• User Newbie

    Compenso prestazione occasionale

    Salve a tutti, ho dei quesiti da esporvi.
    La mia ragazza (laureata in lingue e laureanda in scienze della comunicazione) ha svolto un lavoro da interprete per l'Azienda Ospedaliera nel mese di ottobre. Terminato il lavoro, con certificazione del Maresciallo dei Carabinieri che coordinava le operazioni, dopo una decina di giorni ha chiamato la segreteria del Centro Direzionale che ha il compito di liquidare il dovuto, e dopo aver saputo che la retribuzione sarebbe stata di 30 euro netti l'ora, si è sentita dire che tuttavia il suo compenso sarebbe stato di meno della metà, perchè a pagarla sarebbe stata una cooperativa esterna all'ospedale (che avrebbe trattenuto più del 50%) in quanto, a detta della segretaria, non avendo la partita IVA l'azienda ospedaliera non poteva pagarla, e perchè loro avevano già preso accordi con questa cooperativa. Ora, nè dalla sua esperienza di laurea in lingue nè dalla mia laurea in medicina, potevamo sapere se fosse giusto oppure no, ma la cosa non mi quadrava molto, anche perchè sapevo che per lavori di questo tipo si poteva emettere una ricevuta ed essere tranquillamente pagati. Inoltre, pochi giorni fa la stessa Azienda Ospedaliera ha richiamato la mia ragazza per assegnarle un altro lavoro di traduzione, questo ben più corposo (traduzione di circa 200 slides powerpoint) e con un compenso maggiore rispetto al precedente lavoro ma, sempre a detta della stessa segretaria, comunque allo stesso modo dovrà essere pagato da questa fantomatica cooperativa esterna all'azienda ospedaliera...e ovviamente con la solita decurtazione dell'importo!
    Quindi, veniamo al mio quesito, i miei dubbi sono fondati? Possiamo esigere il pagamento direttamente dall'azienda ospedaliera (e in toto, senza "detrazioni"..) tramite una ricevuta? Oppure è meglio tagliare la testa al toro e aprire una partita IVA? E in ogni caso, dalla vostra esperienza, a cosa abbiamo diritto e cosa mi consigliate di fare?
    Spero di non essere stato troppo prolisso, e ringraziandovi anticipatamente aspetto vostre risposte!


  • Super User

    La mia opinione in proposito è che se le traduzioni sono occasionali, vale a dire di importo complessivamente non superiore a ? 5.000,00 in un anno, va benissimo una semplice ricevuta. Il committente, all'atto del pagamento, trattiene la ritenuta d'acconto pari al 20% del compenso.
    Nel caso in cui l'importo di cui sopra supera i 5.000 euro in un anno fuoriesci dal carattere occasionale della prestazione per indirizzarti verso il carattere abituale della stessa e in questo caso occorrerebbe valutare se dotarsi di partita IVA. Inoltre al superamento di tale soglia scatta anche l'obbligo previdenziale e quindi sei obbligato ad iscriverti alla gestione separata INPS.
    Sul discorso del compenso ridotto della metà perché il committente sarebbe una cooperativa e non la Asl, francamente non ho capito cosa abbiano voluto dire con questo, magari dovresti farti specificare meglio la questione.
    Saluti.


  • User Newbie

    Specifico meglio..ho perso un pomeriggio di ieri e una mattina di oggi per capire come è la situazione.

    IERI POMERIGGIO-SEGRETERIA DEL CENTRO DIREZIONALE ASL: "Noi non possiamo pagarla perchè abbiamo già pagato questa associazione esterna. Deve andare a chiedere a loro il compenso (anche se il lavoro è stato svolto PER l'ospedale e IN ospedale..). Noi abbiamo pagato questa assosciazione 30 EURO + IVA all'ora per il suo lavoro.
    Per il lavoro di traduzione che sta facendo, anche quello sarà retribuito da questa associazione. Noi non vi possiamo fare nessuna lettera d'incarico, dovete parlare con l'associazione..e poi..dai...a volte non la facciamo nemmeno per lavoro pubblici più grossi...da migliaia di euro...mi capisce no?" NO! SINCERAMENTE NON LA CAPISCO!!

    QUESTA MATTINA-ALLA RICERCA DELL'ASSOCIAZIONE: arrivato alla sede dell'associazione scopro che ci sono 6 o 7 sedi di associazioni..in una casetta di 60 metri quadri...che tra l'altro è ufficialmente una casa-accoglienza..comunque, l'unico individuo che c'era, mi da il numero della presidente dell'associazione (che scopro essere la direttrice di una casa di riposo.....). Chiamo e mi sento dire: "Noi paghiamo le prestazioni occasionali al pari di un quinto livello..quindi la sua retribuzione sarà di 7,50 euro l'ora (ricordo che l'ospedale ha già pagato a questa associazione 30 EURO + IVA all'ora)"

    Quindi, avendo lavorato 6 ore, il compenso sarà di 45 EURO (non so nemmeno se netti..) invece di 180 EURO??!!!

    Ma è tutto normale??? Oppure con il mio certificato stampato e notificato dal maresciallo dei carabinieri, in cui è chiaramente scritto "IL COMPENSO SARA' LIQUIDATO DALL'AZIENDA OSPEDALIERA" posso presentarmi alla segreteria e emettendo fattura posso esigere i 180 euro???

    E per quest'altro lavoro che sto ancora terminando?? Devo passare alle minacce?? O c'è una via LEGALE E GIUSTA per esigere ciò che mi spetta??

    Il lavoro è complessivamente di circa 40 cartelle Word... considerando 15 euro a cartella (e mi sono tenuto basso...è una traduzione in lingua tecnica e termini scientifici, con in pìù grafici e tabelle da rifare...tutti i tariffari che ho consultato chiedono 20 euro a cartella) dovrei guadagnare 600 euro complessivi...ma se sarò pagato da questa associazione, mi daranno al massimo 100 euro!!!

    Chiedo scusa per lo sfogo, ma sto davvero rasentando l'esaurimento!

    Grazie a tutti quelli che mi daranno una mano!


  • User Newbie

    errata corrige...non emettendo FATTURA, ma emettendo RICEVUTA...non ho partita IVA...

    ho scritto tutto troppo impulsivamente!!


  • User Attivo

    Faccia riferimento esclusivamente al committente anche se l'incarico è stato assegnato verbalmente.
    A sua riprova chiede la testimonianza del maresciallo.