Nel gergo dell'Informatica dell'era contemporanea, il termine internauta designa un utente - generalmente assiduo - della rete internet globale.
L'uso è attestato con varie sfumature semantiche, dipendenti da frequenza di ingresso e permanenza nella Rete, approccio alla navigazione e altri fattori sociologici e psicologici.
La voce è coniata quale calco di altre simili, ad esempio cosmonauta; alla radice inter- (da Internet, non dal latino inter) si associa il latino nauta(m), 'marinaio', 'navigatore'. Dunque, letteralmente, navigatore di Internet.
Alcune caratteristiche comuni alla categoria degli internauti:
Per un internauta puro, la Rete somiglia ad un continente sconfinato e vergine, da esplorare senza pregiudizi e con spirito da allegri pionieri, in un'epopea di conquista della conoscenza e viaggio spericolato che può richiamare a tratti il fenomeno dell'avventura spaziale degli anni '60 del Novecento che ha esaltato e dato speranza a generazioni di giovani.
Alla categoria di tali utenti si deve in larga misura lo sviluppo esponenziale della Rete negli ultimi trent'anni, la trasformazione radicale di internet da canale privilegiato per il passaggio di informazioni grezze in intero universo parallelo (il "Villaggio Globale") orientato ad una fruizione multi-sensoriale, oltre alla più recente evoluzione in senso "sociale".
L'internauta crede fortemente nelle possibilità offerte dalla tecnologia di Internet, in cui vede il superamento di barriere fondamentali, prima fra tutte lo spazio; spesso ne propaganda il valore in ogni sede, scovando gli aspetti interessanti e le ricadute positive di ogni fenomeno collegato al mondo on-line.
Alcuni utenti inquadrabili in questa categoria, inoltre, sostengono - innanzitutto nei fatti, prima ancora che nei proclami - la "ricetta" della connessione globale e del software libero, e perseguono tendenzialmente uno sviluppo consapevole, quasi "morale" (ma in modo democratico e pacifico), della Rete stessa.
La figura dell'internauta, al netto delle innegabili qualità positive, assomma in sé anche alcuni potenziali, gravi difetti.
Se infatti si volgono i punti del precedente elenco in una accezione estremizzata, negativa o patologica, si comprende facilmente come una tipologia di utenti del genere sia esposta più di altre al rischio di alienazione, perdita di contatto con la realtà, depressione e isolamento.
Nel momento in cui l'esplorazione giocosa di un continente inedito si trasforma in ricerca ossessiva, oppure quando si fa troppo stridente il contrasto tra una vita "perfetta" (quella che in Rete è possibile modellare quasi del tutto a proprio piacimento) ed una reale, ecco che l'internauta è soggetto a disturbi psichici di grado più o meno severo: può isolarsi dal mondo fisico e cercare di rifugiarsi in quello parallelo della Rete, andare incontro ad alterazioni del tono dell'umore, fino a perdere ogni ancoraggio rispetto al reale e smarrirsi in deliri paranoici.
Più banalmente, però, l'internauta corre il rischio di confondere troppo il proprio ambito virtuale con quello reale, ad esempio nei campi delle amicizie, delle relazioni amorose e dei rapporti personali, con le evidenti conseguenze che ne possono derivare: delusioni, dissapori, tradimenti e frustrazioni.
Articolo a cura di Leonov 23:46, Gen 19, 2010 (CET)