• User

    Deducibilità contributi riscatto laurea

    Nel regime dei minimi sono deducibili, al pari dei contributi obbligatori, i contributi volontari versati per il riscatto della laurea e del militare?
    Oppure, andando questi indicati nel quadro RP, non hanno rilevanza per la determinazione del reddito? :mmm:
    Grazie in anticipo.


  • Bannato User Attivo

    Ciao dmorand, i contributi volontari non possono essere dedotti dai cm in quanto la normativa prevede la deduzione dei soli contributi obbligatori. Naturalmente se hai altri redditi (es. da lavoro dipendente, prestazione occasionale,...) potrai dedurli inserendoli giustamente nel quadro RP.


  • User

    Sono un professionista con p.iva da pochi mesi e ho aderito al regime dei minimi. Nel 2009 non ho fatturato nulla, nel 2010 fatturerò alcune migliaia di euro come reddito professionale (non ho altri redditi). Convivo con i miei (percettori di reddito da lavoro dipendente) e sono fiscalmente a loro carico.

    Quest'anno dovrò versare circa 15000 euro di contributi per il riscatto della laurea, che ho chiesto l'anno scorso, e (prima di leggere la risposta qui sopra) pensavo di dedurli dal reddito chiudendo lil 2010 con una discreta perdita.

    Domande:

    1. ammesso che avessi potuto dedurre i suddetti contributi, nel regime dei minimi in quanti esercizi successivi avrei potuto riportare le perdite 2010?

    2. in che misura tali contributi possono essere dedotti dal reddito dei miei?

    3. se passassi al forfettino del 10% o al regime ordinario potrei dedurre interamente i contributi per riscatto laurea? in questi casi in quanti esercizi successivi potrei riportare le perdite 2010?

    grazie a chi mi risponderà 🙂


  • Super User

    @ste295 said:

    1. ammesso che avessi potuto dedurre i suddetti contributi, nel regime dei minimi in quanti esercizi successivi avrei potuto riportare le perdite 2010?

    5 esercizi.

    @ste295 said:

    1. in che misura tali contributi possono essere dedotti dal reddito dei miei?

    Non c'è un limite.

    @ste295 said:

    1. se passassi al forfettino del 10% o al regime ordinario potrei dedurre interamente i contributi per riscatto laurea? in questi casi in quanti esercizi successivi potrei riportare le perdite 2010?

    Se passassi al forfettino, analogamente a quanto avviene con il regime dei contribuenti minimi, in assenza di altri redditi imponibili ai fini IRPEF non potresti dedurre i contributi versati per il riscatto della laurea in quanto l'imposta sostitutiva del 10% sostituisce proprio l'IRPEF e dunque non sei assoggettato a tale imposta, di conseguenza non puoi far valere benefici che la legge riserva ai soggetti passivi IRPEF.

    Se passassi al regime ordinario la deduzione dei contributi di cui sopra non origina delle perdite di impresa in quanto la deduzione va applicata al reddito complessivo passando per il quadro RP; dunque non siamo in presenza di un costo da dedurre nell'ambito dell'attività di impresa.

    Saluti.


  • Bannato User Attivo

    Ciao ste295 una piccola precisazione: se risulti fiscalmente a carico dei tuoi il riscatto degli anni di laurea diventa per loro un onere detraibile (recuperi il 19% del versato) e non un onere deducibile.


  • Super User

    L'onere diventa detraibile (novità introdotta dal 2008) solo se il figlio fiscalmente a carico non ha una posizione previdenziale e non ha attività lavorativa, se non ricordo male.
    Diversamente l'onere è deducibile dal reddito complessivo.


  • Bannato User Attivo

    Ciao Rubis, vado anche io a memoria però mi sembra che il versamento di oneri previdenziali di familiari a carico sia deducibile solo se relativi a versamenti alla forma previdenziale obbligatoria, mentre i versamenti per riscatto di laurea sono volontari e quindi sono deducibili dal reddito di chi li versa mentre diventano detraibili se l'avente diritto è fiscalmente a carico di altri soggetti. La modifica/limitazione è stata introdotta, come giustamente precisi, dal 2008 perchè rispetto alla precedente versione è stato concesso un allungamento della durata del riscatto (fino a 120 mesi) senza interessi di dilazione.
    Quindi, salvo errori e/o dimenticanze, mi sembra che nel caso di ste295 anche se è fiscalmente a carico dei genitori e pur avendo una posizione contributiva aperta questi non possono dedurre i contributi ma possono solo detrarli dal loro reddito.


  • Super User

    Dovrei verificare questa cosa....
    Lo farò non appena troverò un momento libero per dedicarmici.
    Saluti.


  • Bannato User Attivo

    Ciao Rubis, non serve che cerchi. Cercando altre risposte per cose d'ufficio ho trovato in un articolo de "il notiziario" della seac di giugno 2009 che hai perfettamente ragione tu: se il soggetto è iscritto a una forma previdenziale obbligatoria ed è fiscalmente a carico il riscatto di laurea è deducibile per il familiare (genitore). Se al contrario non è iscritto a nessuna forma previdenziale ed è fiscalmente a carico il riscatto di laurea è detraibile per il familiare.
    Nel caso di ste295 avremo:

    • deducibilità quadro cm: no
    • deducibilita da altri redditi: si quadro rp
    • deducibilità genitori : solo se fiscalmente a carico (reddito lordo inferiore € 2840,51)

  • User

    Conte ma che belle notizie mi dai!!! :vai:

    Io a parte i (bassi) redditi professionali non ho altri redditi da cui dedurre, quindi dedurranno l'intera cifra i miei genitori

    Essendo a carico di entrambi i genitori al 50%, il riscatto laurea andrà dedotto necessariamente per metà dai redditi di entrambi, oppure è possibile dedurlo dai redditi dei due genitori anche in % diverse (tipo 20% da uno e 80% dall'altro, 0% e 100%, ecc.)?

    grazie ancora! 🙂


  • User

    Qualcguno può rispondere alla mia ultima domanda?

    p.s. Conte dove seiiiiiiiii? :crying:


  • Bannato User Attivo

    Cioa ste295, eccomi qua! Vista la gaffe della detrazione/deduzione ho preferito controllare bene prima di rispondere.
    Ti riporto integralmente quanto scritto nelle istruzioni del mod.730 (indicazioni che valgono anche per il modello Unico)
    *"*Quando l?onere è sostenuto per i familiari a carico la detrazione o la deduzione spetta al contribuente al quale è intestato il documento
    [LEFT]che certifica la spesa. Se, invece, il documento è intestato al figlio fiscalmente a carico, le spese devono essere suddivise
    tra i due genitori in relazione al loro effettivo sostenimento. Qualora i genitori intendano ripartire le spese in misura diversa dal
    50 per cento devono annotare nel documento comprovante la spesa la percentuale di ripartizione. Ovviamente, se uno dei due
    coniugi è fiscalmente a carico dell?altro, quest?ultimo può sempre considerare l?intera spesa sostenuta, ai fini del calcolo della detrazione[/LEFT]
    o della deduzione."
    Un apiccola precisazione: la percentuale di sostenimento non è legata alla detrazione per figli a carico, quindi puoi essere indicato al 100% a carico del papà e il tuo onere deducibile/detraibile viene ripartito al 50% tra mamma e papà, l'importante è che sul documento sia indicato la quota di ognuno.


  • User Attivo

    Interessante discussione.
    Volevo solo precisare per stele295 che, non avendo aderito inizialmente al regime nuove iniziative, adesso non puoi optare per tale regime.:ciauz:


  • User

    Grazie, siete preziosi 🙂


  • User Newbie

    Ciao,
    ho letto i vostri post relativi al riscatto degli anni di laurea e vorrei chiedervi delle delucidazioni.
    Sono un praticante avvocato in procinto di sostenere l'esame di stato, non sono ancora abilitato e non possiedo alcuna P.Iva in quanto non produco alcun reddito...
    Stavo pensando di prendere il patrocinio, iscrivermi alla cassa forense e fare domanda per il riscatto degli anni di laurea e di pratica come mi sembra voi abbiate già fatto e quindi vorrei chiedervi:
    1- dopo quanto tempo vi è arrivato il prospetto relativo al riscatto?
    2- vorrei aprire la p.iva a gennaio aderendo al famoso forfettino in prospettiva di alcuni introiti da fatturare a fine 2011(cmq al di sotto dei 2.800? in modo da risultare ancora a carico dei miei), può mio padre dedursi l'intera cifra?
    3- nell'ipotesi in cui decidessi di optare per il pagamento rateale sarà sempre mio padre a dover portare in deduzione le relative quote per l'intero quinquennio o nell'ipotesi in cui dal 2012 riuscissi a fatturare più di 2800 sarei IO tenuto a portarli in deduzione??
    4- rimanendo sotto i 2800? per il 2011 quanto sarei tenuto a pagare alla cassa oltre alle spese di riscatto?
    Ogni vostro consiglio ulteriore è ben accetto...
    Sperando in una vostra risposta vi ringrazio anticipatamente.
    Grazie


  • Bannato User Attivo

    Per FREQUENTATI:
    i messaggi privati non servono per riproporre le stesse identiche domande che fai sul forum, se hai fretta puoi rivolgerti a un professionista della tua città e pagare la relativa parcella.


  • User Newbie

    Scusami Conte, davvero non volevo sembrare scortese, semplicemente avevo paura che non riuscissi a notare il mio post...
    Scusami ancora


  • User Newbie

    Nessuno????Grazie cmq


  • User

    @frequentati said:

    Sono un praticante avvocato in procinto di sostenere l'esame di stato

    In bocca al lupo, visto che gli scritti sono proprio oggi!

    @frequentati said:

    non sono ancora abilitato e non possiedo alcuna P.Iva in quanto non produco alcun reddito...
    Stavo pensando di prendere il patrocinio, iscrivermi alla cassa forense e fare domanda per il riscatto degli anni di laurea e di pratica come mi sembra voi abbiate già fatto e quindi vorrei chiedervi:
    1- dopo quanto tempo vi è arrivato il prospetto relativo al riscatto?

    In base all'art. 6 del Regolamento (che puoi scaricare qui cassaforense.it/Cassafor/Documentazione/Normativa/lr.cfm?action_join=47 ) dovrebbero deliberare entro 120 gg dalla domanda di riscatto, nella realtà prima di un paio d'anni non riceverai nulla.
    Pro: paghi nel 2013 con i prezzi di riscatto del 2011.
    Contro: C'è il rischio che quando inizierai a pagare il riscatto non sarai più a carico dei tuoi, perchè avrai un reddito superiore ai 2800 circa, ma non ancora così alto da poter dedurre totalmente il riscatto.

    @frequentati said:

    2- vorrei aprire la p.iva a gennaio aderendo al famoso forfettino in prospettiva di alcuni introiti da fatturare a fine 2011(cmq al di sotto dei 2.800? in modo da risultare ancora a carico dei miei), può mio padre dedursi l'intera cifra?

    Si, dai redditi IRPEF dell'anno in cui effettivamente viene pagato il riscatto (stai attento a quanto ho scritto come "contro" nel precedente punto)

    @frequentati said:

    3- nell'ipotesi in cui decidessi di optare per il pagamento rateale sarà sempre mio padre a dover portare in deduzione le relative quote per l'intero quinquennio o nell'ipotesi in cui dal 2012 riuscissi a fatturare più di 2800 sarei IO tenuto a portarli in deduzione??

    Tuo padre potrà dedurre solo le somme versate negli anni in cui eri a suo carico, e tu le altre. Se quando non sarai più a carico di tuo padre, non sei sicuro di avere dei redditi personali sufficientemente alti da poter dedurre le somme versate a titolo di riscatto, potresti optare per il riscatto in unica soluzione (è una mazzata, ma non paghi gli interessi e tuo padre potrebbe dedurre tutto subito). Tra l'altro, la deduzione è tanto più vantaggiosa quanto più alta è l'aliquota IRPEF del contribuente che deduce... ed immagino che tuo padre abbia un'aliquota IRPEF più alta della tua, visto che almeno all'inizio mi sembra di capire avrai bassi redditi.

    @frequentati said:

    4- rimanendo sotto i 2800? per il 2011 quanto sarei tenuto a pagare alla cassa oltre alle spese di riscatto?

    Qui trovi tutto cassaforense.it/Cassafor/Documentazione/GuidaPrevidenziale/Iscrizioni/iscrizioni_pg.cfm?pag=02

    Comunque per il 2011 sono dovuti:

    • contributo soggettivo di base: 13% dei redditi dichiarati, con un contributo minimo di ? 2.400 (ridotto del 50% se hai meno di 35 anni)
    • contributo soggettivo modulare obbligatorio: 1% dei redditi dichiarati, con un contributo minimo di ? 180 (ridotto del 50% se hai meno di 35 anni)
    • contributo integrativo: 4% del fatturato (che però addebiti al cliente in fattura, è la c.d. CPA)

    @frequentati said:

    Ogni vostro consiglio ulteriore è ben accetto...

    Fai bene i tuoi conti perchè con il forfettino non puoi dedurre il riscatto e nemmeno gli altri contributi previdenziali che versi alla Cassa, però finchè sei a carico di tuo padre può dedurli lui (sempre che sia un soggetto IRPEF).
    Comuque, se già sai che fatturerai così poco valuta se non ti convenga piuttosto il regime ordinario, invece del forfettino:

    • con il forfettino paghi l'imposta sostitutiva del 10% su TUTTO il reddito;
    • con il regime ordinario paghi l'IRPEF (secondo scaglioni) solo sul reddito che eccede i 4800 annui.

    Spero di esserti stato utile!