• User Newbie

    L'Informatica nella società dei consumi

    Vorrei discutere sul ruolo che ha avuto, che ha e che dovrebbe avere in futuro l'Informatica nella nostra società. Io sono un informatico, da 25 anni a questa parte, e ho visto drasticamente cambiare l'angolazione da cui viene guardato il mondo dell'Informatica.
    Cerco di spiegare rapidamente il modo in cui ho sempre visto questo mondo: per dirla semplicemente, le applicazioni Informatiche sono l'unico modo per riuscire ad uscire dall'impasse culturale nella quale ci troviamo. La storia è costellata di periodi di crisi, da cui si è sempre, e ripeto sempre usciti grazie a nuove scoperte che hanno rivoluzionato il nostro mondo. Per citare solo un esempio si è passati dall'economia locale a quella distribuita grazie alla scoperta del motore a scoppio, il che ha reso possibile trasportare le merci in luoghi anche distanti dai luoghi di produzione. L'economia di oggi è ciò che è grazie al motore a scoppio; se ciò non fosse avvenuto la storia sarebbe stata sicuramente molto diversa.
    :mmm:
    Ebbene, eccoci di nuovo con i requisiti base; abbiamo avuto una crescita, una stagnazione, sicuramente avremo secondo me una contrazione; ma **abbiamo già lo strumento :sun: **per uscire dalla crisi. L'informatica applicata correttamente è infatti uno strumento formidabile; al momento essa viene impiegata quasi esclusivamente a fini di interesse commerciale, e non per le persone. Ecco alcuni esempi di cosa si potrebbe fare con applicazioni informatiche seriamente studiate per dare un benefit effettivo alla persona:
    Potremmo non essere obbligati a recarci fisicamente nel luogo di lavoro ma si potrebbe lavorare da casa.
    Potremmo passare più tempo con i nostri cari e le nostre famiglie.
    Potremme fare diagnosi mediche da casa evitando lunghissime ed ottocentesche 😞 code all'ASL.
    E molte altre cose.
    Tutto ciò non sarebbe a discapito della produttività del sistema, anzi, ne costituirebbe un'ottimizzazione. Che ne pensate?


  • User Attivo

    Innanzitutto non mi limiterei all'informatica, ma allargherei alla tecnologia, infatti secondo me la relazione cultura/tecnologia/uomo è come segue:

    • la cultura organizza ed elabora la tecnologia per attività specifiche, la tecnologia allo stesso tempo innova la cultura stessa incrementandola e la condiziona influenzandone lo sviluppo;:surprised:
    • la cultura è patrimonio sociale dell?uomo e come tale ne influenza le percezioni e le azioni, l?uomo assimila la cultura tramite l?interazione sociale e l?accomoda secondo la sua cultura (le sue esperienze ed i suoi modelli mentali);
    • l?uomo produce la tecnologia inventandola o scoprendola e la utilizza per esaudire le proprie esigenze, la tecnologia estende le facoltà dell?uomo e le struttura.:quote:
      Io credo senz'altro che la tecnologia puo aiutarci ad uscire dalla crisi, ma come sottolinei tu se applicata correttamente, ovvero gli strumenti servono perchè aumentano le nostre potenzialità, ma sono senza segno, è quindi necessario poi definirne l'applicazione in maniera giusta/etica/ecosostenibile/morale/...:?.

    Sull'argomento è interessante la visione futuristica dello scienziato R.Kurzweil nel libro La singolarità è vicina, Apogeo, Milano, 2008:

    Kurzweil osserva ?Cosa è, quindi, la singolarità? È un periodo storico futuro durante il quale il tasso di innovazione tecnologico sarà talmente veloce e il suo impatto talmente profondo, che la vita sarà irreversibilmente trasformata. Anche se né utopica né distopica, questa epoca trasformerà i concetti base che utilizziamo per dare significato alla nostra vita, dal modo in cui facciamo affari, al ciclo della vita umana, morte compresa. L'idea chiave sottostante l'imminente Singolarità è che il tasso di cambiamento della nostra tecnologia sta accelerando e le sue capacità stanno crescendo ad un tasso esponenziale?.
    Quindi espone la sua visione dell?evoluzione divisa in sei epoche:
    ?L'evoluzione è un processo che genera modelli sempre più coerenti. Sono convinto che lo sviluppo di modelli rappresenti l'essenza della storia del nostro mondo. L'evoluzione avanza tramite l'uso dei metodi di information-processing derivati dall'epoca precedente per generare quelli dell'epoca successiva. Concettualizzo la storia dell'evoluzione, sia biologica che tecnologica, in sei epoche. Come vedremo più avanti, la singolarità si dispiegherà nella quinta epoca e si diffonderà dalla Terra al resto dell'universo nel corso della sesta epoca.

    La prima epoca: fisica e chimica
    Possiamo tracciare le nostre origini ad uno stato in cui l'informazione è rappresentata nel modo più semplice: insiemi di materia e di energia. Le recenti teorie della gravità quantica sostengono che il tempo e lo spazio sono suddivisi in quanti separati, cioè, in pratica, frammenti di informazioni. Sappiamo che le strutture atomiche immagazzinano e rappresentano informazioni.
    Qualche centinaio di migliaia d'anni dopo il Big Bang, quando gli elettroni sono rimasti intrappolati nelle orbite dei nuclei (composti di protoni e neutroni), gli atomi hanno cominciato a formarsi. La struttura elettrica degli atomi li ha resi "appiccicosi." La chimica è nata qualche milione di anni dopo, quando gli atomi si sono incontrati dando vita a strutture relativamente stabili: le molecole. Di tutti gli elementi, il carbonio è risultato essere il più versatile; può formare legami in quattro "direzioni" (invece di una/tre come per la maggior parte degli altri elementi) realizzando in questo modo complesse strutture tridimensionali ad alto contenuto di informazioni.
    Le regole del nostro universo e l'equilibrio delle costanti fisiche che governano l'interazione delle forze della fisica sono precisamente adatte alla codificazione e all'evoluzione delle informazioni e al conseguente incremento della complessità.

    La seconda epoca: biologia
    Nella seconda epoca, iniziata vari miliardi di anni fa, i sistemi basati sul carbonio diventarono sempre più complessi fino al momento in cui degli aggregati complessi di molecole risultarono in meccanismi autoreplicanti, dando così inizio alla vita. I sistemi biologici hanno poi evoluto un preciso meccanismo digitale (il DNA) per la preservazione dei dati che descrivono una vasta gamma di molecole. Il DNA e i suoi vari sistemi di supporto, come ad esempio i ribosomi, hanno reso possibile la "documentazione" degli esperimenti evolutivi di questa seconda epoca.

    La terza epoca: il cervello
    Ogni epoca continua lo sviluppo dell'informazione attraverso un cambiamento di paradigma ad un livello ulteriore di indirezionalità (in altre parole, l'evoluzione usa i risultati di un'epoca per generare quella seguente). Per esempio, nella terza epoca, lo sviluppo guidato dal DNA ha prodotto organismi in grado di raccogliere informazioni con gli organi sensoriali e di processarle e memorizzarle con i propri cervelli e sistemi nervosi.
    Questi, a loro volta, sono stati resi possibili dai meccanismi della seconda epoca (DNA e informazioni epigenetiche delle proteine e dei frammenti di RNA che regolano l'espressione genetica) e hanno poi (indirettamente) permesso e definito i meccanismi di "information-processing" della terza epoca (cervelli e sistemi nervosi). La terza epoca ha avuto inizio quando gli organismi hanno ottenuto la capacità di riconoscere automaticamente gli "oggetti" in ambienti complessi, un'attività che ancora oggi rappresenta la vasta maggioranza dell'attività nel nostro cervello. La nostra specie ha poi evoluto la capacità di generare modelli mentali astratti del mondo che ci circonda e di riflettere sulle implicazioni logiche di tali modelli. Noi abbiamo la capacità di immaginare ed elaborare il mondo nella nostra mente e di mettere in pratica queste idee.

    La quarta epoca: la tecnologia
    Grazie al pensiero razionale ed astratto e al pollice opponibile, la nostra specie ha aperto la porta alla quarta epoca e al livello di indirezionalità seguente: l'evoluzione della tecnologia da noi creata. Essa ha avuto inizio con semplici meccanismi e si è sviluppata nella direzione di automazioni elaborate (macchinari meccanici automatizzati), dopo di che, con dispositivi specializzati di comunicazione e di calcolo, la tecnologia ha a sua volta ottenuto la capacità di osservare, immagazzinare e valutare elaborati insiemi di dati. Proviamo a paragonare la rapidità del processo evolutivo biologico che ha portato all'emergere dell'intelligenza, a quello tecnologico: i mammiferi più avanzati hanno aggiunto circa un pollice cubico di materia cerebrale ogni centomila anni, mentre oggi stiamo approssimativamente raddoppiando la capacità di calcolo dei computer ogni anno. Naturalmente, né le dimensioni del cervello né la potenza del computer sono il solo elemento determinante dell'intelligenza, ma entrambi sono necessari.
    Sia l'evoluzione biologica che la tecnologia umana sono in continua accelerazione, come indicato dal sempre più breve intervallo fra un evento e quello seguente (due miliardi di anni dall'origine della vita alle cellule; quattordici anni dal PC al World Wide Web).

    La quinta epoca: la fusione di tecnologia ed intelletto
    Venendo ora al futuro, parecchie decadi da oggi, possiamo dire che la singolarità avrà inizio con la quinta epoca e che essa risulterà dalla fusione delle ampie conoscenze contenute nel nostro cervello, con le caratteristiche, significativamente superiori, tipiche della nostra tecnologia: potenza, velocità e capacità di condividere dati. La quinta epoca permetterà alla nostra civilizzazione uomo-macchina di superare le limitazioni del cervello umano, fermo a cento trilioni di connessioni.

    La sesta epoca: l?universo si sveglia
    Sull'onda della singolarità, l'intelligenza, derivata dalle sue origini biologiche site nel cervello umano e da quelle tecnologiche, site nell'inventività umana, comincerà a saturare la materia e l'energia circostanti. Farà ciò riorganizzando materia ed energia per raggiungere un livello ottimale di computazione per diffondersi al di là del suo pianeta di origine, la Terra. Ad ogni modo, la materia e i meccanismi "insensati" dell'universo saranno trasformati in eccezionali forme di intelligenza, che costituiranno la sesta epoca dello sviluppo dell'elaborazione dell'informazione. Questo è il destino ultimo della singolarità e dell'universo?.

    ciao:ciauz:
    marlomb


  • Super User

    Ciao Gcosetta e ciao Marlomb, è stato un vero piacere leggere i vostri post... davvero molto interessanti e ricchi di informazioni e significato. 🙂

    Gcosetta, è vero che la tecnologia ha molto potenziale... sicuramente può fare molto di più di quanto non stia facendo ora. Tuttavia ci sono anche altri fattori da prendere in considerazione.

    1 - Disponibilità: Noi viviamo, almeno così ci viene detto, in un paese sviluppato. Quasi tutti hanno regolarmento accesso ai computer e a Internet... molte famiglie hanno persino uno o più computer con collegamento ad Internet in casa e possono quindi consultare la rete ogni volta che vogliono. Purtroppo non è così dovunque. I paesi "in via di sviluppo" non hanno né computer né Internet... molto spesso non hanno neppure l'elettricità in casa! Come possiamo affidare il nostro mondo alla tecnologia quando non siamo pronti a fare gli investimenti per portare la tecnologia nel nostro mondo?

    2 - Accessibilità: Conseguentemente solamente una minoranza della popolazione mondiale ha accesso "costante" a Internet, che alla fine è il punto di forza della tecnologia. Senza Internet i computer si ridurrebbero a delle calcolatrici molto potenti. Di questa minoranza, una piccola percentuale riesce ad usare Internet in maniera "efficace". Forum, Blog, Chat, IM, Wiki, YouTube... ora sono passatempi, ma se ci pensate bene saranno loro la chiave. Un Internet "molti a molti" che permetto uno scambio di informazioni rapido e senza censure.

    3 - Utilizzo: Non basta creare un "sito vetrina" per ogni azienda. Perché Internet funzioni al meglio è necessario creare dei sistemi efficaci. Dei sistemi che permettano lo scambio di dati e informazioni di qualsiasi tipo in modo sicuro e veloce. Se io, ad esempio, fossi un medico e lavorassi a casa, dovrei potere consultare le cartelle cliniche dal mio computer... non telefonare all'ospedale e aspettare che un insiervente mi mandi il fax! I sistemi telematici (lato software) vanno ancora migliorati. Ma ne abbiamo la possibilità! Le tecnologie ed i linguaggi di programmazione lo permetterebbero in pochissimo tempo!

    4 - Convenienza: Conviene davvero alle multinazionali, enti religiosi e politici e società private incentivare e promuovere l'utilizzo di Internet? Sei Miliardi di persone con accesso alla rete... ad informazioni non censurate, libere opinioni e dibattiti pubblici. Per non parlare dell'aumento della criminalità virtuale (pirateria)...

    5 - Effetti Sociali: Cosa succederebbe se improvvisamente i rapporti sociali avvenissero principalmente attraverso uno schermo? Se skype sostituisse le riunioni di lavoro e Second Life le passaggiate e le cene con gli amici? Che effetto avrebbe sulla società, sulle persone... ma anche sull'esterno? Sembra uno scenario fantascientifico... ma ogni grosso cambiamento sociale ha avuto effetti di dimensioni notevoli. Cosa succederebbe?

    Perché questo accada, occorre pianificare attentamente i primi quattro punti e cercare di prevedere il quinto... ma, più di tutto, occorre un sincero impegno da parte di organizzazioni, governi e cittadini!

    Quanto invece a quello che ha detto Marlomb... ottima spiegazione, sono sinceramente impressionato (in senso buono)! 😄

    Bisogna notare come i tempi fra le epoche si sono ridotti.

    Miliardi di anni perché si assestassero gli atomi e la materia, si creassero i pianeti, i sistemi solari...

    Milioni perché si formasse ed evolvesse la vita...

    Migliaglia perché si passasse alla "fase del cervello", e quindi all'evoluzione umana e alla nostra storia...

    Centinaia perché la tecnologia iniziasse seriamente a progredire...

    Decine perché l'informatica e tutto ciò che è correlato iniziasse ad evolversi...

    ...ed oggi... oggi praticamente tutti i giorni c'è qualche novità, qualche scoperta... dove arriveremo?

    A mio parere la cosa che più ci sta rallentando è l'inerzia sociale, il cambiamento è molto più veloce della nostra capacità di adattarsi. Ma sta cambiando, basta pensare a siti come Twitter, Google o Facebook... Milioni di utenti fra le nuove generazioni.

    Basta un piccolo sforzo perché si possa produrre un grande cambiamento... in termine di mezzi.

    Ciò che si farà con quei mezzi resta da vedere, ma non ha niente a che fare con la tecnologia se stessa.

    L'ultima epoca è molto affascinante... ma onestamente mi lascia un po' perplesso. L'idea della materia e dell'universo che si modifica è molto interessante... mi ricordo un po' l'idea di "Gaia/Galaxia" esposta da Asimov nel suo celebre romanzo "Fondazione e Terra"... tuttavia non ho le conoscenze scientifiche per ipotizzare come potrebbe avvenire, quindi preferisco astenermi dal dare pareri scientifici e limitarmi a dire che è davvero molto interessante ed affascinante!

    :ciauz: