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    Cisco ?l?erba cattiva?

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    Il singolo che anticipa il nuovo album di Cisco. Un viaggio tra Emilia e Texas alla ricerca di nuovi suoni e di una visione oltre la frontiera*[/CENTER]
    La tradizione cantautorale italiana e il gusto americano di raccontare storie in musica, si uniscono nelle sonorità di “Indiani e Cowboy”, la nuova fatica discografica di Stefano “Cisco” Bellotti. Tra le nuove 10 canzoni del cantautore emiliano, “L’erba cattiva” è il singolo scelto per anticipare il risultato della collaborazione con Rick del Castillo, produttore di stampo internazionale e autore di colonne sonore memorabili (C’era una volta in Messico, Kill Bill 2)
    “L’erba cattiva” si espande in questo folk dal ritmo in levare che ne descrive, anche musicalmente, l’inevitabile crescita. Chi non la vuole pensa a un mondo non inclusivo, cerca di eliminare tutte le persone che non vuole vedere o incontrare per strada.Ma “L’erba cattiva”, nonostante sia totalmente indesiderata, continua a crescere ed espandersi “fra le crepe della vita”, perché è vita, tanto quanto l’erba buona, e allora basta aiutarla.
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    *“Il mondo che ci circonda è sempre più diviso in Indiani, che tentano di sopravvivere e in Cowboy che continuano a non capire, ma io e Rick siamo dalla stessa parte del muro, lo stesso muro voluto dal Presidente Trump, lo stesso muro che ogni giorno divide il Mar Mediterraneo”.*Cisco.
    RADIO DATE: 29 MARZO 2019RELEASE ALBUM: 12 APRILE 2019PRODUZIONE ARTISTICA: Rick del CastillioREGISTRAZIONI E MIX: Rick del CastillioETICHETTA: Cisco Produzioni con Rivertale Productions
    BIOIn una sera fredda e senza nebbia del febbraio ‘92, sale sul palco di un piccolo locale carpigiano, per cantare alcuni brani irlandesi, così per gioco, insieme a una band che non conosceva formatasi solo pochi mesi prima, I Modena City Ramblers!Da quel momento cambiò tutto e partì un’avventura intensa, importante, con più di un milione di copie vendute, piena di incontri, eventi e concerti indimenticabili insieme ai Van Morrison, Cranberries, Deep Purple, Primus, Manu Chao e gli Ska-p, Pogues, Shane McGowan ,Chieftains o Goran Bregovic.Nel 2006, tra le nebbie e la bassa nasce “La lunga notte”, primo lavoro solista che annovera anche la partecipazione di Don Andrea Gallo. Un album che parla di impegno sociale, del non cedere ai compromessi, della solitudine e dell’umiltà, della fatica e del dolore. Una nuova band, nuovi viaggi (Tanzania, Romania, Treno della memoria), la partecipazione a “Stazioni Lunari” e un vestito musicale diverso, meno stretto e più svolazzante del solito. Nel 2008 esce “Il Mulo” è un manifesto di quella testardaggine di cui Cisco è sempre andato fiero, la volontà di non seguire le mode, di andare avanti per la propria strada e chi se ne frega se è stretta, tortuosa, in salita. Nel 2009 la magica serata in Piazza San Giovanni, per il concertone del Primo maggio. Dopo sei album in studio negli ultimi otto anni arriva il momento di incidere “Dal vivo volume I” che riassume tutta l’attività live dopo l’uscita dai Modena, passando dalle serate in acustico ai concerti con l’intera band, collaborando con Bandabardò, Enzo Avitabile, Orchestra Multietnica di Arezzo e altri ancora. Tra la fine del 2009 e il 2010 un altro grande momento condiviso con altri due transfughi dei MCR, cioè Cottica e Rubbiani. “40 anni – Storie di Ramblers, innocenza, esperienza”. Nello stesso anno esce “Fatica da coltivare”, con le mondine di Novi, un percorso che si snoda fra i canti di lavoro e le canzoni di Cisco, che scorre in mezzo a sentimenti di lotta, fatica, sudore e resistenza. Dopo il premio ANPI alla memoria di Renato Fabrizi, arriva la voglia di scrivere “Il gigante”, pezzo inserito poi in un libro illustrato per bambini dai 3 ai 99 anni con i disegni di Andromalis. “Fuori i secondi” è il titolo del terzo album in studio , voluto, desiderato, con una lavorazione che viene da lontano, con omaggi ad Augusto Daolio, il pittore Ligabue, Jurij Gagarin e Dorando Petri. Un urlo di esortazione che chiama ognuno di noi ad assumersi le proprie responsabilità, è un invito a incrociare i guantoni col destino avverso e metterlo al tappeto. Il 25 giugno del 2012, un altro evento da ricordare, la temporanea reunion coi MCR allo stadio Dall’Ara davanti a migliaia di persone per aiutare l’Emilia falcidiata dal terremoto.In seguito esce “Oh Belli Ciao. Ecco perché ho lasciato i Modena City Ramblers”, la biografia romanzata, composta assieme all’amico scrittore Carlo Albè. Duecento pagine di racconti e aneddoti, molti dei quali mai svelati, per parlare di un viaggio durato quattordici anni.Il 2015 è l’anno di “Matrimoni e funerali”, un vero e proprio viaggio all’interno della vita, partendo dalla nascita, fino alla fine dove troviamo la grande mietitrice ad accoglierci, con un brano dal titolo “Cenere alla cenere”. Più recentemente con Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica, anima, cuore e materia dei vecchi Ramblers è stato tempo di sedersi, suonare, inventare, tornare indietro nel tempo, quando tutto era spontaneo e meno social, creando un lavoro al titolo evocativo “I Dinosauri”.[CENTER]
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