• Community Manager

    La SEO è una cosa semplice. A volte.

    È molto semplice.

    Le esigenze delle persone in merito alle informazioni che cercano sui motori di ricerca e dentro i siti, cambiano.

    Così, anche i siti devono cambiare.

    Non si può fare SEO nel lungo periodo su un sito che non segue i cambiamenti delle esigenze delle persone e le trasforma in funzionalità e informazioni nuove.

    Vabbè, l'ennesima supercazzola direte voi.

    No. Vi faccio un esempio pratico per capirci, inventato.

    A Marzo del 2010 ci sono 1.000 richieste per la chiave [Immagini in Bianco e Nero].

    A Maggio del 2010 ci sono 900 richieste per la chiave [Immagini in Bianco e Nero] e 100 [Immagini in Bianco e Nero del 1800].

    In questo caso il nostro sito dovrà adeguarsi fornendo anche quella tipologia di immagini nei contenuti.

    Questo però è solo un cambiamento basato sui contenuti, vero?

    A Gennaio del 2011 cambia tutto.

    2.000 richieste [Immagini in Bianco e Nero]
    300 richieste [Immagini in Bianco e Nero del 1800]
    500 richieste [Immagini in Bianco e Nero del Mondo]
    400 richieste [Immagini in Bianco e Nero Grandi]
    100 richieste [Immagini in Bianco e Nero utilizzo commerciale]
    600 richieste [Immagini in Bianco e Nero persone]

    A questo punto non è più solo una questione di contenuti. Se nel 2010 c'erano due tipologie di ricerche prevalenti e quindi il nostro sito poteva rispondere con delle semplici categorie, nel 2012 invece c'è un cambio epocale.

    Le persone vogliono qualcosa di diverso e cercano siti diversi.

    Così arriva un nuovo sito sul mercato che propone una soluzione più semplice per cercare le immagini, con dei filtri, una mappa e descrizioni fatte dagli utenti.

    Che dite? È ancora una questione di link?
    Content is what?

    :ciauz:


  • User Attivo

    Discorso che condivido appieno, anch'io sostengo che lo sviluppo di "app" o funzionalità estese dinamiche (es. sulla base delle richieste più comuni) all'interno del sito, che siano filtri o motori di ricerca avanzati, è spesso l'unico modo per dare unicità ai tuoi contenuti, tralasciando a questo punto qualsiasi discorso su link o contenuti classici. Penso ad un esempio per me emblematico che è pixabay, prima che ci fosse un sito che raccoglie esclusiavamente buone immagini libere da royalty era davvero difficile trovarne, ed ha saputo leggere egregiamente le esigenze di una buona fetta di utenti.

    Il problema è che questi discorsi è Google il primo a farli, tant'è che i widget per confrontare le offerte, trovare subito gli ecommerce e via dicendo li ha già fatti lui e li integra nei risultati di ricerca, per cui "si fa le domande e si risponde da solo" 😄 e a quel punto diventa difficile fare qualsiasi cosa... no?

    Mi sembra che ci siano già parecchi spunti di discussione su cui riflettere e non voglio fare monologhi, buon fine nel frattempo 🙂


  • Moderatore

    Ciao Giorgio, sono d'accordissimo su quanto affermi e ti dirò che lavorando nel settore travel, ho potuto constatare una evoluzione degli utenti (e delle loro ricerche) davvero incredibile.
    Si dovrebbe partire ovviamente dall'analisi delle loro richieste e cercare di fornire i contenuti utilizzando soluzioni innovative che ne facilitino la fruizione.


  • Moderatore

    Ciao ragazzi anche io concordo, per fortuna o purtroppo un progetto SEO sicuramente inizia ma probabilmente NON finisce mai.

    Periodicamente credo sia necessario analizzare nuovamente come l'utente effettua la ricerca per il prodotto/servizio.
    In molti settori si noterà una netta differenza negli anni sui metodi e modi di ricerca.

    Questo porta un grande costo perchè ri analizzare e scoprire che oggi l'utente cerca in modo diverso uno stesso servizio, rispetto a 3 anni fa,
    ci obbliga ad una ristrutturazione delle parti già esistenti e la creazione di nuovi contenuti per soddisfare le nuove richieste.
    Non facendo questo si rischia che i nuovi arrivati vadano a mangiarsi la porzione di utenti che fino ad oggi è aspettata a te.

    Comunque ci sono alcuni settori che subiscono maggiormente questa modifica nei metodi/modi di ricerca ed alcuni che lo subiscono in modo piu lieve.

    Questa è una mia idea, gli altri cosa pensano?


  • ModSenior

    Sono d'accordo, e aggiungo che oltre a cambiare le ricerche e il modo (filtri, mappa, descrizioni), giorno dopo giorno cambia il contesto di ricerca, cambia il mezzo utilizzato per effettuare le ricerche (oggi mobile ad esempio), cambia il luogo, cambia il modo di interagire con il motore di ricerca e sopratutto, cambiano i clienti, non solo le loro abitudine ma proprio cambiano nel senso che sono persone diverse rispetto a quelle di ieri, con nuove abitudini e nuovi modi di pensare.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Buongiorno a tutti,
    piove, concordo su tutto ed uso la sintesi: "panta rei".

    Questo vale da sempre,ma solo se il cliente lo percepisce (il tema del divenire - 500 A.C. ca)


  • Moderatore

    Chi fa SEO certamente non si annoia, questo è il bello ma anche il brutto.

    Il problema è far percepire la complessita del tutto alle aziende (non tanto a quelle con cui collaboriamo) ma con le nuove aziende che quando si rendono conto che hanno bisogno di una persona a cui affidare il posizionamento affidano il lavoro alla presentazione più fica piena di slide (se sono grosse aziende) o a chi offre di meno ( se è un PMI di piccole dimensioni)

    Raffa