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La sigla VPS è l'acronimo di Virtual Private Server (in Italiano, Server virtuale privato).

Esso è una "porzione" virtuale (partizione) di una macchina fisica, che però appare completamente indipendente rispetto alle altre analoghe. In tal modo si riesce a sfruttare un singolo sistema hardware per generare più ambienti software distinti, separati e auto-consistenti.

Su ciascun VPS, secondo il tipo di configurazione (vedi sotto) può girare un sistema operativo dedicato che può essere gestito in modo autonomo ed eventualmente riavviato.


Principi di funzionamento e tipologie di VPS

Il funzionamento di un VPS è semplicissimo.

In principio si ha una macchina "madre" (struttura fisica) avviata normalmente come ogni altro server; successivamente, viene fatto girare un programma che ripartisce le risorse - all'interno di un ambiente di virtualizzazione - tra tanti "figli" ognuno indipendente dall'altro.


Usi tipici


L'utente cui viene assegnato un server virtuale, secondo la tipologia, possiede vari livelli di personalizzazione dell'ambiente - totale o limitata (vedi più avanti) - ma in ogni caso lavora come se fosse su un server dedicato, sebbene la struttura somigli di più ad un server condiviso.

Un tipico uso di questo sistema si ha negli aggiornamenti di dati e relativi test: si usa un secondo server virtuale per il backup dei dati del primo, e magari un terzo per testare completamente le migliorie prima di cambiare le impostazioni sul primo server, con maggiore sicurezza e stabilità.

Classi principali dei VPS

I vps si dividono solitamente in due categorie di virtualizzazione:

  1. Vps OpenVZ (container)
  2. Vps Xen

I primi sono più economici, in quanto non si ha una virtualizzazione completa ma parziale.


VPS OpenVZ



Nei vps creati con OpenVZ (ma anche Virtuozzo, Vserver e altri) non è possibile cambiare il tipo di kernel installato nella macchina fisica né tantomeno avere Swap e Ram separati.

Infatti lanciando il comando (sotto UNIX):

free -m

si noterà che un VPS creato con OpenVZ ha una quantità di swap pari a 0 Mb e una quantita' di Ram pari a X mb. In poche parole, nei vps OpenVZ lo swap viene inglobato nella voce Ram.

Sulle schede informative relative alle caratteristiche dei VPS OpenVZ viene sempre specificata la quantità di Ram reale e la "Ram burstable" - che non è altro che lo swap inglobato nella quantità di Ram totale.

Un esempio un vps openvz che ha come caratteristiche:

  • Ram Dedicata 125mb
  • Burstable Ram 500mb

Ciò significa che si hanno a disposizione 125mb di Ram reale fisica (la barretta per intenderci) e 500 Mb di "swap" totale da un free -m si avrà un totale di ram di 525 Mb con 0 Mb di swap.


Nota: Molte applicazioni hanno bisogno di vedere un certo quantitativo di swap per il loro avvio: questo problema può essere risolto con un semplice script da inserire nel boot di avvio della macchina.

#!/bin/bash

SWAP="${1:-512}"

NEW="$[SWAP*1024]"; TEMP="${NEW//?/ }"; OLD="${TEMP:1}0"

umount /proc/meminfo 2> /dev/null

sed "/^Swap\(Total\|Free\):/s,$OLD,$NEW," /proc/meminfo > /etc/fake_meminfo

mount --bind /etc/fake_meminfo /proc/meminfo

Dopo l'esecuzione di questo script, facendo un free -m si può vedere lo swap (fake swap).

VPS Xen



Questo tipo di macchine virtuali risultano più dispendiose rispetto ad un VPS OpenVZ in termini economici, però con Xen (ma anche ESX Server, VMware e altri) si ha una virtualizzazione a 360°.

Il principio di funzionamento è identico al caso precedente, però tutto l'hardware risulta virtualizzato; infatti un VPS Xen, a livello di funzioni, è identico ad un vero e proprio server dedicato.

Questo tipo di VPS può essere modificato in ogni sua parte: ad esempio è possibile cambiare il kernel usato su ogni partizione virtuale, oppure modificare il nome all'interfaccia ethernet che normalmente viene chiamata eth0. Ciò non è possibile con gli OpenVZ.


Articolo a cura di Vhosting 2:26, Set 24, 2009


  • Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 5 nov 2009 alle 11:32.
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