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    Naspi e prestazione occasionale

    Buonasera a tutti,
    ho notato che vi sono varie sezioni interessanti per me su questo forum, anche considerando che mi occupo di web marketing, ma come spesso immagino vi accada sono qui per chiedere aiuto e consiglio.
    Spiegherò quindi la mia situazione nella maniera più breve possibile.
    Da dicembre 2015 sono disoccupato e percepisco la Naspi, che durerà per 24 mesi.
    Il mio ex datore di lavoro, una azienda srl, mi chiede di prestargli lavoro occasionale, dalle 2 alle 3 volte all'anno (per la durata di circa 10 giorni cadauna), per tenere aggiornate le campagne pay per click di Google Adwords della sua azienda.
    Mi offre circa 3.850 ? totali annui. Tengo a precisare che inizialmente si era parlato di un compenso in contanti senza beghe fiscali, e quindi non a norma. Entrambi però preferiamo iniziare un rapporto di questo tipo in maniera chiara e fiscalmente corretta. Al contempo io non vorrei dover pagare tasse di tasca mia, o per lo meno essere sicuro che una eventuale ritenuta fiscale sarebbe poi recuperabile con la dichiarazione dei redditi, chiaramente mantenendo il totale dell'importo Naspi senza che da esso vengano detratte percentuali per tale lavoro. Aggiungo di non essere in possesso di partita iva.

    Gradirei, a questo punto, semplicemente sapere se:

    • un lavoro del genere può effettivamente essere considerato occasionale, e quindi non intaccare minimamente la mia Naspi.
    • se vi è davvero un limite di ? 2.000 per singolo committente nell'arco di un anno (per un totale di ? 5.000 annuale come somma dei vari committenti).
    • se la ritenuta d'acconto applicata sarebbe poi recuperabile con la presentazione dei redditi, non avendo nessun altro reddito se non la percezione della Naspi.

    Ho svariati dubbi sul lavoro occasionale, perché benché il totale dei giorni lavorativi non supererebbe i 30, essendo una prestazione ripetuta 3 volte in un anno, con il medesimo committente, non sarebbe probabilmente ritenuta occasionale dal fisco. Inoltre gradirei se possibile sapere se e quanto dovrei chiedere in più, nel caso in cui la ritenuta fiscale non fosse recuperabile nel mio caso.
    Aggiungo di aver cercato in tutti i modi di informarmi sul web, ma di non aver trovato nessuna risposta chiara, nemmeno i decreti legge mi sono sembrati chiari a proposito del lavoro occasionale, ad esempio, chi mi impedirebbe di aver prestato lavoro per un importo di 3.850 ? in un paio di giorni lavorativi solamente, al fine di non superare i 30 totali?

    Ringrazio in anticipo chiunque avesse a tali propositi le idee chiare e fosse disposto a darmi delucidazioni.


  • User Attivo

    @Nethan said:

    Ho svariati dubbi sul lavoro occasionale, perché benché il totale dei giorni lavorativi non supererebbe i 30, essendo una prestazione ripetuta 3 volte in un anno, con il medesimo committente, non sarebbe probabilmente ritenuta occasionale dal fisco.

    Può darsi: come giustamente osservi, la normativa è molto confusa, ed ogni funzionario può decidere di interpretarla a modo proprio.
    In ogni caso, si tratta nel caso di un problema per l'azienda (che sarà esposta alle sanzioni INPS), e non certo tuo.

    Ti confermo che se l'importo lo percepirai come prestazione occasionale (e quindi con ritenuta d'acconto del 20%), il credito derivante dalla ritenuta d'acconto lo potrai recuperare in fase di dichiarazione.
    (se invece ti pagheranno con voucher, no)