• User

    reverse charge

    Scusate la mia ignoranza,
    chi mi spiega in modo semplice e chiaro per quale motivo si applica il reverse charge, visto che questa operazione genera un iva sia sugli acquisti che sulle vendite e quindi è come se l?operazione fosse esente?
    grazie


  • User Attivo

    Salve demagigi.
    Proprio in 2 parole.. il reverse charge è stato introdotto, per evitare frodi ai danni del fisco. Infatti l'Amministrazione Finanziaria si accorse che erano state costituite tantissime piccole imprese che realizzano lavori emettendo fattura con iva e che successivamente non versavano l'imposta all'erario.


  • User

    lo scopo lo so anch'io che é questo ma non capisco in che modo si realizza.
    Tu sicuramente ti stai riferendo al settore edile, il mio pensiero invece é risolto a tutti gli altri casi introdotti recentemente come x i servizi.


  • Super User

    Attraverso il reverse charge il debitore e il creditore dell'IVA vengono identificati in un unico soggetto (il cessionario).
    Supponendo che il soggetto A sia il cedente e il soggetto B sia il cessionario, in una operazione ordinaria (senza cioè applicazione del reverse charge) succede che B corrisponde l'IVA ad A portandola in detrazione (ovvero chiedendola a rimborso) mentre A la corrisponderà all'Erario.
    Negli ultimi anni, come giustamente detto da Siantona, si sono verificate numerose frodi in materia di IVA nelle quali è successo, facendo riferimento al nostro esempio, che A incassava l'IVA, spariva dalla circolazione e non la versava all'Erario mentre B, molto spesso coautore della frode, chiedeva l'imposta a rimborso. In pratica il danno per l'Erario era duplice: non incassava l'IVA da A e la rimborsava a B.
    Il reverse charge sostanzialmente è stato adottato come strumento antifrode consentendo all'Erario di "scegliersi" quale debitore, sempre facendo riferimento al nostro esempio, non più A bensì B perché ritenuto più affidabile. In pratica attraverso il reverse charge gli obblighi in capo ad A (incasso e versamento dell'imposta) vengono assolti da B (tramite l'autofattura) unitamente a quelli relativi al pagamento e alla conseguente detrazione dell'imposta. Attraverso il reverse charge, in definitiva, l'unica controparte nei rapporti con l'Erario diventa il cessionario (B) ed inoltre non viene compromessa la neutralità dell'imposta.
    Saluti.


  • User

    @Rubis said:

    Attraverso il reverse charge il debitore e il creditore dell'IVA vengono identificati in un unico soggetto (il cessionario).
    Supponendo che il soggetto A sia il cedente e il soggetto B sia il cessionario, in una operazione ordinaria (senza cioè applicazione del reverse charge) succede che B corrisponde l'IVA ad A portandola in detrazione (ovvero chiedendola a rimborso) mentre A la corrisponderà all'Erario.
    Negli ultimi anni, come giustamente detto da Siantona, si sono verificate numerose frodi in materia di IVA nelle quali è successo, facendo riferimento al nostro esempio, che A incassava l'IVA, spariva dalla circolazione e non la versava all'Erario mentre B, molto spesso coautore della frode, chiedeva l'imposta a rimborso. In pratica il danno per l'Erario era duplice: non incassava l'IVA da A e la rimborsava a B.
    Il reverse charge sostanzialmente è stato adottato come strumento antifrode consentendo all'Erario di "scegliersi" quale debitore, sempre facendo riferimento al nostro esempio, non più A bensì B perché ritenuto più affidabile. In pratica attraverso il reverse charge gli obblighi in capo ad A (incasso e versamento dell'imposta) vengono assolti da B (tramite l'autofattura) unitamente a quelli relativi al pagamento e alla conseguente detrazione dell'imposta. Attraverso il reverse charge, in definitiva, l'unica controparte nei rapporti con l'Erario diventa il cessionario (B) ed inoltre non viene compromessa la neutralità dell'imposta.
    Saluti.

    il concetto é ben espresso ed é chiaro lo scopo ma continuo a non capire il motivo x cui é stato introdotto a livello di servizi verso l'estero.
    Porto un esmpio concreto di un agente extra cee che mi fattura una provvigione x vendite nel suo paese.
    Io devo registrare la sua fattura in esezione art.9 e devo emettere autofattura con iva a debito/credito.
    Abbiate pazienza ma sono duro di capa.


  • Super User

    Non devi emettere autofattura con IVA ma "non imponibile art. 9".
    Saluti.


  • User

    @Rubis said:

    Non devi emettere autofattura con IVA ma "non imponibile art. 9".
    Saluti.

    Scusa Rubis, secondo la tua indicazione è corretto allora emettere autofattura per servizi acquistati extra-UE da operatore italiano nel regime dei minimi senza calcolo dell'iva ovvero ai sensi del D.L. 98/2012?
    In tal modo l'autofattura si registra negli acquisti e nelle vendite e basta?
    Grazie


  • User

    Possibile che nessuno risponde???

    @anap said:

    Scusa Rubis, secondo la tua indicazione è corretto allora emettere autofattura per servizi acquistati extra-UE da operatore italiano nel regime dei minimi senza calcolo dell'iva ovvero ai sensi del D.L. 98/2012?
    In tal modo l'autofattura si registra negli acquisti e nelle vendite e basta?
    Grazie