• User Attivo

    Studi di settore esagerati

    Ciao, ho aperto a fine 2010 una piccola fotocopisteria in un piccolo locale e ho la mia piccola clientela. Qualche giorno fa il commercialista mi ha fatto il bel questionario per gli studi di settore e secondo quest'ultimi avrei dovuto fatturare ben 12.000 (+iva) in più nel 2011.
    Ovviamente il calcolo è assurdo e risulto quindi non congruo.
    I motivi della differenza, secondo loro "grave", ovviamente chi legge li conoscete già, non è assolutamente facile andare alla grande già dal primo anno di attività anzi, spesso si è in perdita.
    Il commercialista mi ha chiesto quindi se volessi adeguarmi... gli ho detto "assolutamente no" visto che ho sempre fatturato il centesimo (faccio scontrini anche per la singola fotocopia) e ora dovrei versare questi 2500 in più, per cosa?
    Ho letto che se non si versa questo importo, tra qualche tempo posso ricevere una cartolina dall'A.d.E. per il contraddittorio e quindi giustificare questo fatturato e successivamente mi verrà comunicato se viene accettato al 100% o in parte.

    Ad oggi ad esempio ho già fatturato il doppio del 2011 ma perchè è normale! Sto al secondo anno e le cose iniziano a stabilizzarsi. Però sempre secondo i calcoli sono ancora lontano e quindi teoricamente per non avere altri esiti negativi dagli studi, dovrei fatturare almeno i 2000? al mese fino a fine anno (2.000?-3.000? di fotocopie ad agosto??).... e non so quindi cosa fare (starò lontano anche 1 mesetto dall'attività per forza di causa maggiore a settembre)

    Vi chiedo gentilmente qualche consiglio sul da farsi perchè questa cosa mi ha veramente scioccato...

    Grazie 1000 a tutti.


  • Super User

    Se la contabilità, le dichiarazioni e tutto il resto sono in ordine puoi dormire sonni tranquilli... la non congruità da studi di settore sono solo un indizio di anomalia, non una prova schiacciante a tuo carico. Gli studi da soli non dimostrano niente... certo, se invece si accompagnano ad altre situazioni di irregolarità tipo registri incompleti o fatturazione allegra, il discorso diventerebbe diverso.
    Il commercialista probabilmente si è voluto cautelare (lo faccio anche io): lui ha il dovere di avvisarti di qualunque tegola potrebbe anche lontanamente arrivarti in testa, altrimenti se non lo fa tu giustamente potresti lamentartene e chiedergliene conto.


  • User Attivo

    Ti ringrazio OEJ,
    ma infatti è quello che sostengo, se le cose le ho "sempre" fatte in regola, preciso nelle dichiarazioni, tutte le fatture/scontrini riportarti a fine giornata (reali), pagamenti tasse almeno 2gg prima dello scadere etc... perchè temere un eventuale controllo.
    Ma questo accertamento poi concretamente come si svolge? Si limitano al controllo fiscale o come leggende metropolitane raccontano, ti vanno a frugare nella spazzatura in cerca di materiale?


  • Super User

    I controlli "sul campo" sono possibili, ma relativamente rari.
    Più spesso ti dicono: entro il giorno X ci porti fatture, registri e documenti vari riferiti al periodo d'imposta 20XX. Tu porti tutto e sei-dodici mesi dopo ti arriva un avviso di accertamento (almeno nel 95% dei casi) in cui ti contestano le cose che, almeno a prima vista, non quadrano. L'Agenzia, per non sbagliare, di solito contesta tutto il contestabile, poi a quel punto tocca al contribuente far valere le proprie ragioni... ci sono varie strade a disposizione, difficile dire a priori quale sia la migliore per il caso concreto.


  • User Attivo

    Grazie OEJ.
    Nel mio caso ci sarebbe solo da contestare il distacco degli studi di settore appunto. Sono curioso a questo punto, se mai ci fosse un richiamo da parte loro, in cosa consisterebbe visto che è tutto precisamente a suo posto.... mhà...
    Le strade per far valere le proprie ragioni quali sarebbero teoricamente? Andare all' A.d.E. col proprio commercialista e spiegare le possibili ragioni?