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    I Master in Marketing Non-Convenzionale

    I MASTER NON-CONVENZIONALE ? Sono aperte le iscrizioni dei 20 Studenti/Guerriglieri!
    **
    Sono ufficialmente aperte le iscrizioni** al I Master in Marketing Non-Convenzionale che si terrà a partire da maggio presso Accademia di Comunicazione a Milano.

    Vi rimando il link a NinjaMarketing.

    Cosa ne pensate?


  • User Attivo

    Ciao Giorgio, per restare nel tema...non convenzionale...credo che sia, per dirla in termini pratici, un pò ridicolata...

    Sicuramente i docenti saranno di tutto rispetto e non metto e lungi da me farlo, in dubbio la professionalità del corso, ecc..ecc..ecc..

    Mi riferisco al fatto che il marketing non convenzionale, come ho scritto anche sul mio blog, sta diventando convenzionale...Proprio perchè va di moda.

    Il marketing non convenzionale, in realtà non è altro che il vero vecchio modo di fare pubblicità. Farsi ricordare, far parlare di se, non restare nel buio.

    Ovviamente i tempi cambiano e cambia anche modo di farsi notare, il marketing non-convenzionale è la risposta alle esigenze di comunicazione per catturare l'attezione nel 2007...attraverso idee originali e in qualche caso, geniali.

    Si può insegnare essere originali, creativi e geniali? Insegnarlo vorrebbe dire far diventare il così detto, marketing non convenzionale, del tutto convenzionale...e quindi, non catturerebbe più l'attenzione del pubblico.

    Mi ricordo quando arrivai anni fa in Italia, non avevo mai visto i cartelloni pubblicitari 3x6 e mi sembravano una cosa stranissima, tutti quei cartelli sulle strade che coprono la vista sulle cose circostanti e non potevo fare a meno di vederli e guardarli...oggi che ce ne sono molti di più...non li vedo nemmeno.

    Semplicemente una cosa per me non convenzionale è diventata invisibile.

    Si, magari si può insegnare il concetto di base del metodo di ragionare fuori dal comune...ma da li a voler fare un corso sul marketing non convenzionale...secondo me, il solo fatto di voler fare un corso...quindi stabilire delle regole (convenzionali) per una cosa assolutamente non convenzionale, quindi, senza regole...è un controsenso e un fallimento diretto (in quanto al risultato).

    Va beh che è la moda del momento ma per essere non convenzionali, bisogna andare contro corrente e creare le tendenze, on seguirle. La pubblicità non convenziona colpisce perchè è una cosa nuova, mai fatta prima, geniale...quindi, è irripetibile. Altrimenti non avrebbe lo stesso effetto.

    Il corso può essere interessante giusto per poter fare quattro chiacchiere con i professionisti del settore e scambiare pareri e idee, per quello si che ne varrebbe la pena di parteciparci...ma non per altro, credo.

    Tu che ne pensi?


  • User Newbie

    Io la penso diversamente.

    Marketing Non Convenzionale
    originali, creativi e geniali ma non solo!

    E' un Marketing Alternativo che si adatta al mutamento culturale.
    Come sostiene ideasnextdoor nell'utilizzo eccessivo essa nel tempo diverrà convenzionale -ma che c'è di male?-, nasceranno quindi nuove esigenze e nuovi spazi si apriranno per il Non Convenzionale.
    Penso che una formazione del genere sia necessaria se si vuole creare qualcosa di originale. Inoltre, in un corso del genere mi aspetterei più approccio teorico e metodi di previsione dei risultati che pratico (di Case - Internet è più che fornito).

    Karl


  • Super User

    @ideasnextdoor said:

    Si può insegnare essere originali, creativi e geniali? Insegnarlo vorrebbe dire far diventare il così detto, marketing non convenzionale, del tutto convenzionale...e quindi, non catturerebbe più l'attenzione del pubblico.
    Ciao ideasnextdoor,

    ti risponderò non da marketer, ma da psicologo.

    La creatività è la capacità di trovare soluzioni nuove a problemi vecchi: la creatività, come processo per generare nuove idee, è una materia che comprende un insieme di tecniche, che essendo TECNICHE, sono acquisibili (con risultati diversi) da tutti.

    Insegnare la crestività è tutto fuorché una novità: ci sono (da decenni) corsi e ricerche scientifiche.

    Una delle tecniche più famose (ma non particolarmente efficace) è quella del brainstorming http://it.wikipedia.org/wiki/Brainstorming
    Un secondo esempio è quello del pensiero laterale http://it.wikipedia.org/wiki/Pensiero_laterale

    Di esempi ce ne sono tanti ed anche famosi: per esempio Hubert Jaoui è un consulente che lavora per diverse aziende (fiat, loreal ...), le quali lo pagano NON perché lui abbia idee, ma perché insegna loro tecniche di creatività, e li guida nel processo creativo.

    Quindi la risposta è: SI, si può insegnare a diventare più efficaci nell'avere nuove idee, e questo è tutto fuorché standardizzazione.


  • User Attivo

    Ciao Stefano, ...il brainstorming non è una tecnica per insegnare la creatività ma è una tecnica utilizzate nelle agenzie di pubblicità (per lo più) per tirare fuori il meglio da persone già creative di loro..partendo appunto...da idee... Sicuramente, come ho scritto in alri post, può essere applicata anche per far andare la nostra mente "oltre" e quindi indirizzarci verso soluzioni alle quali non avremmo pensato...

    ...ma di base resta un processo creativo, un processo che può essere chiamato volgarmente "scambio di opinioni" finchè non esce fuori l'idea che si stava cercando.

    A mio avviso è però una cosa molto diversa dal insegnare la creatività.

    In quanto all'interessante tema del pensiero laterale potrei dire che non tutti hanno la capacità di essere logici e quindi di guardare le cose in maniera diversa. Le persone in genere sono poco flessibili per ragionare fuori dagli schemi.

    Come dice il testo che hai segnalato:"...si intende una modalità di risoluzione di problemi logici che prevede un approccio indiretto ovvero l'osservazione del problema da diverse angolazioni"...non tutti hanno questa capacità,altrimenti saremmo tutti Kevin Saatchi e compagnia bella.

    Posso essere daccordo che si possa insegnare ad avere un approccio migliore verso la creatività, quindi diventare più efficaci, come dici tu, ad avere nuove idee...ma da qui ad insegnare come essere creativi e avere idee nuove ed originali...beh...concorderai con me che ci vuole una determinata predisposizione naturale...

    ...altrimenti si potrebbe ensegnare ad essere geni della pubblicità...

    Forse potrei riformulare il mio punto di vista: è vero, si può insegnare come tirare fuori idee, ma non è detto, che una volta insegnato, le persone siano ingrado di tirarle fuori, questo secondo me, è un fattore puramente innato.

    Tu dici che esistono delle tecniche, bene, esistono anche le formule matematiche, teoricamente acquisibili da tutti...ahimè...non tutti possono essere dei geni della matematica.

    Non mi fraintendere, non voglio contraddirti o polemizzare, dico solo che la creatività è una cosa innata e non può essere insegnata realmente. Puoi insegnare il giusto approccio ma non la creatività in se stessa in quanto spesso è solo questione di intuizione e di genialità nel vedere le cose da un punto di vista diverso.


  • User Attivo

    @ideasnextdoor said:

    Tu dici che esistono delle tecniche, bene, esistono anche le formule matematiche, teoricamente acquisibili da tutti...ahimè...non tutti possono essere dei geni della matematica.

    Secondo me bisogna fare attenzione al livello del quale stiamo parlando.

    Perché mettere sullo stesso piano due aspetti come il genio e la tecnica può essere controproducente.

    A chi si rivolge il corso in questione? Sicuramente non a chi è un genio creativo (che molto probabilmente trova altri modi che non frequentare un master :2: ma a persone normali.

    In questo contesto fornire tecniche e metodologie per imparare ad utilizzare creatività nel marketing, se fatto bene (e sarebbe un altro intero capitolo a parte da aprire), può essere molto utile.

    Di Saatchi forse ne nasce uno ogni tanto, ma al tempo stesso non mi pare che tutto il marketing e la pubblicità del mondo siano gestiti da lui 😉

    Esiste anche il pubblicitario che fa i cartelloni a San Bartolomeo (frazione di Reggio Emilia, dove vivono i miei :D) che comunque trarrebbe molto giovamento imparando determinate metodologie.

    E di sicuro dopo sarà meglio di prima. Non ti basta?


  • User Attivo

    A chi si rivolge il corso in questione? Sicuramente non a chi è un genio creativo (che molto probabilmente trova altri modi che non frequentare un master :2: ma a persone normali.

    sono pienamente d'accordo.

    Sono andato ad una loro lezione (purtroppo solo qualche ora) ed è stata molto interessante (per me che sto studiando economia).
    Probabilmente quella lezione sarebbe stata noiosa per un esperto di marketing, perchè fondamentalmente parlava di cose che ho già notato e alle quali ho pensato da solo.

    D'altra parte, la differenza tra il corso di marketing e quella lezione è netta, in termini di contenuti: loro parlano di quello che si fa adesso, il corso di marketing parla di quello che si faceva qualche anno fa.


  • User Attivo

    Concordo con PierNicola.

    Infatti non mi fraintendete, il corso, come ho detto io stesso, sarà sicuramente interessantissimo e a dire il vero ci volevo andare per curiosità (non si smette mai di imparare).

    La questione che volevo affrontare è stata, credo, capita bene da PierNicola.


  • Super User

    @ideasnextdoor said:

    Ciao Stefano, ...il brainstorming non è una tecnica per insegnare la creatività ma è una tecnica utilizzate nelle agenzie di pubblicità (per lo più) per tirare fuori il meglio da persone già creative di loro..partendo appunto...da idee...

    Ciao ideasnextdoor,

    il discorso sulla creatività è lungo e complesso, e su certe cose anche controverso.... su certe cose, ma non su tutte.

    Sulla creatività sono state fatte tantissime ricerche scientifiche, paragonando anche il cosiddetto "genio" con le persone "normali".

    E' difficile parlare di queste cose, è realmente complesso perché praticamente tutti i risultati sperimentali portano a conclusioni (univoche tra di loro) ma molto diverse da quello che normalmente si pensa.... e quindi facilmente nascono discussioni, prese di posizioni aprioristiche, flame, ecc.

    Mi ricordo che, al secondo anno di università, avevo fatto un (banalissimo) software che si inventava (creava) dei nomi di persona rispettando le principali regole della grammatica italiana...
    Lo dissi ad alcuni miei compagni di corso, i quali, disgustati mi risposero che non era possibile.

    Come non è possibile?, non puoi dirmi che è impossibile fare una cosa che ho già fatto e che sono in grado di farti vedere in ogni momento!!!

    Non voglio dire che "se è possibile insegnare ad un commodore 64 ad inventare cose significa che....", ma credimi quando ti dico che esistono una serie di tecniche (insegnabili a tutti) che permettono (a tutti) di creare nuove idee originali, che tu abbia una "base" creativa o meno.

    @ideasnextdoor said:

    ...ma di base resta un processo creativo, un processo che può essere chiamato volgarmente "scambio di opinioni" finchè non esce fuori l'idea che si stava cercando.

    A mio avviso è però una cosa molto diversa dal insegnare la creatività.
    Questi sono discorsi simili a quelli che si fanno con i "grandi": grande pittore, grande scrittore, grande regista.... ma nello stesso ci si dimentica che tutti i "grandi" hanno uno "stile" molto ben definito.....

    Ma cosa significa Stile?
    Che cavolo è questo Stile?

    Detto in modo grezzo: se è riconoscibile lo stile di qualcuno, significa che nelle sue opere c'è un "marchio", un "tratto caratteristico", delle "costanti", ovvero qualcosa che si ripete sempre uguale!

    Sostanzialmente quello che voglio dire è che "essere creativi" significa tante cose, tra cui avere una o più strategie per creare:
    Se io utilizzo sempre la stessa "strategia" per creare otterrò un risultato che avrà delle costanti (lo stile?).
    Se io utilizzo delle strategie per creare (che ne sia cosciente o meno), queste rimangono strategie, e come tali "osservabili", "studiabili" ed "insegnabili".

    Ti sottolineo: di libri sull'argomento ne esistono tantissimi, di ricerche pure, di corsi anche.


  • User Attivo

    Come si legge nello scopo del corso:

    "L?obiettivo formativo del Master è quello di costruire un profilo professionale capace di intuire e gestire i mutamenti della società fluida in cui siamo immersi, attraverso un approccio metodologico innovativo che coniughi sensibilità creativa e strategia, partendo delle singole esperienze/attitudini degli studenti.".

    Per marketing NON CONVENZIONALE secondo me non si intende un tipo di marketing che or ora è innovatio, creativo ed efficace, ma si intende un tipo di marketing DINAMICO. Il corso, presumo partendo da basi teoriche tradizionali, vuole però "aprire la mente" degli studenti in modo da adeguarsi di volta in volta ai mutamenti del mercato e della sociteà per essere i primi ad arrivare alla soluzione geniale.

    A volte secondo me non conta essere dei "geni" per avere successo, ma essere i primi a rendere di una cosa banale la soluzione per un problema o un bisogno.

    Tanto per fare un esempio, chi inventò la coca-cola la pensò come medicina: chi la rese famosa fu chi pensò che potesse essere una bevanda.


  • User Attivo

    @Stefano said:

    Ciao ideasnextdoor,

    il discorso sulla creatività è lungo e complesso, e su certe cose anche controverso.... su certe cose, ma non su tutte.

    Sulla creatività sono state fatte tantissime ricerche scientifiche, paragonando anche il cosiddetto "genio" con le persone "normali".

    E' difficile parlare di queste cose, è realmente complesso perché praticamente tutti i risultati sperimentali portano a conclusioni (univoche tra di loro) ma molto diverse da quello che normalmente si pensa.... e quindi facilmente nascono discussioni, prese di posizioni aprioristiche, flame, ecc.

    Mi ricordo che, al secondo anno di università, avevo fatto un (banalissimo) software che si inventava (creava) dei nomi di persona rispettando le principali regole della grammatica italiana...
    Lo dissi ad alcuni miei compagni di corso, i quali, disgustati mi risposero che non era possibile.

    Come non è possibile?, non puoi dirmi che è impossibile fare una cosa che ho già fatto e che sono in grado di farti vedere in ogni momento!!!

    Non voglio dire che "se è possibile insegnare ad un commodore 64 ad inventare cose significa che....", ma credimi quando ti dico che esistono una serie di tecniche (insegnabili a tutti) che permettono (a tutti) di creare nuove idee originali, che tu abbia una "base" creativa o meno.

    Questi sono discorsi simili a quelli che si fanno con i "grandi": grande pittore, grande scrittore, grande regista.... ma nello stesso ci si dimentica che tutti i "grandi" hanno uno "stile" molto ben definito.....

    Ma cosa significa Stile?
    Che cavolo è questo Stile?

    Detto in modo grezzo: se è riconoscibile lo stile di qualcuno, significa che nelle sue opere c'è un "marchio", un "tratto caratteristico", delle "costanti", ovvero qualcosa che si ripete sempre uguale!

    Sostanzialmente quello che voglio dire è che "essere creativi" significa tante cose, tra cui avere una o più strategie per creare:
    Se io utilizzo sempre la stessa "strategia" per creare otterrò un risultato che avrà delle costanti (lo stile?).
    Se io utilizzo delle strategie per creare (che ne sia cosciente o meno), queste rimangono strategie, e come tali "osservabili", "studiabili" ed "insegnabili".

    Ti sottolineo: di libri sull'argomento ne esistono tantissimi, di ricerche pure, di corsi anche.

    Si, visto dal tuo punto di vista, posso essere daccordo...ovviamente come dici tu ci sono prese di posizioni...:ciauz:


  • Super User

    Tornando in topic:

    se qualcuno domani va all'appuntamento (http://www.hdemia.it/news/view_news.php?id=1565), sarebbe bello che facesse un resoconto qui nel forum.