• Community Manager

    Google è meritocratico?

    Su Fastpopularity, Nelli, scrive un bellissimo articolo: Io amo... la meritocrazia di Google

    Elena (Nelli), ci porta la sua esperienza con il suo Blog, iniziando a raccontarci di come Google ha cambiato il modo di vedere un attimo le cose 🙂

    Il concetto di Elena è molto chiaro, però vorrei portare alla luce alcune cose.

    Immaginiamo un Google che attraverso i suoi algoritmi, oggi riesca ad eliminare lo spam dalle sue serp e riesca a presentare quindi solo siti validi e pieni di contenuti.

    Non vi sembra che siamo noi SEO ad aiutare Google?

    Se un sito di E-commerce, pieno zeppo di contenuti bellissimi, ma con gli URL pieni di variabili e Title uguali, non riesce oggi ad avere il successo che merita, cosa vi viene in mente?

    Google ovviamente non può farcela da solo, quindi, fino a quando non riuscirà in questa impresa, anche noi siamo artefici del suo successo, anche noi che ogni giorno facciamo costantemente informazione e formazione su questo bellissimo argomento 🙂

    O no? 😄

    Calogero al Convegno GT parlava di cosa e come Google descrive il suo operato nelle sua mission...mi interessa il suo parere...come quello di Nelli e degli altri (Nbriani ci sei?)


  • Super User

    Concordo pienamente con te Giorgio anzi io credo che alla fine google siamo Noi.

    Senza la nostra ricerca incessante, le scoperte e di conseguenza l'evoluzione di nuove tecniche atte a migliorare il web intero google non sarebbe al livello cui si presenta oggi. Il suo merito è quello di aver creato algoritmi capaci realmente di premiare il nostro lavoro.

    Non posso fare a meno infatti, della volontà di google di rendere partecipe il webmaster in tutti i suoi contenuti (sitemap, segnala spamm ecc) questo perchè Google tiene molto a noi del Seo.


  • Super User

    grazie giorgio 🙂

    certo...** siamo noi seo **ad aiutare oppure.. a ostacolare google!
    nella mia iper attività digitale di questi giorni, ho scritto anche un altro articolo. non lo avrei citato in altri casi, ma ritengo di doverlo fare per via dell'idea che ipotizzo, inerente agli spunti che dai qui sopra.

    in sintesi questa è la mia osservazione:

    l'attività da parte dei seo di posizionamento di un sito/portale - che facendoci ragionare in termini di passaggio di link popularity/pagerank/trustrank ecc... ha provocato l'eliminazione dei link in uscita quando non necessario - fa sì che i siti dei piccoli stiano "scomparendo" da google.

    lo spiego un po' meglio qui.

    ma sono tuttavia convinta che l'evoluzione di google e il miglioramento dei suoi risultati sia MOLTO legato all'attività dei seo. anche al convegno abbiamo discusso molto su questo punto..


  • User

    @nelli said:

    grazie giorgio 🙂
    l'attività da parte dei seo di posizionamento di un sito/portale - che facendoci ragionare in termini di passaggio di link popularity/pagerank/trustrank ecc... ha provocato l'eliminazione dei link in uscita quando non necessario - fa sì che i siti dei piccoli stiano "scomparendo" da google.

    Ho letto il tuo articolo, in effetti tocca un argomento molto interessante.
    Di questi giorni e' molto difficile, se non impossibile, trovare su Google il sito di ristoranti, bar e piccoli esercizi commerciali, specialmente nei "piccoli" web come quello italiano.
    Oggi come oggi (con i link spontanei che sembrano quasi una leggenda metropolitana) per questi siti e' gia' difficile entrare negli indici, non parliamo di finire ai primi posti per le ricerche che li riguardano, e questo alla lunga puo' diventare un problema per i motori di ricerca (specialmente quando fasce sempre piu' larghe di utenti si affacciano su internet).


  • Community Manager

    @Ray71 said:

    Di questi giorni e' molto difficile, se non impossibile, trovare su Google il sito di ristoranti, bar e piccoli esercizi commerciali, specialmente nei "piccoli" web come quello italiano.

    Non vorrei andare OT, però sono convinto che nel giro di 2-3 anni questo sarà superato 🙂

    La generazione dei contenuti degli utenti sarà sempre più importante; Google lo sa, quindi spero che presto ci siano nuovi sbocchi per questo settore, anche perchè sui ristoranti, bar e piccoli esercizi commerciali sto per metterci le mani 😄

    :ciauz:


  • Super User

    @nelli said:

    l'attività da parte dei seo di posizionamento di un sito/portale - che facendoci ragionare in termini di passaggio di link popularity/pagerank/trustrank ecc... ha provocato l'eliminazione dei link in uscita quando non necessario - fa sì che i siti dei piccoli stiano "scomparendo" da google.

    lo spiego un po' meglio qui.

    ma sono tuttavia convinta che l'evoluzione di google e il miglioramento dei suoi risultati sia MOLTO legato all'attività dei seo. anche al convegno abbiamo discusso molto su questo punto..

    Ciao Nelli,

    davvero un bell'articolo e un argomento interessante.

    Condivido gli effetti che tu descrivi un po' meno le cause che hai estremizzato nel "quote" ... non credo che sia solo un problema di SEO che eliminano link in uscita... (anzi a mio parere le risorse con molti link tematizzati in uscita sono pure premiate)

    Il problema è il proliferare enorme di portali e portalini di ogni tipo che spesso per politiche commerciali (e non per SEO) tendono a tenere l'utente sul proprio sito e a mediare/intercettare la domanda verso la piccola attività commerciale (ristorante o albergo che sia...)

    Del resto come non pensare che vengano privilegiati quei portali che appunto espandono notevolmente la specifica rierca su moltissimi argomenti correlati e di cui si riempiono di contenuti, di traffico qualificato e ottimi BL....

    A mio giudizio non si puo' chiedere ai motori troppo... per quel tipo di ricerca esistono in fondo le Directory ... non pensi?

    Resta comunque corretta la tua critica e quindi sono certo che nel futuro Big sapranno trovare soluzioni adeguate per rendere piu' rilevanti i propri risultati a ricerche specifiche come "Ristorante Roma" per qul disgraziato ristoratore che quando chiamo' il suo ristorante "Roma" pensava di aver fatto una gran bella cosa! 😄

    :ciauz:
    Nicola


  • User Attivo

    Intervengo con un po' di ritardo in questa interessantissima discussione sperando di riaprire il dibattito 😄
    Ho letto con piacere entrambi gli articoli pubblicati su Fastpopularity, ma ho qualche risarva nei confronti di un'affermazione chiave del discorso di Nelli

    sono contenta che google non ragioni con i pregiudizi del mondo "reale"
    Per quanto Google non ragioni con gli stessi pregiudizi che ostacolano l'emergere di talenti nel mondo reale, per tutti i webmaster che di SEO sanno poco Google impone altri metodi di valutazione altrettanto iniqui, a mio parere decisamente contrari al concetto di meritocrazia.

    L'aspetto più inquietante, come segnalato da Calogero e in parte sostenuto anche da Mariangela nei loro interventi al convegno, è che invece gli utenti abbiano l'impressione che Google riesca a fornire un'immagine esatta di ciò che è la rete in quel momento, catalogandola in tempo reale e nella sua interezza secondo principi del tutto obiettivi e meritocratici.
    Partendo da questo presupposto si arriva a conclusioni errate come quella dell'inesistenza del sito ricercato se non presente negli indici di Google.

    Colgo l'occasione per invitarvi a riflettere su alcune implicazioni che tutto ciò potrebbe avere: come percepirebbero gli utenti nel caso in cui Google decidesse di attuare una qualunque forma di censura verso alcuni siti (dal famigerato caso BMW ad un qualunque sito flash/frame based, passando per il miserabile fallimento) senza darne comunicazione esplicita ai suoi utenti? E' corretto considerare anche questo atteggiamento come meritocratico?