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frombola [fróm-bo-la] s.f. (anticamente fromba)

Altro nome della fionda: antica arma da getto molto semplice nella struttura e nell´utilizzo.


Caratteristiche

La frombola è composta da una sacca aperta, solitamente di cuoio, alle cui estremità sono fissati due lacci di pari lunghezza.

Uno dei due lacci solitamente viene legato attorno al polso o attorno al palmo della mano, mentre l´altro termina libero o annodato su sé stesso per esser trattenuto dalla mano del tiratore (detto fromboliere) con maggior facilità.

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Nella sacca è posto un proietto, di solito una pietra o un sasso.

L´utilizzo è piuttosto semplice: si fa roteare la frombola e, grazie alla forza centrifuga generata, si fa acquisire al proietto una buona velocità. Quando viene liberato uno dei lacci il proietto viene scagliato lungo la traiettoria tangente la circonferenza di rotazione.
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Ciò permette di far acquisire all´oggetto scagliato una maggiore energia cinetica, cosa che garantisce di poter scagliare la pietra o il sasso molto più lontano rispetto ad un semplice lancio col braccio.

La traiettoria parabolica del proietto si arresta quando quest'ultimo incontra l'obiettivo o il suolo (con possibile rimbalzo).


Cenni storici

Notata l´efficacia della frombola, economica e semplice nell´utilizzo, tale arma venne ampiamente impiegata durante molte guerre. Nell´età imperiale dell'antica Roma gli eserciti costituirono intere coorti di frombolieri.

L'effetto dirompente dell'oggetto fu migliorato quando si scelse di scagliare proietti in piombo o terracotta invece che semplici sassi. Su detti colpi era anche possibile incidere frasi di scherno per il nemico o, per eserciti di una certa importanza, il numero relativo alla coorte di appartenenza.

Secondo l'opinione di alcuni esperti la frombola era addirittura superiore all´arco dato che il proietto di piombo si confondeva facilmente con il colore del cielo e quindi risultava "invisibile" la sua traiettoria; durante il volo si riscaldava ed all´impatto con le carni non protette penetrava facilmente in profondità, la ferita, quindi, si richiudeva.


Nel Medioevo fu ancora largamente impiegata, ma via via divenne sempre più arma per "popolani", lasciando spazio all´utilizzo del fustibalo il quale, grazie alla meccanica propria del mangano, trasformava le braccia di un uomo in una vera e propria catapulta di ridotte dimensioni.

Con l´avvento della balestra, intorno al XIII-XIV secolo, sia la frombola che il fustibalo persero la loro importanza ed entrarono definitivamente in disuso.

--Sam 10:51, Nov 29, 2008 (CET)


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