• Bannato User Attivo

    Redirect 302

    Ciao.

    Fatta una ricerchina nel motore interno GT, e non trovatovi molto sui redirect 302 (perlopiu' si trova 301) mi accingo a scrivere qualcosa su questo tema, visto che al compleanno GT, Stuart ed altri, (diamo a Stuart quel che e' di Stuart, diamo ad altri quel che e' di altri) hanno sollevato il tema/problema dei redirect 302 e l'hijacking di una pagina o sito intero.

    Primo: cosa e' l' hijacking (dall' inglese letterale "dirottamento" [miii e se sapevo che hijacking era nel GT wicky, col cavolo che lo spiegavo...ma ormai l'ho scritto e ce lo lascio... la vita e' no tiraturo...]). E' esattamente questo. Tramite il redirect temporaneo 302 (che dice a Google che una pagina e' stata momentaneamente spostata da URL-a ad URL-b per ragioni varie, ma che comunque URL-a rimane valido e magari in futuro sara' pure riabilitato a pieno) si mettono in relazione (per google) due domini che non hanno assolutamente niente a che fare, creando una pagina mooolto simile a quella che si vuole dirottare, e poi mettendoci il 302 verso la pagina che si vuole dirottare. Quando lo spider di Google (importante il motore perche' motori differenti si comportano in maniera differente) entra nella pagina copiata e vede il 302, collega questa pagina a quella che si vuole dirottare in quanto la considera versione vecchia ma comunque valida di quella verso cui il 302 e' puntato. Quindi l'algoritmo indicizza questa pagina mooolto vicino alla dirottata nelle SERP, o addirittura in posizione superiore.

    La parte soprastante e', per cosi' dire, "accademia", ma la parte interessante e' che Matt Cutts in questo articolo non freschissimo ma interessante del Gennaio 2006 http://www.mattcutts.com/blog/seo-advice-discussing-302-redirects/
    spiega perche' Bigdaddy continua a dare valore alle pagine con 302 invece di fare come fanno altri motori e "fregarsene" bellamente della pagina col redirect (alcuni di questi sono Ask ed MSN. Yahoo e' ambiguo.)
    Per chi non avesse voglia di leggersi l'articolo o per chi non masticasse l' inglese troppo bene, Matt Cutts spiega che Bigdaddy da valore anche all'estetica della pagina ed alla lunghezza dell' URL quando deve preferire cosa indicizzare nel caso di un redirect 302.

    L'articolo riporta l'esempio di una pagina di un sito ufficiale che ha un URL corto ed un aspetto gradevole, alla quale e' stato applicato un redirect 302 verso una pagina che "nun se po' vede'" e che ha un URL lungo e complicato. Ergo, nelle SERP Google riporta in prima posizione la pagina bella, ed in terza quella brutta (ho semplificato mooolto, ma il succo ci dovrebbe essere).

    Nell'articolo Matt Cutts fa riferimenti espliciti al problema dell'hijacking che questa interpretazione soggettiva di Bigdaddy crea, e spiega che un modo per risolvere il problema e' stato quello di cercare di inglobare nell'algoritmo un criterio di ricerca del nome di dominio migliore nel caso delle pagine fossero redirette a nomi di domini complessi e lunghi.

    L'esempio del caso suddetto e' che nelle SERP del datacenter di Bigdaddy [64.233.179.104], a differenza di altri datacenter, la pagina con l'URL piu' corto ed una grafica piu carina non appare nella SERP. La pagina a cui punta il redirect 302 non viene mostrata pero', ed al suo posto viene mostrata una pagina appartenente allo stesso dominio, ma con URL piu semplice. (es. se il redirect 302 e' da http://dominio1.com/folder.file.htm verso http://sottodom.dominio.com/err/ter/DER??jaS/23TRGST/ert.asp, Bigdaddy tende a riportare una qualunque versione semplificata del secondo.

    Spero di essere stato chiaro. Editatemi se c'e' bisogno. La migliore cosa sarebbe leggersi l'articolo di Matt Cutts.
    Ciao 🙂


  • Community Manager

    Grazie mille Lord Baron per questo bellissimo post sul 302, molto molto interessante 🙂

    :ciauz:


  • User Attivo

    Ciao Lord Baron,
    il 302 rappresenta una vera spina nel fianco di google, che non riesce a venirne a capo.

    Se rifaccio ora le query che mi avevano incuriosito [url=http://blog.tsw.it/generale/hijack-302-dopo-il-big-daddy-a-volte-ritornano/]qualche tempo fa vedo risultati ancora peggiori di quelli che avevo notato.

    http://www.google.it/search?q=volo+napoli+parigi

    Attualmente gli annunci affiliati che redirigono via 302 continuano ad abbattere le landing pages a cui puntano, e c'è un'altro aspetto: in molti casi è complicato, per non dire impossibile eliminare il problema da parte dell'owner del sito hijack-to. Serve un 404 per rimuovere la pagina, e nessuno fa 404 su pagine (script) che portano ingressi... probabilmente preferiscono piuttosto pagare il click.

    In questo modo pero' per certe query abbiamo un cugino del PpC che spadroneggia nelle SERP a sbafo.
    Pare che per ora non sia il pensiero principale di google e nemmeno (e questo è già piu' comprensibile) dei circuiti di affiliazione.

    Curioso pero' che neppure gli owner dei siti colpiti si preoccupino.

    Ciao.


  • User

    Alcuni tipi di hijacking, come il dns, possono essere evitati usufruendo del tag html base nelle pagine, ad esempio:

    <base href="http://www.antezeta.it/notizie-news.html" />

    (la pagina è necessaria se sono utilizzati i fragmenti, cioè #punto-nel-documento).


  • Bannato User Attivo

    Ciao Antezeta,

    Scusa ma non ti ho capito molto bene.... dove devo mettere il tag? Nell'header o body? E comunque si parla sempre di inserirlo nella pagina che non si vuole dirottata, o in un file sul tipo di .htaccess?

    (la pagina è necessaria se sono utilizzati i fragmenti, cioè #punto-nel-documento).

    Mi spieghi anche questo por favor? Grazie 🙂


  • Bannato User Attivo

    Ah... non da la mano... come e' umano leiiii !


  • Super User

    @"Lord Baron" said:

    Ah... non da la mano... come e' umano leiiii ! Io si 🙂

    Molti tipi di hijack possono essere contrastati semplicemente utilizzando il linking assoluto invece di quello relativo.

    Con il tag <base href>, posto nel codice in questo modo...

    <html>
    <head>
    <title>Titolo della tua pagina</title>
    ** <base href=****"http://www.tuosito.com"****>**
    </head>
    

    ... rendi di fatto assoluto il tuo linking interno anche se negli href contengono istruzioni relative (es: a href="ciao.html").

    Online non è percepibile la differenza (sulla barra di stato appare sempre il Full Url) ma se fai una prova in locale (alias, sul tuo pc) usando il base href e i link relativi, vedrai che il tuo browser visualizza ciao.html come h*ttp: // www. tuosito.com/ciao.html

    Cordialmente,
    Stuart


  • Bannato User Attivo

    Grazie Stuart!

    Ma questo mi risolve anche dei bei "casini" che ho col sottodominio che non mi prende i css se non hanno il link assoluto.

    Domandina: lo posso anche mettere nel file javascript esterno? Penso di no ma domando comunque...
    Grazie..per la mano!!! :ciauz: