• User

    E-commerce rivolto a molti paesi con versioni localizzate tutte in inglese

    Ciao,

    avrei bisogno di un confronto su questa casistica:

    • E-shop rivolto Italia + altri enne paesi. Ogni paese ha la sua sotto cartella del TLD (es. miosito.com/it/).
    • La versione per l'Italia è tradotta in italiano, le altre versioni sono tutte in inglese e, sostanzialmente, le pagine tra queste versioni differiscono soltanto per le valute e i prezzi delle merci.
    • Un utente, ad esempio, dalla Finlandia deve necessariamente navigare nella versione localizzata del sito (/fi/) altrimenti non può poi fare il checkout.
    • C'è un geolocator che, riconoscendo l'IP, suggerisce all'utente di navigare il sito nella sua versione localizzata.

    Lato SEO come è giusto comportarsi? Utilizzare il tag rel="alternate" per tutte le versioni del sito?

    Il mio dubbio principale è su sintassi tipo:

    hreflang="en-FI" (versione in inglese per utenti finlandesi)
    hreflang="en-PT*" (versione in inglese per utenti portoghesi)
    *
    Non sono sicura siano corrette.Stando a WMT mi sembra che questi tag vengano ignorati.Fermo restando che non posso utilizzare il rel="canonical" tra i vari paesi perché la differenza di valute/prezzi dei prodotti non me lo permette, come devo comportarmi? :arrabbiato:

    In WMT ho verificato solo il TLD e quindi non ho settato il geotarget.Forse dovrei verificare ogni sotto cartella (anche se sono tantissime :-/) singolarmente e settare il geotarget?

    Se qualcuno ha esperienza in merito (o anche solo consigli) son tutt'orecchi! Grazie in anticipo 🙂


  • Moderatore

    Ciao silviatave,

    @silviatave said:

    E-shop rivolto Italia + altri enne paesi. Ogni paese ha la sua sotto cartella del TLD (es. miosito.com/it/).
    La versione per l'Italia è tradotta in italiano, le altre versioni sono tutte in inglese e, sostanzialmente, le pagine tra queste versioni differiscono soltanto per le valute e i prezzi delle merci.
    Un utente, ad esempio, dalla Finlandia deve necessariamente navigare nella versione localizzata del sito (/fi/) altrimenti non può poi fare il checkout.
    C'è un geolocator che, riconoscendo l'IP, suggerisce all'utente di navigare il sito nella sua versione localizzata.
    A costo di ribadire l'ovvio - e l'avrai sicuramente già considerato - consiglio vivamente di tradurre i contenuti nelle rispettive lingue, sarebbe un utile servizio verso i tuoi utenti e potrebbe migliorare drasticamente il rendimento del tuo e-commerce (a meno non si rivolga a una nicchia particolarmente tecnica ove l'Inglese è la lingua franca).
    Forse la piattaforma di e-commerce utilizzi non supporta il multi-lingua?

    @silviatave said:

    Il mio dubbio principale è su sintassi tipo:

    hreflang="en-FI" (versione in inglese per utenti finlandesi)
    hreflang="en-PT" (versione in inglese per utenti portoghesi)

    Non sono sicura siano corrette.
    Ricordo un'affermazione di John Mueller (Google) in cui spiegava che tali valori sono supportati almeno da Google per alternate/hreflang, ma sarebbero indirizzati a un numero davvero esiguo di utenti:
    dire "en-FI" vorrebbe dire: "mostra questa pagina in SERP agli utenti provenienti dalla Finlandia con browser impostato in Iglese (e/o che scrivono query in Inglese)". Briciole probabilmente. Per quanto la soluzione sia corretta, almeno per Google, non mi sembra una strada vincente.

    @silviatave said:

    Stando a WMT mi sembra che questi tag vengano ignorati.
    Per curiosità, dove lo vedi?

    @silviatave said:

    Fermo restando che non posso utilizzare il rel="canonical" tra i vari paesi perché la differenza di valute/prezzi dei prodotti non me lo permette, come devo comportarmi?
    Per come hai strutturato i contenuti - tutti i contenuti delle varie Nazioni in Inglese a parte l'Italia - hai dei contenuti duplicati da gestire in qualche modo.
    Tipicamente ciò si risolve con vari mezzi: alternate/hreflang, canonical, noindex, etc..

    Potresti con alternate/hreflang impostare le lingue delle singole Nazioni, ma sinceramente non ho idea di come Google e gli altri motori digerirebbero il contrasto tra la lingua dichiarata e la lingua inferita. Preferirei esplorare altre strade.

    Il canonical a priori non lo escluderei. Potresti tenere una versione generica in Inglese (o usare quella per US, o UK), e impostare ad essa il canonical nelle altre versioni. Hai un geo-locator che già "suggerisce" all'utente la versione più opportuna, e per Google non sarebbe un problema. Tieni a mente che googlebot esplora quasi esclusivamente da IP provenienti da US, ma esistono anche gli altri motori di ricerca.

    Questa potrebbe essere a mio avviso una possibile soluzione, in attesa di localizzare le singole versioni Nazionali, cosa che potresti fare una Nazione per volta (o, meglio, una lingua per volta).

    @silviatave said:

    In WMT ho verificato solo il TLD e quindi non ho settato il geotarget.Forse dovrei verificare ogni sotto cartella (anche se sono tantissime :-/) singolarmente e settare il geotarget?
    Non si ponesse il problema dei contenuti duplicati perché tutti in Inglese, ti direi subito: sì, geo-localizzale tutte, non importa quante siano (OK, se fossero tutte le 200 Nazioni riconosciute dall'ONU e si rivelassero davvero troppe per gestirle, magari comincia a geo-localizzare solo quelle con traffico e ritorno economico attuali o attesi più significativi, e gli staterelli con scarso volume lasciali per iniziare nel calderone dei non geo-localizzati).

    ..però il problema dei contenuti duplicati esiste. Se adotti la soluzione suggerita del canonical, forse ha poco senso geo-localizzare le cartelle (fossi io però lo farei lo stesso, non penso nuocia).

    Se decidi invece di NON usare il canonical verso un'unica versione Inglese (p.es. risolvendo con alternate/hreflang, anche se mi convince poco), o per le Nazioni dove nel frattempo riesci ad avere una versione tradotta, bhé allora sì, geo-localizza.

    Spero d'esserti stato utile


  • User

    Ciao Federico, grazie mille per la tua risposta 🙂

    @Federico Sasso said:

    A costo di ribadire l'ovvio - e l'avrai sicuramente già considerato - consiglio vivamente di tradurre i contenuti nelle rispettive lingue, sarebbe un utile servizio verso i tuoi utenti e potrebbe migliorare drasticamente il rendimento del tuo e-commerce (a meno non si rivolga a una nicchia particolarmente tecnica ove l'Inglese è la lingua franca).
    Forse la piattaforma di e-commerce utilizzi non supporta il multi-lingua?

    Purtroppo la decisione di non fare delle versioni localizzate in tutto e per tutto (quindi tradotte) mi è stata imposta. La piattaforma che uso (Magento) supporta il multilingua, ma spesso i clienti decidono di lanciare uno store indirizzato a tanti paesi ma utilizzando per tutti l'inglese. Chiaramente costa meno 🙂

    @Federico Sasso said:

    dire "en-FI" vorrebbe dire: "mostra questa pagina in SERP agli utenti provenienti dalla Finlandia con browser impostato in Iglese (e/o che scrivono query in Inglese)".

    È quello che avevo capito pure io. E, anche a me non sembra la strada vincente.

    @Federico Sasso said:

    Per curiosità, dove lo vedi?

    WMT > traffico di ricerca > query di ricerca > tab pagine principali (filtro per paese)

    @Federico Sasso said:

    Per come hai strutturato i contenuti - tutti i contenuti delle varie Nazioni in Inglese a parte l'Italia - hai dei contenuti duplicati da gestire in qualche modo.

    Questo è il punto più ostico per me: non sono certa al 100% si tratti di contenuto duplicato, quantomeno non "in tutto e per tutto". :arrabbiato:

    Ho trovato poco sul web circa questa casistica (sì, è abbastanza anomala, lo ammetto) tra cui un commento di John Mueller ad un post:

    If the URLs are really fully equivalent, then using a rel=canonical like that is fine (eg if you have an informational page on a site, which doesn't mention local currencies or local addresses). On the other hand, if the pages are not fully equivalent (eg different titles, currencies, addresses, etc), then I would not use a rel=canonical. The difference is very subtle and because of that, hard to implement at scale.

    E anche in una discussione sul forum per Webmaster, Christopher Semturs (Google) dice:

    to be clear: you should only use rel-canonical across countries (e.g. en-it -> en-gb) if they are actually really the same.
    If they are similar only do NOT do it - e.g. if the product is the same, but the currency and contact-phone-number are different, rel-canonical should not be applied.

    Stando a quello che dicono, sembra che nel mio caso io NON debba usare il rel="canonical", dato che le versioni "localizzate" hanno sì gli stessi prodotti, gli stessi testi e gli stessi metadati, ma le valute e i prezzi sono diversi.

    Ed io quindi, non so bene come muovermi.
    Pensavo di utilizzare il rel="alternate" per la versione italiana, inglese e americana. Ma come mi comporto con le altre? Mettere in noindex le versioni localizzate non tradotte è troppo estrema come soluzione?

    È da tenere a mente che, non essendo versioni localizzate "in tutto e per tutto" difficilemnte le pagine di categoria o le schede prodotto troveranno posizionamento organico.
    E sulla home page mi aspetto traffico organico solo da parole chiave generiche e valide per ogni lingua quali [nome brand] shop online, [nome brand] store online, [nome brand] e basta.

    @Federico Sasso said:

    Spero d'esserti stato utile
    Avoja 🙂


  • Moderatore

    Silvia,

    Ho letto con attenzione il thread su Webmaster Forum di Google.
    Mi fa molto piacere vedere hai fatto le tue ricerche, e rivolto domande molto ben poste.

    Per chi fosse interessato, ne faccio un rapido sunto:
    [INDENT]Silvia ha descritto il suo caso esattamente come ha fatto qui.
    Christopher Semturs, il dipendente di Google responsabile dell'implementazione di alternate/hreflang (e quindi la persona più autorevole a riguardo) ha rimarcato come una sintassi del tipo "en-ES" sia accettata almeno da Google, riferita a contenuti in Inglese per utenti in Spagna. Ha inoltre indicato di non usare canonical per pagine scritte nella stessa lingua dove divisa monetaria e informazioni di contatto sono gli unici elementi che cambiano, invitando a usare alternate/hreflang
    [/INDENT]

    Peccato Christopher non abbia più risposto alla tua ultima domanda esplicita (19 Maggio, ultima data del thread, dove Silvia esprime il dubbio di targetizzare una platea troppo ristretta usando "en-ES").
    Ho l'impressione nelle risposte Christopher abbia un po' trascurato questo aspetto concentrandosi più sulla correttezza tecnica, che Silvia si troverebbe con contenuti tecnicamente ineccepibili visualizzabili in SERP solo da pochissimi (sensazione che dalla lettura del thread sembro condividere con Silvia, e spero Christopher risponda esplicitamente su questo punto).

    Silvia, a questo punto io proverei un'ulteriore strada, via di mezzo sperando di salvare capra e cavoli:
    [INDENT]miosito.com/es/ => hreflang="en-ES"
    miosito.com/es/ => hreflang="es-ES"[/INDENT]

    In pratica metterei proverei a metterle entrambe.
    Azzardata? Sì, ma in fondo il rischio qual'è?


  • Moderatore

    Ho chiesto anch'io un chiarimento a Christopher.
    Seguirò il thread così da poter aggiornare i lettori del Forum GT.

    Ciao


  • User

    Ciao Federico,

    grazie per l'appoggio (sia qui che nel forum di Google).

    Quindi tu suggerisci di inserire due rel="alternate" per ogni versione del sito.
    Non è però che così lo si manda in confusione Google? :mmm:

    Quello che inoltre mi viene da pensare è: utilizzando ad esempio hreflang="es-ES" per il sito in inglese per la Spagna non è un po' come "dichiarare il falso"?
    Dopotutto il mio sito è in inglese, anche se i prezzi delle merci sono per utenti spagnoli...


  • Moderatore

    Ciao Silvia!

    @silviatave said:

    Quindi tu suggerisci di inserire due rel="alternate" per ogni versione del sito.
    è il mio terzo suggerimento, dopo aver proposto nell'ordine:

    • avere contenuti tradotti in primis (ma ti è imposto non lo siano)
    • usare il canonical verso una versione in Inglese per tutti i non Italiani, e proporre ai visitatori bipedi versione locale del sito (penso sempre sia *una *soluzione accettabile: sospetto JonMu e Christopher nel suggerire alternate/hreflang si riferiscano a versioni in Inglese per paesi di lingua Inglese nei loro esempio, non a versioni in Inglese per Paese dove l'Inglese non è lingua ufficiale; non abbiamo ancora una risposta ufficiale da Christopher al momento per chiarire il punto)
    • rischiare un po' dando un segnale potenzialmente contrastante e dichiarare entrambe le lingue - Inglese e lingua locale - per le singole Nazioni.
      L'idea è targetizzare gli utenti Spagnoli (e ti invito anche a geo-localizzare la cartella) sfruttando alternate/hreflang per evitare i contenuti siano visti come duplicati.

    Il miei sono "suggerimenti", vie esplorabili. Non mi sbilancio a proclamare verità assolute :quote: , non di sicuro in questo scenario "un po' anomalo". Dico solo cosa farei io, nell'ordine di preferenza.

    Preferirei Christopher si esprimesse chiaramente sul punto, va tenuto conto però che è un dipendente Google: lui, JohnMu e gli altri suoi colleghi quando rispondono sul Google Webmaster Central forum sono molto attenti ad attenersi strettamente alla parte tecnica, e non si sbilanciano a dare una "consulenza SEO". Nemmeno inviterà mai a provare una soluzione che potrebbe evidenziare una debolezza architetturale di Google, o comunque una possibile lacuna nel supporto dell'internazionalizzazione. E' possibile risponda semplicemente invitando a tradurre i contenuti...

    @silviatave said:

    Non è però che così lo si manda in confusione Google? :mmm:

    Quello che inoltre mi viene da pensare è: utilizzando ad esempio hreflang="es-ES" per il sito in inglese per la Spagna non è un po' come "dichiarare il falso"?
    Alla peggio che capita?
    Ti può arrivare una notifica da WMT a indicare un errore nell'uso di alternate/hreflang; nel caso si cambia.

    Hai detto di aver verificato da WMT che la soluzione attuale ("en-ES") non sembra portare benefici, giusto? Quindi alla peggio non perdi nulla facendo un tentativo.

    Il rischio è dare messaggi contrastanti, ma tieni conto del fatto che Google non si affida a demarcazione per capire se i contenuto di una pagina è in Inglese o Spagnolo, lo inferisce molto efficacemente dall'analisi del testo. Ha bisogno invece dell'aiutino hreflang per distinguere per esempio Inglese Britannico da Inglese Americano. Se inferisce un contenuto è in Inglese invece che Spagnolo, sono abbastanza sicuro scarti l'indicazione ritiene palesemente errata.

    Spero di non aver causato più confusione 😄


  • User

    No tranquillo, non hai creato ancora più confusione, mi è stato utile questo confronto! :figo2:

    Intanto grazie mille, vediamo poi se riusciamo a "scucire" qualche dettaglio in più da Christopher...

    🙂