Colui che pur professando una religione non appartiene al suo clero.
Il termine laico viene dal greco ??????, laikós - uno del popolo, dalla radice ????, laós - popolo.
Il termine ebbe in origine un uso solo religioso riferendosi ai fedeli di una religione.
Veniva usato e viene usato tuttora per indicare colui che, pur professando un dato culto, non è appartenente alla gerarchia del suo clero.
L'insieme dei fedeli laici è detto laicato.
Il termine laico nell'uso attuale significa "aconfessionale", ossia colui che è slegato da qualsiasi autorità ecclesiastica di confessione religiosa.
Recentemente il termine laico è utilizzato in maniera impropria per indicare l'agnostico o persino l'ateo.
Tale utilizzo è semanticamente scorretto, in quanto per laico si intende chi non ha vincolo con l'autorità ecclesiastica, ma non inficia la professione di una confessione religiosa. Per questo possiamo distinguere laici credenti da laici non credenti.
L'abuso del termine laico in sede politica, come sinonimo di anticlericale o ateo, ha generato l'utilizzo del termine spregiativo laicista dal significato simile e opposto all'uso del termine spregiativo clericale per indicare persone che si autodefiniscono "laiche" e si comportano come anticlericali.
--Andrez 18:16, Giu 3, 2009 (CEST)