entrando nel merito di specifici settori sorgono differenti problemi. Certo che l'agenzia non potrà mai (forse) regalare i viaggi.... ciò non vuol dire però che non possa offrire altri servizi gratuiti...dove per servizi gratuti potrei intendere anche una particolare modalità di ricerca, o altri nuovi servizi utili che innescano l'arma segreta (neanche tanto) del marketing: l'implacabile passaparola.... cosa è un sito di viaggi senza il suo traffico? perchè ne scelgo uno piuttosto che un altro?...

    Tutte le difficoltà sorgono soprattutto quando traslochiamo l'attività da offline ad online così com'è.... senza tenere in considerazione il fatto che online la stessa attività può avvalersi di nuove potenzialità che non avrebbe mai immaginato e considerato lavorando in maniera tradizionale.


  • User Attivo

    Si, concordo...e ho capito bene cosa volevi dire :-), però dal punto di vista aziendale, come dici anche tu, bisogna scegliere bene che tipo di servizi possiamo regalare...o meglio, quanto questo regalo costa all'azienda?

    Il regalo gratis ha poi un certo rientro effettivo?

    Un agenzia di viaggio come potrebbe ad esempio applicare questa strategia, sicuramente corretta?

    Sai il fatto è che ormai la gente cerca sempre sui soliti big, opodo, expedia...una piccola agenzia che si lancia sul web...che probabilità ha di competere, anche investendo in uno strumento alternativo?

    La cosa che cercano i navigatori sono le offerte a prezzi più bassi, un piccolo come può competere? Davvero toccherebbe regalare i viaggi...eheh...

    Analizzando questo esempio quindi, se dovessi pensare ad un sistema, ripeto, sicuramente corretto, per diversificare il business dell'agenzia on line a che servizi potrei mirare che la stragrande offerta di viaggi di expedia non batta all'istante?

    Personalizzo il tuo viaggio gratis?
    Con ogni viaggio che prendi da me ti regalo una scheda telefonica internazionale per chiamare a casa gratis?

    Sono valori abbastanza convincenti o secondo te, una piccola azienda si troverebbe di fronte a grandi investimenti per realizzare un qualcosa di davvero funzionale?


  • Super User

    [quote=ideasnextdoor;255989]>
    Si, concordo...e ho capito bene cosa volevi dire :-), però dal punto di vista aziendale, come dici anche tu, bisogna scegliere bene che tipo di servizi possiamo regalare...o meglio, quanto questo regalo costa all'azienda?

    Il regalo gratis ha poi un certo rientro effettivo?

    Un agenzia di viaggio come potrebbe ad esempio applicare questa strategia, sicuramente corretta?

    Qual'è il target dell'agenzia (vende pacchetti di una precisa località?)

    Sai il fatto è che ormai la gente cerca sempre sui soliti big, opodo, expedia...una piccola agenzia che si lancia sul web...che probabilità ha di competere, anche investendo in uno strumento alternativo?

    Sei proprio convinto? Io non ho mai utilizzato nessuno di quei 3 🙂

    La cosa che cercano i navigatori sono le offerte a prezzi più bassi, un piccolo come può competere? Davvero toccherebbe regalare i viaggi...eheh...

    Ti dico cosa faccio quando cerco un viaggio:

    DOvessi cercare un viaggio di piacere il prezzo probabilmente non sarebbe l'unica discriminante. Vorrei vedere i luoghi, vorrei vedere le spiagge, vorrei poter parlare con qualcuno del posto, vorrei poter vedere dei commenti, vorrei poter avere una efficace cartina da stampare e portarmi in viaggio dove sono segnate le spiagge piu limpide 🙂 ... vorrei un sacco di cose... (sarò l'unico?...non so)

    Se invece viaggio per lavoro il discorso cambia. Il prezzo diventa importante. Del posto dove vado potrebbe non fregarmene niente dato che non avrò il tempo di andare a fare il bagnetto (ragazzi sto pensando all'estate...un altro pò e ci siamo 😄 )....

    Quindi, tornando a noi, io come persona singola sono già abbastanza complessa e cerco diverse cose in diversi momenti in diverse occasioni...eppure stiamo parlando solo di viaggi 🙂

    Analizzando questo esempio quindi, se dovessi pensare ad un sistema, ripeto, sicuramente corretto, per diversificare il business dell'agenzia on line a che servizi potrei mirare che la stragrande offerta di viaggi di expedia non batta all'istante?

    Personalizzo il tuo viaggio gratis?
    Con ogni viaggio che prendi da me ti regalo una scheda telefonica internazionale per chiamare a casa gratis?

    Sono valori abbastanza convincenti o secondo te, una piccola azienda si troverebbe di fronte a grandi investimenti per realizzare un qualcosa di davvero funzionale?

    Io ovviamente la risposta non la ho... ci vorrebbe un bel pò di tempo per rifletterci... se fosse banale probabilmente già in molti ci starebbero pensando.

    Però sul "fattore prezzo e stop" non mi trovi convintissimo. Quando l'unica discriminante rimane il prezzo diventa davvero difficile lavorare in qualunque settore.


  • Super User

    @ideasnextdoor said:

    Si, concordo...e ho capito bene cosa volevi dire :-), però dal punto di vista aziendale, come dici anche tu, bisogna scegliere bene che tipo di servizi possiamo regalare...o meglio, quanto questo regalo costa all'azienda?

    La prima cosa da decidere è: che tipo di posizionamento (di marketing intendo, non MDR) vuole avere questa azienda?

    Se ha i suoi viaggi da proporre e fine, una possibile soluzione può essere anche semplicemente il comparire in uno o più portali di settore.
    Se ha obiettivi più ambiziosi... allora il discorso cambia (non possono mica essere tutti player del mercato 😉 ).

    @ideasnextdoor said:

    Il regalo gratis ha poi un certo rientro effettivo?

    Si se inserito in un modello di business
    No se buttato lì senza una logica precisa

    Il gratis come modello di business mica lo abbiamo inventato noi su internet.
    A parte i classici "prova il prodotto gratis" che puoi trovare nei supermercati, o nelle domeniche dedicate nei concessionari, o il giorno di apertura di un'attività, esistono da sempre le "risorse gratis" nelle attività imprenditoriali.

    Esempi?
    I primi che mi vengono in mente sono i bar: spesso puoi vedere la pay TV gratis, giocare a carte gratis... in molti pub ci sono, gratis, i giochi di società.
    In molte agenzie matrimoniali il gentil sesso viene inserito gratis.
    In molti ipermercati c'è una bacheca degli annunci gratis...

    ...e potrei andare avanti all'infinito.

    @ideasnextdoor said:

    Un agenzia di viaggio come potrebbe ad esempio applicare questa strategia, sicuramente corretta?

    Si, le agenzie viaggio non sono il mio settore 😉 ma penso si potrebbe ad esempio (magari lo fanno già tutti, o non è nello specifico il servizio giusto) dare la possibilità all'utente di inviare cartoline dal sito mentre è in vacanza, tenere un "diario di viaggio", pubblicare le sue foto .....

    Il gratis non deve per forza essere costoso, ma deve attrarre le persone, fidelizzarle.

    @ideasnextdoor said:

    Sai il fatto è che ormai la gente cerca sempre sui soliti big, opodo, expedia...una piccola agenzia che si lancia sul web...che probabilità ha di competere, anche investendo in uno strumento alternativo?

    Internet è mondo reale.
    Una piccola società che vuole produrre automobili, "che probabilità ha di competere, anche investendo in uno strumento alternativo?"

    Questo passaggio, da internet per tutti, ad internet e grosse società, da una parte è triste, dall'altra testimonia che il web sta diventando maturo: una realtà solida ed in grado di fare veri fatturati.

    Il mio non è un giudizio di merito (meglio prima o meglio adesso), ma un'analisi da un punto di vista marketing:
    Una società fino a che punto investirebbe su web se, da un momento all'altro, chiunque può vanificare i suoi investimenti?
    Non credi che un'economia, per potersi dire solida, debba essere in grado di dare alcune garanzie di base agli investitori?


  • Super User

    Ah dimenticavo ideas, dovessi trovare un aggettivo per identificare quei portali da te segnalati certamente ti direi che sono freddi.

    Quando vendi viaggi, specie se di piacere, vendi emozioni... almeno posso affermare che per me è certamente così 🙂


  • Super User

    @Stefano said:

    Si, le agenzie viaggio non sono il mio settore 😉 ma penso si potrebbe ad esempio (magari lo fanno già tutti, o non è nello specifico il servizio giusto) dare la possibilità all'utente di inviare cartoline dal sito mentre è in vacanza, tenere un "diario di viaggio", pubblicare le sue foto .....

    Il gratis non deve per forza essere costoso, ma deve attrarre le persone, fidelizzarle.

    ottimo Stefano 😄 è questo il valore aggiunto!!!! ci stiamo avvicinando velocemente 😉

    Sul web è possibile creare interazione con gli utenti a bassissimo costo... questa interazione però potrebbe essere percepita dagli stessi utenti come un vero e proprio regalo.
    Il valore di qualcosa che a noi potrebbe sembrare banale (perchè non costa) in alcuni casi può esser percepito meglio di uno sconto secondo me....

    Se volete possiamo allargarci anche ad altri settori... questa discussione mi sta appassionando 🙂 (senza togliere nulla a quella sui portali locali 😄 )


  • Super User

    @alexs2k said:

    Sul web è possibile creare interazione con gli utenti a bassissimo costo... questa interazione però potrebbe essere percepita dagli stessi utenti come un vero e proprio regalo.
    Il valore di qualcosa che a noi potrebbe sembrare banale (perchè non costa) in alcuni casi può esser percepito meglio di uno sconto secondo me....

    Uno sconto influisce sull'acquisto compulsivo, non porta ad una fidelizzazione... per farlo deve contenere emozioni, umanità.


  • Super User

    Dire che viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda è il minimo 🙂


  • User Attivo

    @alexs2k said:

    Ah dimenticavo ideas, dovessi trovare un aggettivo per identificare quei portali da te segnalati certamente ti direi che sono freddi.

    Quando vendi viaggi, specie se di piacere, vendi emozioni... almeno posso affermare che per me è certamente così 🙂

    Si, concordo...ti quoto.


  • User Attivo

    Si si, viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda e anche io la penso così...solo che so per esperienza che la fidelizzazione porta grandi investimenti, almeno iniziali...e quindi, non tutti posso permettersi di approcciare così facilmente determinate soluzioni.


  • Super User

    doppio cliente? forse anche di più.....

    che dici? per esempio nel mio caso almeno 5/6 sono i soggetti a cui mi rivolgo...


  • Super User

    @ideasnextdoor said:

    Si si, viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda e anche io la penso così...solo che so per esperienza che la fidelizzazione porta grandi investimenti, almeno iniziali...e quindi, non tutti posso permettersi di approcciare così facilmente determinate soluzioni.

    Dipende....

    Esistono molte forme più o meno "dispendiose" di fidelizzazione, ma spesso è più una questione di tempo che soldi.


  • Super User

    Credo che oggi l'interazione rappresenti il più interessante ed efficace strumento di fidelizzazione... guardatevi intorno


  • Super User

    il fattore cruciale è comunque far convivere interazione con autorevolezza del sito o della community


  • Super User

    Si condivido, però credo sia più un problema di gestione e/o linea editoriale...


  • Super User

    cioè, sviluppa... 😉