• Community Manager

    Backlink: ecco molte risposte ai vostri dubbi

    Segnalo un bellissimo articolo di Stuart su Marketing Routes: INBOUND LINKS. Che la forza sia con voi

    Vi conviene leggerlo 🙂

    :ciauz:


  • User Attivo

    Io non visualizzo bene la pagina. Il testo appare "decapitato" nei primi caratteri di ogni riga.


  • Moderatore

    Un ottimo articolo, un must da leggere!!


  • User Attivo

    caspita che articolo 🙂

    complimenti davvero mi ha chiarito molti concetti che avevo acquisito ma non avevo ben chiari


  • User

    davvero un bell'articolo Stuart!


  • User Attivo

    molto interessante, ma ho ancora una curiosita`:

    puo` essere utile creare ad hoc una decina di siti (ad esempio con blogger) a tema con quello che voglio ben posizionare, per inserirci i link?

    In questo caso sarebbero un po` di BL nel contesto giusto, ma con bassissimo pagerank


  • User Attivo

    @ferdi said:

    molto interessante, ma ho ancora una curiosita`:

    puo` essere utile creare ad hoc una decina di siti (ad esempio con blogger) a tema con quello che voglio ben posizionare, per inserirci i link?

    In questo caso sarebbero un po` di BL nel contesto giusto, ma con bassissimo pagerank

    IMHO se uno riuscisse a gestire seriamente e costantemente dieci siti a tema per infilarci un link a quello che vogliamo far salire.. beh.. potrebbe essere producente; anche se dubito fortemente che uno riesca veramente a farlo.. 😉


  • User

    Era il lontano 1993 quando nacquero i primi dissapori fra Stuart XXX, meritevole studente della Stanford University, e quel saccente di Lawrence Page che non faceva altro che lecchinare tutti i professori ad ogni occasione gli si presentasse a tiro.

    I dissapori si trasformarono successivamente in un vero e proprio odio quando Lawrence si mise in combutta con quell’ antipatico di Sergey.

    Stuart decise allora che avrebbe passato il resto della propria vita a mettere loro i bastoni fra le ruote, arricchendosi nel contempo alle loro spalle e alle spalle di quell’ infantile algoritmo da loro creato che riscosse (chissà poi perchè) così tanto successo negli anni a venire.

    Con una delle prime truffe informatiche in questo ambito, Stuart creò uno dei primi Network registrando 666 domini tutti a nome altrui, sfruttando le generalità (di pubblico dominio) dei Ministri al tempo in carica in tutti i Paesi appartenenti all’ ONU.

    Almeno questa è una delle poche informazioni che ci sono giunte da un limitato numero di suoi adepti (quelli secondo Stuart con meno capacità) ai quali è stato concesso di abbandonare il Maestro e la Corporazione Segreta, con il rischio e la consapevolezza che alcune informazioni sarebbero potute diventare di dominio pubblico. Ciò avvenne a patto che ognuno di essi inserisse un link (rigorosamente nascosto) in ogni pagina che avrebbe pubblicato da lì all’ eternità: oggi conosciamo tali giovani apprendisti, scartati da Stuart, col termine Black Hat Seo.

    Attraverso questa cerchia ristretta di persone altre informazioni trapelarono fra cui:

    • l’impossibilità di risalire alle date precise di registrazione dei domini del network (before19960129)
    • che ogni dominio del network vanta un pagerank di 8/10 in home page
    • che Stuart, avendo sottratto a Sergey, alcuni software segreti riesca a visualizzare su una toolbar personale il Trustrank, e vada fiero del fatto che i suoi siti siano gli unici in tutta la rete mondiale ad esser misurati con valori negativi.

    Oramai da qualche settimana pare che un Black-Hat-Allert abbia raggiunto l’ attenzione del fantomatico Padre di tutti gli spammers indicandogli un nuovo PR6 su cui poter lasciare le proprie tracce (il qui presente forum).
    Per questo sta monitorizzando le attività e i tempi di reazione dei vari moderatori (compresi quelli in Thailandia) per esser contrastato solamente dopo che “l’ infantile algoritmo” abbia fatto il suo passaggio.

    Rende inoltre noto, attraverso un injection su un articolo di Repubblica.it, che gradirebbe firmarsi con il proprio nome di battesimo invitando Stuart (Delta) a modificare il proprio nick con ciò che più gli aggrada; minaccia nel caso in cui non riesca a firmarsi col proprio nome di mettere un link su tutte le sue home page a www.googlerank.com!

    ………………..

    Che nessuno risponda a questo reply senza farsi prima di tutto quattro risate….
    Che nessuno (mi rivolgo soprattutto a uno dei piu’ esperti seo che abbiamo qui) si senta offeso o deriso…..
    Che nessuno creda all’ esistenza di Stuart XXX….
    Che nessuno ostacoli la libertà di opinione che caratterizza questo forum....

    Che qualcuno si rispecchi come me nell’ idea che:
    sarebbe “assurdo” supporre che un link ricevuto possa arrecare dei danni a un sito!

    PS fanno eccezione quei siti che andrebbero penalizzati per altri motivi, ma non lo sono, e che in seguito a un link “cattivo” possono esser oggetto di un analisi più accurata da parte di Google.

    Sempre con la massima stima verso il Nostro Stuart ho espresso semplicemente la mia opinione sull’ argomento, facendomi io per primo quattro risate e divagando un pochettino 🙂

    Cordialmente
    Alessio


  • User Attivo

    Anch'io penso che sia un ottimo articolo, anche se tutto sommato io non sarei così netto sull'affossamento dei links non tematici.
    Non è detto che essi siano frutto di campagne cieche di arrafffamento di links negli "angoli" del web.. in qualche modo anche questi links, generalisti o di scambio che siano, danno un apporto.

    e poi non dimentichiamoci che esistono anche altri motori di ricerca, che non hanno tutta questa "cura" di determinare la natura dei BL, e non sono sicuro che col tempo vadano nella direzione di Google..

    ad ogni modo tanto di cappello all'autore.


  • Super User

    @diliberto said:

    • che Stuart, avendo sottratto a Sergey, alcuni software segreti riesca a visualizzare su una toolbar personale il Trustrank

    Embè? 😄


  • User Attivo

    Aggiungo di mio una riflessione.
    Parlare di siti "a tema" è facile se si considerano categorie molto specifiche, con una forte caratterizzazione (es. giochi on line, ricette, etc.).

    Se invece parliamo di siti di news, o di portali, la cui caratterizazzione è meno marcata, a che magari citano i link più eterogenei, e sono linkati a loro volta da blog e altri siti di ogni tipo, allora il discorso diventa molto pericoloso. Voglio dire... possibile che tutti i link "non a tema" che linkano famosi giornali on lineo il Blog di Beppe Grillo siano tutti dannosi?


  • Super User

    Grazie a tutti per le Vs considerazioni 🙂

    Diliberto, hai scritto in assoluto il post più spassoso (su di me) che abbia mai letto :lol:--- grazie! 🙂

    @ Laboo e **pancrazio

    **Se leggete bene l'articolo non ho scritto in alcun punto che link "non a tema" siano dannosi.
    Tutt'al più non daranno "forza" in termini di tematizzazione e magari limiteranno il loro apporto solo da un punto di vista strettamente legato al Pagerank.

    Possono essere dannosi invece link (indipendentemente dal topic della fonte) che derivano da comment spamming, link farm, finti blog, siti irrilevanti (magari penalizzati ecc ecc..), aggiungerei pure alcuni forum e alcuni guestbook; si potrebbero anche fare succose ipotesi sul social bookmarking (i.e. 2000 menzioni da digg.com e nessun link in entrata...), ma prendete quest'ultima considerazione come una paranoia personale.

    Sono abbastanza innocui se il sito è già importante e popolare, ma pericolosi se il sito è nuovo oppure non beneficia di link "buoni" in entrata.

    Cordialmente,
    Stuart


  • User

    @Stuart said:

    Grazie a tutti per le Vs considerazioni 🙂

    Diliberto, hai scritto in assoluto il post più spassoso (su di me) che abbia mai letto :lol:--- grazie! 🙂

    Lo spirito era proprio quello di far lollare te assieme a tutti i lettori di questo forum esprimendo il mio parere.
    Poi tieni presente che, pur non conoscendoci di persona e pur avendo già avuto idee cozzanti in passato, ti voglio sempre bene 🙂
    Non smettere mai di scrivere e di arricchirci con le tue esperienze...

    @Stuart said:

    Possono essere dannosi invece link (indipendentemente dal topic della fonte) che derivano da comment spamming, link farm, finti blog, siti irrilevanti (magari penalizzati ecc ecc..), aggiungerei pure alcuni forum e alcuni guestbook; si potrebbero anche fare succose ipotesi sul social bookmarking (i.e. 2000 menzioni da digg.com e nessun link in entrata...), ma prendete quest'ultima considerazione come una paranoia personale.

    Sono abbastanza innocui se il sito è già importante e popolare, ma pericolosi se il sito è nuovo oppure non beneficia di link "buoni" in entrata.

    ok ok... con le due righe finali siamo tornati più o meno sullo stesso binario.

    Diciamo che un link "cattivo", o meglio tendenzialmente più link "cattivi" possono darti un qualcosa a breve termine che inevitabilmente ti verrà tolto; se non hai altro su cui contare e se la tua popolarità si basa solo su quello non potrai far altro che tornare dove eri, cioè sprofondare.

    Tanto per capirci, poi chiudo le trasmissioni perchè so che pensiamo le stesse cose ma le diciamo in maniera differente... con le peggio fonti che citi due righe sopra e volendo giocare sporco, non riuscirai mai ad abbatterci un competitors!

    Cordialmente
    Alessio

    Edito per aggiungere: "non riuscirai mai ad abbatterci un competitors" ...ONESTO!


  • User

    io all'inizio pensavo fosse vero! 😄


  • User Attivo

    Io non capisco se ci si riferisce al link "verso" siti poco attendibili o link "ricevuti" dai medesimi...

    Se è la seconda cambio mestiere...

    Significherebbe che un mio concorrente potrebbe registrare il mio sito in 10.000 directory generaliste (utilizzando magari quei softwerini molto fighi) diluendo la tematizzazione dei link che mi sono procacciato... o peggio segnalarmi in circuiti di vero e proprio spamming... e farmi precipitare dalle Serp 😮

    Su questo si regge la promozione e la stabilità di un sito che vuole sopravvivere al web?... coi motori di ricerca che magari se ne fregano di questo eventale fenomeno per incentivare il pay per click?

    Se voi che avete molta più esperienza di me siete pronti a confermare questo sarebbe magari utile capire come difendersi da una tale eventualità...

    Siamo d'accordo che un link da un sito a tema pesa di più sul rank rispetto ad un link di una risorsa più generalista... ma allora i siti delle web agency come vivono? come si posizionano? è un target specifico con poco sfogo promozionale visto che è impossibile avere un link da chi ti è concorrente, ammenochè (spero si scriva così) non ci si affidi alle categorie appropriate delle directory che forse un minimo di tematizzazione la danno...

    anche se si ostinano ad omettere la chiave indicata nel titolo durante la fase di registrazione dai loro "preziosi" indici, limitandosi a mettere solo il nome del dominio... poi dice che uno non deve includere nel nome a dominio le parole chiave...


  • User

    @Schiappa said:

    Io non capisco se ci si riferisce al link "verso" siti poco attendibili o link "ricevuti" dai medesimi...

    Se è la seconda cambio mestiere...

    Significherebbe che un mio concorrente potrebbe registrare il mio sito in 10.000 directory generaliste (utilizzando magari quei softwerini molto fighi) diluendo la tematizzazione dei link che mi sono procacciato... o peggio segnalarmi in circuiti di vero e proprio spamming... e farmi precipitare dalle Serp 😮

    Su questo si regge la promozione e la stabilità di un sito che vuole sopravvivere al web?... coi motori di ricerca che magari se ne fregano di questo eventale fenomeno per incentivare il pay per click?

    Se voi che avete molta più esperienza di me siete pronti a confermare questo sarebbe magari utile capire come difendersi da una tale eventualità...

    Siamo d'accordo che un link da un sito a tema pesa di più sul rank rispetto ad un link di una risorsa più generalista... ma allora i siti delle web agency come vivono? come si posizionano? è un target specifico con poco sfogo promozionale visto che è impossibile avere un link da chi ti è concorrente, ammenochè (spero si scriva così) non ci si affidi alle categorie appropriate delle directory che forse un minimo di tematizzazione la danno...

    anche se si ostinano ad omettere la chiave indicata nel titolo durante la fase di registrazione dai loro "preziosi" indici, limitandosi a mettere solo il nome del dominio... poi dice che uno non deve includere nel nome a dominio le parole chiave...

    tranquillo Schiappa - ciao - non è così. Se leggi bene, Stuart specifica:
    *"Sono abbastanza innocui se il sito è già importante e popolare, ma pericolosi se il sito è nuovo oppure non beneficia di link "buoni" in entrata."
    *

    Quindi, se il tuo website è già strutturato non corri alcun pericolo. Ce lo vedi tu una SEM company che mette su una struttura, per creare centinaia di link "cattivi" per danneggiare un website con una di LP debole? Se la tua LP è debole nessuno ti conosce, neppure la SEM company.


  • User Attivo

    Sono un po' di parte, ma volentieri mi unisco al coro degli elogi rivolti a Stuart....anche se non avevo dubbi che il suo post avrebbe spopolato.

    Keep up the good work!


  • User Attivo

    tranquillo Schiappa - ciao - non è così. Se leggi bene, Stuart specifica:
    "Sono abbastanza innocui se il sito è già importante e popolare, ma pericolosi se il sito è nuovo oppure non beneficia di link "buoni" in entrata."

    Ciao, ok ! ma per i siti in sand box che usano ppc in attesa dell' indicizzazione globale? e se sto creando un network di siti collegati ad un hub visibile?

    Se questi siti satellite venissero proposti a circuiti spam da terze persone? e vengono tirati giù in quel caso l'hub non rischia nulla?

    Grazie


  • User

    @Schiappa said:

    tranquillo Schiappa - ciao - non è così. Se leggi bene, Stuart specifica:
    "Sono abbastanza innocui se il sito è già importante e popolare, ma pericolosi se il sito è nuovo oppure non beneficia di link "buoni" in entrata."

    Ciao, ok ! ma per i siti in sand box che usano ppc in attesa dell' indicizzazione globale? e se sto creando un network di siti collegati ad un hub visibile?

    Se questi siti satellite venissero proposti a circuiti spam da terze persone? e vengono tirati giù in quel caso l'hub non rischia nulla?

    Grazie

    sei in sandbox? nessuno ti conosce, ergo, nessuna campagna di mass-linking avverso

    sei un hub? allora sei già abbastanza forte per sopportare qsiasi campagna avversa

    "Un concorrente non può fare pressoché nulla per danneggiare la tua posizione "
    http://www.google.it/support/webmast...49&topic=8524]

    Suggerisco di concentrare gli sforzi su altri aspetti 😉