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    Le spiagge salentine e l?embargo dei cani

    Le spiagge per cani Salento sono appena tre, rispettivamente due sul versante adriatico e solo una su quello ionico. Lecce è inoltre la seconda città in Italia per numero di cani abbandonati nel 2013, superata solo da Napoli e seguita dalle altre province pugliesi di Taranto e Bari. Sono elementi che non possono che spingere a una riflessione tanto spiacevole quanto realistica: in Salento non esiste un?appropriata cultura animalista a protezione degli amici a quattro zampe.
    L?assenza di lidi balneari dedicati a chi desidera farsi accompagnare dal proprio cucciolo è una questione che apre a ulteriori riflessioni, di più ampia portata. Il Salento è ormai divenuto un affermato centro turistico e l?industria del turismo è il motore principale di un contesto territoriale che prima del boom di visitatori incentivato a partire dai primi anni 2000 disponeva di pochissime frecce al proprio arco. La ricerca continua di potenziamento del proprio apparato turistico si scontra dunque con un?arretratezza nei confronti di questioni dai particolari risvolti sociali e culturali, oltre che economici. Trascurare il pubblico dei padroni di cani e le loro esigenze significa dimostrarsi incapaci di andare incontro a uno specifico target che, sebbene non rappresenti una frangia particolarmente ampia, non va comunque trascurato.
    La provincia di Lecce tutta, dalle amministrazioni comunali agli enti di volontariato fino agli esercenti del settore, dichiara da oltre un decennio la volontà di rendere il Salento un?eccellenza turistica, rendendo l?indotto che ne deriva il vero volano del territorio. Per ottenere simili risultati c?è bisogno di una sensibilità nuova, capace di prendere atto dei bisogni di tutto il proprio pubblico, anche quello a quattro zampe.