• User Newbie

    Dropship multiplo

    Ciao ragazzi,

    qualora volessi vendere sul mio sito prodotti derivanti da diversi fornitori in dropship come potrei fare riguardo le spese di spedizione e la logistica?

    Mi spiego meglio.

    Un utente che acquistasse un prodotto di un fornitore dropship e un altro prodotto di u naltro fornitore dal mio sito, non dovrebbe sapere da chi sta acquistando ma deve pensare che sta acquistando da me.

    E infatti pagherà solo una volta le spese di spedizione.

    In realtà però queste vanno pagate due volte (due spedizioni diverse) e al cliente arriveranno due pacchi distinti.

    Come si potrebbero risolvere, almeno parzialmente, tali problemi?

    Grazie


  • User

    Ciao. Il problema credo si possa risolvere aumentanto di un tot le spese di spedizione per tutti. Almeno io faccio così...
    Ho il fornitore principale con 8 euro di spese di spedizione, faccio pagare 10 euro per ogni spedizione (con determinati requisiti) così in genere guadagno 2 euro, a volte ci rimetto la 2 spedizione e bene o male i conti tornano.
    E' più facile a farsi che a dirsi...


  • User Newbie

    Ciao e grazie per la risposta.

    Purtroppo in questi giorni ho scoperto amaramente che il dropship è considerata attività commerciale a tutti gli effetti e quindi richiede apertura partita iva e contributo inps che quest'anno è di circa 2700 euro pagabili in 4 rate anche in assenza di fatturato.

    Queste premesse purtroppo uccidono la mia possibilità di partire perchè non posso permettermi di sostenere simili costi senza una minima certezza di fatturato.

    Tu come ti sei organizzata?


  • User Attivo

    @telemaco78 said:

    Queste premesse purtroppo uccidono la mia possibilità di partire perchè non posso permettermi di sostenere simili costi senza una minima certezza di fatturato.

    Questo conferma l'antico detto che le uniche certezze della vita sono appunto le tasse e la morte 😄

    Scherzi a parte, non esiste un periodo di "prova" con le aziende, ma non necessariamente questo è un solo un male. Prima di partire sarai quasi obbligato infatti a redigere un business plan, un bilancio previsionale, un chiamalocometipare, insomma due conti per (pre)vedere se il tuo business sarà profittevole o meno.

    E questo è un bene.


  • User Attivo

    Scusa pensavi di utilizzare l'Ecomm per arrotondare senza aprire la P.IVA ed adempiere a tutto ciò che consegue?

    Oltretutto anche se ti appoggi ad un DropShipper per la normativa sei tu il negoziante con tutto ciò che ne consegue tasse incluse.

    Fare EComm non un giochino per arrotondare ma un attività imprenditoriale a tutti gli effetti.

    E non parlarmi di quelli della baio, molti di loro non adepiono gli obblighi legislativi.

    Ciao

    Sèvero


  • User

    @telemaco78 said:

    contributo inps che quest'anno è di circa 2700 euro pagabili in 4 rate anche in assenza di fatturato.

    Come già risposto a qualcun altro, se chi intraprende un'attività autonoma ha già una posizione da lavoratore dipendente e dichiara che l'attività autonoma non è prevalente rispetto a quella dipendente, può chiedere di essere cancellato dalla Gestione Commercianti dell'inps, in quanto già coperto dai contributi pagati dal datore di lavoro.

    Per il resto quoto i post precedenti, l'e-commerce è un'attività imprenditoriale a tutti gli effetti e non si può buttare su...


  • User Newbie

    @Sèvero said:

    Scusa pensavi di utilizzare l'Ecomm per arrotondare senza aprire la P.IVA ed adempiere a tutto ciò che consegue?

    Oltretutto anche se ti appoggi ad un DropShipper per la normativa sei tu il negoziante con tutto ciò che ne consegue tasse incluse.

    Fare EComm non un giochino per arrotondare ma un attività imprenditoriale a tutti gli effetti.

    E non parlarmi di quelli della baio, molti di loro non adepiono gli obblighi legislativi.

    Ciao

    Sèvero

    Forse hai letto male o male interpretato quell oche volevo dire.

    Quello che penso è che sia concettualmente scorretto tassare indipendentemente da un fatturato. Credo invece che sia corretto tassare in base e in proporzione al fatturato.

    Quindi, come noti, non ho per niente detto di non voler pagare, ma di voler pagare per quanto faccio, come, secondo me, sarebbe corretto.

    Che l'ecommerce sia un'attività imprenditoriale non si discute. Ma nulla dovrebbe vietare (o rendere difficoltoso) ad una persona di provare quella strada.

    Il mio è solo un punto di vista ma se la legislazione è questa, ne prendo tranquillamente atto e scegleirò di conseguenza.


  • User Newbie

    @Tomcat said:

    Questo conferma l'antico detto che le uniche certezze della vita sono appunto le tasse e la morte 😄

    Scherzi a parte, non esiste un periodo di "prova" con le aziende, ma non necessariamente questo è un solo un male. Prima di partire sarai quasi obbligato infatti a redigere un business plan, un bilancio previsionale, un chiamalocometipare, insomma due conti per (pre)vedere se il tuo business sarà profittevole o meno.

    E questo è un bene.

    Hai ragione e sono d'accordo con te. MA converrai che il business plan potrebbe essere scorretto e non corrispondere alla realtà.

    Soprattutto per chi desidera iniziare in maniera cauta, molte imposizioni di legge potrebbero essere limitanti, tutto qui. Ovviamente sempre IMHO.


  • User Newbie

    @dcalabrese said:

    Come già risposto a qualcun altro, se chi intraprende un'attività autonoma ha già una posizione da lavoratore dipendente e dichiara che l'attività autonoma non è prevalente rispetto a quella dipendente, può chiedere di essere cancellato dalla Gestione Commercianti dell'inps, in quanto già coperto dai contributi pagati dal datore di lavoro.

    Per il resto quoto i post precedenti, l'e-commerce è un'attività imprenditoriale a tutti gli effetti e non si può buttare su...

    Io sono redattore. Ho due contratti di collaborazione annnuali e uno a progetto, sempre annuale. In questo caso cambierebbe qualcosa?


  • User

    Ciao. Io mi sono organizzata così:

    1. Ho consultato un BRAVA commercialista e redatto il bp
    2. Ho aperto patita iva e assolto adempimenti vari
    3. Ho iniziato la mia attività

    Spero che vada bene, altrimenti... chiuderò "bottega"... che si può fare...


  • User Attivo

    @telemaco78 said:

    Hai ragione e sono d'accordo con te. MA converrai che il business plan potrebbe essere scorretto e non corrispondere alla realtà.

    Soprattutto per chi desidera iniziare in maniera cauta, molte imposizioni di legge potrebbero essere limitanti, tutto qui. Ovviamente sempre IMHO.

    Sul piano teorico posso anche essere d'accordo con te, ma nei fatti l'unica maniera di iniziare in modo cauto senza battere "musate" imho è quello di fare un buon business plan, che per sua natura è si frutto di previsioni e congetture, ma se fatto bene non si discosta poi molto dalla realtà.

    Altrimenti come farebbero le grandi aziende a mettere in gioco investimenti milionari, addirittura prevedendo di rimettere per i primi anni anche azzerando il capitale?


  • User

    @telemaco78 said:

    Quello che penso è che sia concettualmente scorretto tassare indipendentemente da un fatturato. Credo invece che sia corretto tassare in base e in proporzione al fatturato.

    Infatti tu sei tassato in base al fatturato, l'inps non è una tassa è un contributo previdenziale, cioè è la tua pensione... dovresti essere felice di pagarlo!!! 😄

    Per quanto riguarda i tuoi contratti, la norma dice che è tenuto a versare i contributi inps chi esercita attività d'impresa in maniera prevalente.
    Ora tu devi dimostrare all'inps che la tua attività autonoma non è prevalente rispetto a quella dipendente.
    E lo fai chiedendo di essere cancellato e portando documentazione a sostegno della tua tesi. Siccome però la tua è una richiesta, l'inps può dirti di no e in quel caso dovresti fare ricorso.

    Nella sostanza io coi miei clienti faccio così: vado all'inps PRIMA di aprire la partita iva, parlo con la funzionaria che mi dice si o no.
    Ogni sede però decide autonomamente. Dalle mie parti i criteri sono temporali: se il tuo lavoro dipendente ti occupa tutta la giornata e quindi tu dichiari di lavorare all'e-commerce 2 ore la sera ogni tanto, te la danno buona. Se invece lavori su turni e hai molto tempo libero, no.

    Io porto modulo di richiesta di cancellazione e lettera del datore di lavoro che attesta l'esistenza del contratto e l'orario di lavoro.


  • User Newbie

    @dcalabrese said:

    Infatti tu sei tassato in base al fatturato, l'inps non è una tassa è un contributo previdenziale, cioè è la tua pensione... dovresti essere felice di pagarlo!!! 😄

    Per quanto riguarda i tuoi contratti, la norma dice che è tenuto a versare i contributi inps chi esercita attività d'impresa in maniera prevalente.
    Ora tu devi dimostrare all'inps che la tua attività autonoma non è prevalente rispetto a quella dipendente.
    E lo fai chiedendo di essere cancellato e portando documentazione a sostegno della tua tesi. Siccome però la tua è una richiesta, l'inps può dirti di no e in quel caso dovresti fare ricorso.

    Nella sostanza io coi miei clienti faccio così: vado all'inps PRIMA di aprire la partita iva, parlo con la funzionaria che mi dice si o no.
    Ogni sede però decide autonomamente. Dalle mie parti i criteri sono temporali: se il tuo lavoro dipendente ti occupa tutta la giornata e quindi tu dichiari di lavorare all'e-commerce 2 ore la sera ogni tanto, te la danno buona. Se invece lavori su turni e hai molto tempo libero, no.

    Io porto modulo di richiesta di cancellazione e lettera del datore di lavoro che attesta l'esistenza del contratto e l'orario di lavoro.

    Andrò di persona all'inps della mia città.

    Comunque i contratti di colalborazione non prevedono ne orari di lavoro, ne turni. Quindi la vedo dura. Anche se ne ho 2 di contratti di colalborazione e uno a progetto tutti validi fin al 31/12/2009.