• User

    Ancora domande su libera professione, irpef, irap, fatture..

    Ciao Paolo,
    sono Chiara, la moglie di Mauro72 :ehehe: . Mi ha segnalato il forum e dopo un'attenta lettura ho deciso di scrivere per chiederti qualche ulteriore delucidazione, visto che abbiamo ancora qualche dubbio... sai io sono diplomata ragioniera e ne capisco qualcosa più di lui ma con le leggi che cambiano ogni tre per due praticamente è come se cadessi dalle nuvole. Allora... innanzitutto ha aperto la partita IVA con codice attività 74401 (studio promozione pubblicitaria) come attività principale e volume d'affari presunto ? 8.000, codice 9231E (creazioni e interpretazioni nel campo della pittura) e v.a. ? 2.000. Nel modello AA9/7 il commercialista ha segnato con una X scritture contabili. Ha poi compilato il modulo per l'iscrizione alla gestione separata INPS. Considerato che non potrebbe usufruire delle agevolazioni per le nuove attività (l.388, giusto?) perché ha già svolto l'attività di grafico pubblicitario prima come ditta individuale e poi in una società, la domanda è... com'è stato inquadrato dal punto di vista contabile? :sbav: La domanda sorge perché il commercialista gli ha detto che se nell'anno avrà un reddito inferiore a 4.500? non dovrà pagare niente, se supera quell'importo dovrà pagare circa il 23% tra inps e tasse sul reddito.
    Dai vari thread mi è sembrato di capire che la sua fattura dovrebbe essere così redatta:
    compenso +
    4% (contributo INPS)=
    imponibile +
    20% iva=
    importo totale -
    20% ritenuta d'acconto=
    totale da pagare.
    Dunque se non ho capito male quando il commercialista ha detto:-Se non superi 4.500? non devi pagare niente-, in realtà è NON DEVI PAGARE NIENTE PIU' DI QUELLO CHE GIA' TI HANNO TRATTENUTO!!! Giusto? :sbonk:
    Ok, posto che (si spera 😉 ) supererà quell'importo, il 23% così definito da cosa è composto? Mi sembra di aver capito 14% inps e il resto IRPEF? Irap 4.25%? :arrabbiato:
    Non ci capisco più niente.. spero almeno di aver fatto capire qualcosa a te.
    Ultima domanda. Io attualmente ho un contratto a progetto per un anno (part-time), sono a suo carico? Può chiedere un assegno famigliare?
    Ti ringrazio tantissimo per i chiarimenti che, se puoi, vorrai darci, e comunque complimenti perché sei davvero molto preparato e disponibile, e per noi già un punto di riferimento :ola:
    Grazie ancora,
    Chiara


  • Super User

    @zoombunnie said:

    Allora... innanzitutto ha aperto la partita IVA con codice attività 74401 (studio promozione pubblicitaria) come attività principale e volume d'affari presunto ? 8.000, codice 9231E (creazioni e interpretazioni nel campo della pittura) e v.a. ? 2.000. Nel modello AA9/7 il commercialista ha segnato con una X scritture contabili. Ha poi compilato il modulo per l'iscrizione alla gestione separata INPS. Considerato che non potrebbe usufruire delle agevolazioni per le nuove attività (l.388, giusto?) perché ha già svolto l'attività di grafico pubblicitario prima come ditta individuale e poi in una società, la domanda è... com'è stato inquadrato dal punto di vista contabile? :sbav: La domanda sorge perché il commercialista gli ha detto che se nell'anno avrà un reddito inferiore a 4.500? non dovrà pagare niente, se supera quell'importo dovrà pagare circa il 23% tra inps e tasse sul reddito.
    Dai vari thread mi è sembrato di capire che la sua fattura dovrebbe essere così redatta:
    compenso +
    4% (contributo INPS)=
    imponibile +
    20% iva=
    importo totale -
    20% ritenuta d'acconto=
    totale da pagare.
    Dunque se non ho capito male quando il commercialista ha detto:-Se non superi 4.500? non devi pagare niente-, in realtà è NON DEVI PAGARE NIENTE PIU' DI QUELLO CHE GIA' TI HANNO TRATTENUTO!!! Giusto? :sbonk:
    Ok, posto che (si spera 😉 ) supererà quell'importo, il 23% così definito da cosa è composto? Mi sembra di aver capito 14% inps e il resto IRPEF? Irap 4.25%? :arrabbiato:
    Non ci capisco più niente.. spero almeno di aver fatto capire qualcosa a te.
    Ultima domanda. Io attualmente ho un contratto a progetto per un anno (part-time), sono a suo carico? Può chiedere un assegno famigliare?

    Posso dire da quanto mi hai postato che trattasi di libero professionista (ma lo saprai già) ma non posso dire che regime contabile sia stato adottato dalle informazioni che ho (presumo semplificato, ma non ho la certezza).
    Evidentemente il Vs. commercialista ha forse reputato possibile svolgere l'attività di vendita di propri spazi pubblicitari quale attività professionale e non d'impresa (personalmente non sarei della stessa opinione, a meno che l'attività prevalente e forse assoluta sia di genere grafico-consulenziale).
    Se ha già svolto in precedenza l'attività per la quale ha aperto la P.Iva è corretto non averlo inquadrato con il regime "nuove iniziative produttive" (L. 388/00).

    Il fatto che sotto la soglia dei 4500 euro egli non debba pagare nessuna imposta trova fondamento in calcoli effettuati sulla sua situazione reddituale prospettica, con applicazione della c.d. no tax area... che consentirebbe di avere tassazione pressochè nulla e dunque addirittura di avere, in dichiarazione dei redditi, un credito d'imposta recuperando le ritenute d'acconto subite.

    Sopra quella soglia in effetti la prima aliquota irpef è del 23% (ma non è detto vi corrisponda perchè comunque la no tax area potrebbe far sentire comunque un beneficio). L'irap invece (4,25% sarà applicabile sulla quota di reddito eccedente gli 8000 euro (semplificando).
    Il 18% INPS sul reddito sarà comunque dovuto.

    La redazione della fattura:

    Onorari 1000
    Inps 4% 40
    Subtotale 1040
    Iva 20% 208
    Subtotale 1248
    Ritenute 20% -208
    Tot. fattura 1040

    Per gli ultimi quesiti:

    • il tuo essere a carico dipende da una molteplicità di fattori (compreso il tuo reddito) che non posso valutare dalla mia posizione, ma il tuo commercialista ti risponderà facilmente con i Vs. dati alla mano.
    • Non mi intendo di assegni familiari... è cosa da consulente del lavoro... mi dispiace.

    PS grazie di tutto.

    Paolo


  • User

    Ciao Paolo. Ti ringrazio intanto per la tua risposta, esauriente come sempre... Siamo appena tornati dal commercialista; confermo, la sua contabilità è semplificata. Quello che ancora non siamo riusciti a capire è quanto approssimativamente dovrebbe mettere da parte di quello che gli entra per quello che dovrà pagare a fine anno.
    Mi spiego meglio, mettiamo che emetta la fattura che hai indicato tu. Allora...
    Onorari 1000
    Inps 4% 40
    Subtotale 1040
    Iva 20% 208
    Subtotale 1248
    Ritenute 20% -208
    Tot. fattura 1040

    A lui entrano 1.040 euro ma da questi deve sottrarre l'iva, e quindi "puliti" sono 832. Se di questi 832 mette da parte un 25% in previsione di dover pagare l'INPS (18%), l'irpef (al 23% fino a quale importo? a quanto scatta lo scaglione successivo?) e l'irap (oltre gli 8.000), sta facendo un conto approssimativamente giusto o a fine anno si troverà ad avere da parte molto più del necessario o (ahimé) 😮 molto meno del necessario?
    Vorrei capire poi un'altra cosa, e con questo spero di non portarti via troppo tempo. :sbonk: La ritenuta del 20% è solo sull'irpef? Se è così, anticipando il 20% mi rimarrebbe da pagare solo il 3% a fine anno, giusto? Ma con eventuali deduzioni o detrazioni sul reddito anche meno, o no? :arrabbiato:
    Dai, non voglio abusare della tua gentilezza, ma sai, quanto si trova qualcuno competente e disponibile è quasi lecito approfittarne, siete così rari!!! :bacio:
    Grazie mille ancora,
    e buon lavoro.
    Chiara e Mauro


  • Super User

    E' un conto approssimativo ma abbastanza vicino alla realtà.

    Gli 832 hanno già pagato il 20% di irpef (ritenuta d'acconto).

    Il conteggio non è però così immediato infatti l'rpef viene calcolata in dichiarazione dopo aver dedotto i costi che avrà sostenuto per l'attività (deducibili) e quindi anche questo vuol dire meno tassazione (oltre a deduzioni, detrazioni, no tax area). Dall'Irpef totale scomputerai logicamente le ritenute già subite (che sono appunto acconti).
    Allo stesso modo anche l'Irap e l'INPS saranno pagati sul reddito (compensi meno costi deucibili).
    Come capirai quindi molto dipende da che volume di costi deducibili avrà.

    Non è dunque un conteggio così facile da farsi.... dovresti provare mettendo in un foglio di calcolo varie ipotesi (di compensi e costi) e conteggiando le varie possibilità. Su internet alla voce no tax area troverai almeno 10000 siti che ti dicono scaglioni 2006 irpef e metodo di calcolo esatto (quello di virgilio mi sembrava ben spiegato).
    Fatto questo sapri quanto sarà circa il reddito spendibile mensile.

    Paolo


  • User

    Grazie mille di tutto Paolo, ora ci provo e poi mi farò risentire.
    😉
    Buona giornata,
    Chiara


  • User

    Finalmente dopo una mattinata a fare calcoli sono riuscita a tranquillizzare un po' il mio "martirio" 😄 ... ma ora ho bisogno di una piccola conferma da parte tua.
    Innanzitutto voglio portare a conoscenza di tutti gli interessati del forum questo link http://www.globallab.it/pit/calcola_imposte_2005.htm. Prima ho cercato di capire come funziona la no tax area, ho fatto dei conti e poi ho provato a inserire le cifre lì... i conti sembrano tornare :vai:
    Mettiamo il caso che il reddito di un anno derivi da una sola fattura così composta:
    Onorari 10000
    Inps 4% 400
    Subtotale 10400
    Iva 20% 2080
    Subtotale 12480
    Ritenute 20% -2080
    Tot. fattura 10400
    e che non ci siano spese da sottrarre...
    Allora:
    reddito complessivo 10.400
    oneri deducibili ? (suppongo il 18% di INPS su 10400, o su 10.000?)
    Ottengo il reddito imponibile.
    Calcolo la no tax area e quindi:
    26000+3000+1500 (in quanto autonomo)- oneri deducibili (sempre il 18% inps?)-reddito complessivo 10400. Il tutto diviso 26.000.
    Ottengo il coefficiente e lo moltiplico per 4.500.
    Ottengo la no tax area che sottraggo al reddito complessivo ottenendo il reddito imponibile.
    Applico l'aliquota del 23% e ho l'irpef da pagare.
    A questo punto sottraggo le ritenute già fatte (2080) e ho l'irpef da versare. giusto???? :inso:
    Poi, sul reddito che eccede 8000 devo pagare l'irap (4.25%), le addizionali regionali e comunali sul reddito complessivo - oneri deducibili, e infine l'inps (18%) ma su quale reddito?10.400? :bho:
    Ti prometto che dopo questa risposta non ti assillerò più, ma davvero, risolveresti un dubbio amletico e ci daresti un po' di tranquillità. :campione:
    Comunque anche a tutti gli altri utenti che volessero confrontarsi o dissipare dubbi (e spero non crearne altri 😄 ) invito a scrivere, scrivere, scrivere, che più ne capiamo e meglio è!!!
    Grazie ancora, e speriamo di riuscire a finire qui! :ciauz:
    ps. ma sono trooooppo belle 'ste faccine
    Ciao


  • Super User

    Direi che orientativamente è corretto il ragionamento... non ho sottomano però in questo momento gli importi corretti per il calcolo della no tax area e le aliquote esatte dell'INPS... ma so che le hai già verificate tu 😉 .
    Ok i 10400 per l'inps.

    Paolo


  • User

    Grazie infinite Paolo :bacio:
    Più o meno risulta un 15% la somma da accantonare per eventuali tasse, ma comunque dovrò fare diverse ipotesi con importi diversi.
    Ora ci sentiamo davvero meglio, non brancoliamo più nel buio :yuppi:
    Graziegraziegrazie, e a presto.
    Chiara


  • User Newbie

    quindi, scusate, ma i contributi inps pagati vanno a dedurre l'imponibile per l'irpef? vedo in giro molti modelli per il calcolo dell'irpef ....ma non vedo mai comparire le voci dell'inps pagate...

    cioè: imponibile inps = imponibile irpef? o l'imponibile irpef è imponibile inps - contributi inps ?