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    4 Giugno 1989 piazza Tiananmen

    Cosa e' rimasto a distanza di 18 anni negli animi dei giovani cinesi di oggi delle proteste dei giovani cinesi di allora?

    Oggi le proteste popolari sono sempre più frequenti e sempre più rivolte a temi come la difesa della salute e il diritto dei cittadini ad essere informati delle scelte che li riguardano. Gli episodi di proteste di massa hanno avuto una nuova fiammata alla vigilia del 18esimo anniversario del massacro e mentre le Olimpiadi di Pechino sono ormai vicine. Attivisti ecologisti ma anche professori e studenti universitari che sottolineano con forza di non essere impegnati in movimenti politici, sono stati protagonisti nelle ultime settimane di due importanti battaglie: quella contro l' inquinamento del lago Taihu nella provincia del Jiangsu, i cui responsabili sono stati indicati nelle circa duemila imprese che hanno aperto fabbriche nei pressi del lago, e quello di Xiamen, dove migliaia di persone hanno protestato prima tramite messaggi sms sui telefoni cellulari, poi su Internet ed infine in piazza per bloccare la costruzione di una fabbrica chimica nel centro della città. Il dissidente della vecchia generazione Liu Xiaobo, in una recente intervista, ha così sintetizzato la situazione: "negli anni novanta, il movimento democratico prestava grande attenzione al 4 giugno (l'anniversario del massacro) ma dopo il 2000, grazie ad Internet, si è evoluto orientandosi verso problemi come l' ambiente, la demolizione delle case, la prevenzione dell' Aids".
    Fonte ANSA: http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_2124676581.html

    Ma un giro di vite alla repressione sta avvenendo a causa dell'ampia visibilita' dei giochi olimpici dell'anno prossimo:

    ?Quando dieci poliziotti hanno fatto irruzione nell?appartamento di Pechino dove vivono Hu Jia e Zeng Jinyan, li hanno messi agli arresti domiciliari e hanno impedito che lasciassero il paese, è stato qualcosa di più dell?ennesimo incidente in una lunga catena di repressioni contro gli attivisti umanitari. E? stato un segnale di come la Cina intende gestire il dissenso da qui ai Giochi olimpici del 2008″ (Brad Adams, direttore per l?Asia di Human Rights Watch)
    Hu Jia e Zeng Jinyan sono marito e moglie rispettivamente di 33 e 23 anni, attivisti umanitari anti AIDS. Il Governo ha pensato bene di evitare la "cattiva pubblicita'" che le loro proteste avrebbero dato alla Cina.

    Sono cambiati i giovani? Le proteste non sono contro la dittatura, ma verso alcune politiche del governo, in particolare, ambiente, salute, informazione ed espropri. Temi moderni, dovuti all'industria e a come viene gestito il nuovo capitalismo cinese, dovuti alla corruzione, al disinteresse verso l'ambiente e verso i contadini. Colpisce il fatto che Pechino non e' piu' il simbolo della protesta, non c'e' piu' un centro da colpire, perche' non si intende colpire il governo centrale, ma le proteste sono diffuse, dalle campagne alle provincie, nelle citta', nei villaggi. Protestano i contadini e gli studenti, i professionisti, ecc. Quanto ha influito internet e la relativa facilita' con cui girano ora le informazioni a rendere le proteste cosi' diversificate nei luoghi e nelle categorie? Contro chi protestano veramente? Contro il governo centrale? Credo di no. Credo la protesta riguardi i responsabili siano essi politici o industriali. Sono diversi o uguali agli studenti di diciotto anni fa?

    :ciauz: