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    Risolta penalizzazione per Abuso di CMS in 5 giorni!

    Volevo segnalare a tutti un interessante caso di studio creato da Paolo Dolci e pubblicato qui: Negative SEO: Uscire dalla Penalizzazione Google in 5 giorni! [CASE STUDY]

    L'ho scoperto su Google Plus grazie ad una segnalazione di Maurizio Ceravolo che qui scrive:

    Articolo molto interessante di +Paolo Dolci, di cui consiglio la lettura, per il metodo seguito per cercare di capire la causa della penalizzazione, prima con cui poi ha pilotato la risoluzione.In particolare ho apprezzato l'intuizione con cui ha capito il messaggio di penalizzazione manuale poco chiaro.

    Vorrei fare una considerazione a malincuore, visto che distrugge la fighissima immagine di copertina che Paolo ha preparato 😛
    Secondo me non è negative seo.
    Se fosse negative, l'attaccante avrebbe cercato di piazzare ancore ottimizzate per il sito attaccato. Mentre ci sono ancore in inglese e di termini medici.

    Mi sembra un caso di parasite hosting descritto da +Dario Ciracì qui http://www.webinfermento.it/seo-tecnica/
    analogo al caso di cultura.it che ho descritto qui
    http://www.ideativi.it/blog/548/usa-google-per-scoprire-se-ti-hanno-hackerato-il-sito.aspx

    L'attaccante non ha attaccato solo il sito del cliente di Paolo, ma molti altri siti. Questo perchè ha cercato di sfruttrare la falla del vecchio componente joomla. E lo ha fatto con tutti i siti dove l'ha trovato. E all'attaccante non importa nulla di chi siano i siti.
    L'obiettivo è bucare i siti con il componente joomla e mettere delle pagine che reindirizzano all'acquisto di un prodotto medico (con un nofollow). Al contempo spingono i siti bucati con tanti backlink spammosi. In questo modo portano possibili clienti sui siti bucati e da lì sul sito vero di acquisto, che non rischia penalizzazioni perchè è protetto dai no follow. Le penalizzazioni se le beccano i siti bucati, usa e getta. Quando non servono più se ne bucano altri.

    Ulteriore considerazione
    Paolo scrive l?update del 5 Ottobre è stato retroattivo. Non avevamo segnalazioni aperte e il messaggio di Febbraio l?avevamo cestinato dopo i dovuti controlli. Probabilmente per Google era rimasto ?non risolto? e l?update che andava a colpire lo Spam non ci ha pensato su due volte e ha penalizzato anche il nostro Cliente;
    Potrebbe non essere retroattiva, ma potrebbe essere una nuova penalizzazione dello stesso tipo del precedente, visto che l'attaccante ha continuato a mettere link.
    In questo caso trovo però Google un po' stupido, ha considerato il sito contente contenuti spammosi, che non ci potevano essere in quanto il componente bucato non era più presente da mesi. Si è fidato dei backlink appena creati per supporre che tali contenuti fossero presenti. E per questo Paolo è stato bravo a ricollegare alla vera causa della penalizzazione precedente.

    Mi sembra interessante sottoporlo a tutta la community 🙂

    Che ne pensate?


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    Ho notato che l'articolo è stato condiviso anche nel gruppo Fatti di SEO a questo indirizzo.

    In risposta è intervenuta Roberta Remigi che dice:

    Ciao Paolo, la sezione k2 di joomla è considerata come un forum, è una parte del cms che rimane nascosta ai webmaster finche non viene abusata dagli spammer in cui gli utenti possono registrarsi e postare, per questo motivo quando viene presa un'azione manuale non parliamo di siti compromessi ma di contenuti spam aggiunti dagli utenti. Quella è l'unica causa dei problemi che hai riscontrato, l'aumento dei link fa parte di quel attacco (sono necessari agli spammer per far scoprire/provare a posizionare le pagine) questi tipo di abusi sono molto frequenti e non sono in nessun modo definibili negative SEO. Se volessi qualche chiarimento ulteriore sono disponibile a dare un occhio al caso specifico. Spero questo sia di aiuto ad altri webmaster vittime di simili attacchi.

    Roberta lavora per Google ed è molto disponibile, ho chiesto: "quindi parliamo di semplice caso di BadRank?"

    Casi di questo tipo li conosco molto bene, la prima volta che postai un caso di BadRank fu nel 2007 🙂

    Attendiamo 🙂


  • Community Manager

    Roberta mi ha risposto. Le considerazione che faceva Paolo sono lontane dal problema reale, comunque interessanti, ma andiamo all'essenziale.

    Quando il nostro sito "imbarca" spam ci possono essere due livelli di intervento da parte di Google.

    Uno automatico per i vari algoritmi di Google.
    Uno manuale.

    Ho fatto questa considerazione a Roberta nella discussione sopra:

    Se voi non intervenite in modo manuale e il sito scende, vuol dire che non c'è una vera e propria azione da parte del team antispam, ma è perché il sito a livello algoritmico sta perdendo qualità.

    Cioè è normale che se il mio sito è pieno di spam e non c'è una penalità manuale, comunque c'è un abbassamento della qualità perché sono vicino a risorse spam.

    Lei conferma che il ragionamento generale è corretto.

    Però nel caso di Paolo...c'è un avviso, quindi l'intervento è stato manuale. E su questo Roberta dice:

    Generalmente preferiamo le azioni manuali in questi casi perche almeno possiamo segnalare la problematica al webmaster grazie al messaggio dell'azione. A livello algoritmico sicuramente ci accorgiamo del problema ma non ci sono precauzioni mirate a questo specifico tipo di problematica.

    Ovviamente se scendiamo senza penalizzazione dobbiamo agire sul sito per capire esattamente il problema.
    Se scendiamo con un avviso, una penalizzazione manuale, sempre dobbiamo agire sul sito però dobbiamo fare la richiesta di riconsiderazione.

    Un ulteriore conferma arriva da Roberta su Plus:

    conoscendo questo tipo di problematiche il problema non e' assolutamente negative SEO e anche parasite hosting mi sembra una definizione non del tutto corretta, io lo definerei un "abuso di CMS"
    Joomla preinstalla un forum che a meno che il webmaster non attivi rimane silente, il forum pero' e' sul sito, e grazie a software gli spammer riescono a postare contenuto proprio come fossero reali utenti del sito. La cosa avviene ovviamente in ampia scala. I link vengono generati poi per assicurarsi che goolebot passi per quelle pagine. Purtroppo le supposizioni che fa Paolo sono fuori fuoco rispetto a quello che e' successo veramente.

    Edit: da oggi in poi, in casi come questo, userò la parola Abuso di CMS 🙂